(Minghui.org) Dopo il suo arresto avvenuto il 31 maggio scorso, una donna di 57 anni della città di Wuhan, nella provincia dell’Hubei, è tuttora detenuta per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Hu Yanhua, pensionata della Fabbrica di stampa e tintura nº 2 di Wuhan, è stata rinchiusa per 10 giorni e in seguito portata in un ospedale psichiatrico, nonostante non avesse alcuna malattia mentale. Dopo quasi due mesi di permanenza, l’8 agosto scorso è stata trasferita in una struttura per il lavaggio del cervello.

Non è la prima volta che Hu viene presa di mira per la sua fede. Nel 2004 è stata arrestata e trattenuta per un giorno. Il suo successivo arresto è avvenuto il 7 settembre dello stesso anno. All’inizio di maggio 2006, dopo essere stata arrestata per la terza volta, ha trascorso 11 mesi in un centro per il lavaggio del cervello, prima di essere portata al Centro di detenzione nº 1 di Wuhan, dove è stata trattenuta per un altro mese. Prima dell’ultimo episodio di persecuzione, la sua abitazione è stata perquisita tre volte e nel corso degli anni le sono stati estorti più di 7.700 yuan (circa 980 euro) in contanti.

Dettagli dell’ultima persecuzione

Intorno alle 10:00 del 31 maggio scorso Hu è stata arrestata proprio davanti alla porta della sua abitazione, mentre tornava a casa dal lavoro. Gli agenti che l’hanno arrestata, tutti in borghese, provenivano dalla stazione di polizia Laodong del distretto di Jiang’an e dalla stazione di polizia Zongguan del distretto di Qiaokou.

Il giorno successivo, il 1° giugno, la polizia ha fatto irruzione nella sua abitazione e l’ha portata nel secondo carcere della città di Wuhan (utilizzato per trattenere i sospetti maschi in detenzione amministrativa) per scontare una detenzione di 10 giorni.

La donna non è stata rilasciata l’11 giugno, quando è scaduta la sua detenzione. Secondo un testimone oculare, quel giorno un agente (con il numero di distintivo FJ0091) è arrivato alle 9:30 nella cella e ha completato le pratiche per il rilascio di Hu. Circa 30 minuti dopo è arrivata un’altra volante della polizia. Tre agenti in uniforme (con i numeri di distintivo 025405, 025442 e 025445) e un agente in borghese sono scesi e l’hanno prelevata.

I familiari di Hu non sono mai stati informati della sua situazione. Hanno saputo da un informatore che gli agenti che l’hanno prelevata dalla cella erano della stazione di polizia di Laodong. La donna è stata portata direttamente all’ospedale Youfu (un ospedale psichiatrico situato a est della stazione ferroviaria di Hankou, a Wuhan), dove è stata trattenuta per quasi due mesi.

L’8 agosto tre agenti della stazione di polizia di Laodong hanno guidato alcuni operatori della comunità ad aprire l’appartamento di Hu e le hanno confiscato diverse chiavette USB, un computer fisso, alcuni vestiti e altri effetti personali. Alcune ore dopo hanno prelevato la donna dall’ospedale psichiatrico e l’hanno condotta al Centro per il lavaggio del cervello del distretto di Jianghan.

Fin dall’inizio della persecuzione l’Ufficio 610 del Distretto di Jianghan ha tenuto sessioni di lavaggio del cervello in varie strutture, per i praticanti locali del Falun Gong. Per molti anni, a partire dal mese di maggio 2000, le sessioni per il lavaggio del cervello si sono tenute nel parco industriale di Erdaopeng, che era quindi conosciuto dai residenti come il Centro per il lavaggio del cervello di Erdaopeng. Negli ultimi anni il centro per il lavaggio del cervello del distretto di Jianghan è stato trasferito nell’edificio dei locali appartenenti all’Ufficio parchi e terreni del distretto di Caidian, vicino al cimitero di Yusunshan. Il Centro per il lavaggio del cervello del distretto di Jianghan è ora conosciuto dai residenti come Centro per il lavaggio del cervello di Yusunshan.

Dalla fine del 1999, secondo le statistiche disponibili, almeno diverse centinaia di praticanti locali vi sono stati trattenuti, in diversi momenti; alcuni anche per due anni.

Almeno 17 praticanti sono deceduti, cinque sono diventati pazzi e molti altri sono rimasti mutilati a causa degli abusi subiti nel centro per il lavaggio del cervello. Il 6 maggio 2019 Wan Dajiu vi è stata portata, circa due settimane dopo aver finito di scontare una condanna a quattro anni di prigione per la sua fede nel Falun Gong. Alla fine di ottobre 2019, quando è stata rilasciata, era in uno stato delirante. Non parlava e non sapeva come mangiare o fare i propri bisogni. La sua famiglia ha avuto il sospetto che fosse stata drogata. Poco dopo che il fratello l’ha portata in ospedale, è deceduta. La data esatta del decesso è ancora da indagare.

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