(Minghui.org) Lo scorso 18 luglio i praticanti del Falun Gong in Belgio hanno tenuto un’attività davanti al Consolato cinese, per protestare contro i 24 anni di persecuzione del Partito Comunista Cinese (PCC). Annick Ponthier, membro della Commissione affari esteri del parlamento federale belga, ha inviato una lettera a Nico Bijnens, presidente dell’Associazione Falun Dafa in Belgio, esprimendo sostegno al Falun Gong e condannando i 24 anni di persecuzione del PCC.

Per commemorare il 24° anniversario della protesta contro la persecuzione, i praticanti del Falun Gong in Belgio hanno tenuto una manifestazione davanti all’ambasciata cinese

Annick Ponthier, membro della commissione Affari esteri del Parlamento federale belga

La traduzione della lettera è la seguente:

La seguente dichiarazione proviene da Annick Ponthier, membro del Parlamento federale belga e membro della Commissione per gli affari esteri:

Ventiquattro anni fa, il PCC ha iniziato a perseguitare i praticanti del Falun Gong.

Durante questo periodo, la campagna ha portato alla detenzione di centinaia di migliaia di seguaci, che sono stati vittime delle peggiori forme di tortura.

La brutale persecuzione e la brutalità del regime cinese nei confronti dei propri cittadini meritano la costante attenzione dei nostri politici. Dobbiamo ricordare al mondo che i praticanti del Falun Gong continuano a essere torturati e perseguitati. Dobbiamo alzarci in piedi e parlare per fermare questi crimini.

I diritti umani e la dignità umana devono essere una priorità nelle nostre politiche.

Le autorità cinesi stanno cercando di coprire questi crimini senza parlare, quindi dovremmo condannarle ancora di più.

Vorrei quindi esprimere il mio più profondo rispetto a tutte le vittime innocenti che sono state incriminate, torturate, imprigionate o peggio, e augurare loro grande forza e speranza per la libertà futura.

Annick Ponthier

Membro del Parlamento belga (Commissione affari esteri)

Nico Bijnens, presidente dell’Associazione Falun Dafa in Belgio

Nico Bijnens, presidente dell’Associazione Falun Dafa in Belgio, ha dichiarato: “Commemorare il 24° anniversario della protesta contro la persecuzione è un modo per continuare a denunciare i crimini contro l’umanità del PCC e fermare la persecuzione”.

Ha anche detto che per anni i media nazionali ed esteri hanno smesso di raccontare la persecuzione, come se non esistesse affatto. Ma nel sito Minghui si trovano ancora resoconti quotidiani ed episodi di persecuzione dei praticanti del Falun Gong in Cina. È difficile trovare queste informazioni altrove.

“Sono stato contattato ieri da un giornalista che ha definito Minghui una ‘fonte di informazioni molto preziosa’”, ha detto, “attraverso questi rapporti, si capisce che la persecuzione non è affatto finita, ma semplicemente ignorata”. La Doctors Against Forced Organ Harvesting Organization (DAFOH), nel rapporto di quest’anno, lo ha definito non soltanto un genocidio, ma un ‘genocidio freddo’.

Infine, ha dichiarato: “I praticanti del Falun Gong in Cina rischiano la vita per trasmettere ai cinesi la verità sulla persecuzione! Speriamo di fermare la persecuzione dei praticanti del Falun Gong in Cina, diffondendo la verità a più residenti di Bruxelles”.