(Minghui.org) Il 15 e 16 luglio scorsi i praticanti della Falun Dafa in Indonesia hanno organizzato varie attività, per far conoscere alla gente la persecuzione perpetrata dal Partito Comunista Cinese (PCC), che continua da 24 anni. Le attività hanno ottenuto il sostegno del popolo indonesiano, che ha chiesto al PCC di porre immediatamente fine alla persecuzione e al genocidio dei praticanti della Falun Dafa.

Secondo il Centro di Informazione sulla Falun Dafa, lo scorso 22 maggio la professoressa in pensione An Fuzi è deceduta nella prigione femminile della provincia dello Jilin, due anni dopo l’inizio del suo mandato. Questo è solo uno dei casi più recenti registrati. Il numero di praticanti della Falun Dafa che hanno perso la vita a causa della persecuzione del PCC ha già superato le 5.000 persone e questa cifra è solo la punta dell’iceberg del numero effettivo di vittime.

Protesta presso l’Ambasciata cinese

Il 15 luglio i praticanti hanno tenuto una protesta pacifica davanti all’Ambasciata cinese in via Mayjen Sungkono a Surabaya, durante la quale hanno esposto striscioni, distribuito informazioni sulla Falun Dafa e sulla persecuzione ai passanti, oltre a chiedere al PCC di porre fine alla persecuzione.

Veglia a lume di candela

Il 16 luglio i praticanti dell’isola di Bali si sono riuniti in Piazza Puputan a Denpasar, per tenere un evento per il chiarimento della verità. Durante il giorno, i praticanti hanno parlato con i residenti e hanno raccolto firme su una petizione per porre fine alla persecuzione. La sera hanno tenuto una veglia a lume di candela, formando le parole “Stop alla persecuzione del Falun Gong in Cina” in inglese, che hanno attirato l’attenzione di molti turisti.

Veglia a lume di candela a Denpasar, sull’isola di Bali

Evento in Piazza Puputan

Nei fine settimana molte persone vengono a Puputan Square con le loro famiglie. I praticanti della Falun Dafa hanno colto l’occasione per raccontare alla gente la persecuzione che sta ancora avvenendo in Cina. Molti hanno espresso il loro sostegno agli sforzi dei praticanti per porre fine alla persecuzione, nella speranza che finisca presto.

Diran, un impiegato statale, ha firmato la petizione dopo essere venuto a conoscenza della Falun Dafa e dei crimini del PCC. Ha detto: “Tutti noi dovremmo sostenere la gentilezza”.

Diran (al centro) firma la petizione

Una turista in piazza Puputan ha parlato a lungo con un praticante. Ha firmato la petizione e ha detto: “Esprimo la mia forte obiezione alla sconsiderata persecuzione di un gruppo così numeroso di cittadini innocenti, da parte del PCC “.

Ihsan (a sinistra), ha firmato la petizione e ha espresso la speranza che la persecuzione della Falun Dafa finisca

Turisti firmano la petizione in Piazza Puputan

Attraverso queste attività, i praticanti sperano che un maggior numero di persone possa venire a conoscenza della continua persecuzione in Cina, per contribuire a porre fine a questa inaccettabile violazione dei diritti umani.