(Minghui.org) Lo scorso 28 giugno Zhao Qingping, di 52 anni, residente ad Harbin nella provincia dell’Heilongjiang, è stata ammessa nel carcere femminile provinciale, per scontare una condanna a sei anni per aver praticato il Falun Gong.

Zhao, che era direttrice di produzione presso un’azienda farmaceutica, nel 1997 ha iniziato a praticare il Falun Gong. Dopo che il Partito Comunista Cinese ha iniziato la persecuzione nel luglio 1999, ha smesso di praticare, per poi riprendere nel 2003.

Intorno alle 20:00 del 19 luglio dell’anno scorso Zhao e sua suocera sono state arrestate nella propria abitazione. La suocera era stata seguita dalla polizia, mentre distribuiva materiale informativo del Falun Gong.

Gli agenti hanno fatto irruzione nel suo appartamento e le hanno confiscato oltre 50 libri del Falun Gong, tre foto incorniciate del suo fondatore, due computer, due stampanti, due lettori multimediali, quattro telefoni cellulari, oltre 30 chiavette con informazioni sul Falun Gong, 3.000 yuan (circa 380 euro) in contanti con informazioni sul Falun Gong stampate sulle banconote (un modo che i praticanti usano per superare la rigida censura in Cina), oltre ai 370.000 yuan (circa 46.670 euro) che Zhao aveva appena prelevato dalla banca per l’acquisto della casa a suo figlio.

Quando i familiari si sono recati alla stazione di polizia per chiedere la restituzione del denaro, gli agenti hanno ignorato la loro richiesta. Insistendo ulteriormente, alla fine dell’anno scorso la polizia ha dovuto restituire i 370.000 yuan confiscati.

Il giorno dopo l’arresto la suocera è stata rilasciata, mentre Zhao è stata messa in detenzione penale e condotta al Centro di detenzione nº 2 della città di Harbin. I suoi familiari hanno assunto un avvocato per rappresentarla, che le ha fatto visita alla fine di agosto.

Il 13 marzo scorso Zhao è stata processata presso il tribunale del distretto di Acheng. Il suo avvocato ha presentato un’istanza di non colpevolezza, sostenendo che nessuna legge ha mai criminalizzato il Falun Gong in Cina e che lei non aveva violato alcuna legge tenendo libri del Falun Gong nella propria abitazione.

A metà del mese di aprile il giudice ha condannato la donna a sei anni prigione e l’ha multata di 20.000 yuan (circa 2.520 euro). Il suo appello è stato presto respinto dal tribunale intermedio della città di Harbin e, il 28 giugno scorso, la donna è stata trasferita in prigione.

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