(Minghui.org) Lo scorso 12 luglio Su Chunfeng, residente a Cangzho nella provincia dell’Hebei, che era libera su cauzione per motivi di salute, è stata riportata in prigione. La donna deve ora affrontare il processo per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Il calvario di Su Chunfeng è iniziato l’11 gennaio dell’anno scorso, quando lei e altri tre praticanti del Falun Gong sono stati arrestati, dopo essere stati seguiti dalla polizia mentre distribuivano materiale informativo del Falun Gong.
Il 14 gennaio scorso Su è stata rilasciata su cauzione a causa delle sue condizioni di salute, ma la polizia ha ripetutamente cercato di riprenderla in custodia. Dal momento dell’arresto gli altri tre praticanti: Hou Shuyuan, Liu Zaiyun e Hu Xiumei non sono mai stai rilasciati.
Il procuratore del distretto di Yunhe ha rinviato due volte il caso alla polizia. Tuttavia il 26 ottobre dell’anno scorso i quattro praticanti sono stati incriminati, dopo che la polizia ha presentato nuovamente il loro incartamento. Il giudice Liu Zhongcheng del tribunale distrettuale di Yunhe è stato incaricato di gestire il caso.
Il sito Minghui ha riferito ampiamente dell’arresto e dell’incriminazione dei quattro praticanti. Per i dettagli, si prega di leggere i rispettivi rapporti. Questo articolo condivide i recenti aggiornamenti riguardo a Su.
Il 14 luglio dell’anno scorso detenuta di nuovo per breve tempo
Poco dopo le 17:00 del 14 luglio dell’anno scorso cinque agenti dell’Ufficio per la sicurezza interna del distretto di Xinhua, tra cui Gao Fuson, Cui Qiang e Yuan Tingting, hanno fatto irruzione nell’appartamento di Su, le hanno afferrato le braccia e l’hanno trascinata fuori. Lei ha gridato: “Aiuto!”.
Cui le ha colpito con forza il tricipite brachiale, il muscolo posteriore del braccio, che ha riportato gravi contusioni.
La polizia ha condotto Su alla stazione di Xiaozhaozhuang per l’interrogatorio. La donna si è rifiutata di rispondere alle domande degli agenti e la sera stessa alle 20:30 è stata rilasciata.
Lo scorso 12 luglio tre esami medici in un giorno
Alle 10:00 del 12 luglio scorso Niu Ben, capitano dell’Ufficio per la sicurezza interna del distretto di Xinhua, ha guidato cinque agenti, tra cui Zhang Liang e Wang Liang, a fare irruzione nell’appartamento di Su. La donna è stata portata al “Centro per l’applicazione della legge e la gestione dei casi di Cangzhou”, adiacente al Centro di detenzione, per un esame medico.
Alle 14:00 la polizia ha accompagnato Su al centro di detenzione di Cangzhou, che ha rifiutato di ammetterla quando ha notato che i risultati degli esami clinici indicavano che non era in buona salute.
Gli agenti Zhang e Wang hanno quindi portato la signora Su all’ospedale della contea di Chang per un’altra serie di esami. I risultati hanno indicato che aveva una pressione sanguigna elevata, di 220/130 mmH, quando il range di normalità è 120/80 mmHg, arterie carotidi bilaterali nel collo, sclerosi con formazione di placche nell’arteria carotidea sinistra, una piccola quantità di rigurgito della valvola tricuspide e della valvola aortica, oltre a una diminuzione della funzione diastolica del ventricolo sinistro.
Dopo aver letto i risultati degli esami sanitari dell’ospedale della contea, i funzionari del Centro di detenzione di Cangzhou le hanno nuovamente rifiutato l’ammissione.
Wang e Zhang hanno rinunciato al tentativo di far arrestare Su e l’hanno accompagnata al tribunale del distretto di Yunhe, sperando di ottenere gli arresti domiciliari. Aspettavano fuori da circa un’ora quando hanno ricevuto una telefonata dal capitano Niu, che ha detto loro: “Non chiediamo ancora al tribunale di concederle gli arresti domiciliari. Portatela di nuovo all’ospedale della contea di Cang e fatele una TAC cranica”.
Wang e Zhang hanno quindi accompagnato la donna all’ospedale per la TAC, prima di riportarla al Dipartimento di polizia distrettuale di Xinhua, dove è stata trattenuta per tutta la notte.
Intorno alle 11:00 del 13 luglio, il capitano Niu e l’agente Zhang hanno accompagnato la donna al centro di detenzione della città di Cangzhou. Poiché la TAC non ha evidenziato alcuna anomalia cerebrale, il centro di detenzione è stato costretto ad ammetterla.
Il giorno prima, il 12 luglio, la polizia ha consegnato al marito di Su un avviso in cui si affermava che il tribunale del distretto di Yunhe aveva approvato il suo arresto e che, quel giorno, era stata portata al centro di detenzione della città di Cangzhou, mentre in realtà la donna è stata ammessa in prigione solo il 13 luglio.
Riassunto del caso contro Su e degli altri tre praticanti
L’11 gennaio dell’anno scorso Su e gli altri tre praticanti sono stati arrestati, dopo essere stati seguiti dalla polizia mentre distribuivano materiale informativo del Falun Gong.
Il 14 gennaio Su è stata rilasciata su cauzione a causa delle sue condizioni di salute. Il 16 gennaio Hou è stato portato al Centro di detenzione della città di Cangzhou, mentre Liu e Hu vi sono state portate due giorni dopo. Al momento della stesura di questo articolo Hou, Liu e Hu sono detenuti illegalmente da più di 18 mesi.
Gao Fusong dell’Ufficio per la sicurezza interna del distretto di Xinhua, che ha arrestato i praticanti, all’inizio di aprile ha presentato il loro caso congiunto alla Procura distrettuale di Xinhua che, il 14 maggio, l’ha trasferito alla Procura del distretto di Yunhe.
Il 20 giugno, quando uno degli avvocati della difesa ha chiamato il procuratore Kong Lingxia per chiedere informazioni sul caso, quest’ultima ha affermato di averlo restituito alla polizia per ottenere ulteriori prove, ma si è rifiutata di rivelare quando lo aveva fatto. In seguito, l’avvocato ha confermato che il caso è stato restituito il 14 giugno.
Negli ultimi 20 anni Kong ha partecipato attivamente alla condanna dei praticanti del Falun Gong, con una pena massima di 10 anni.
Per incastrare Su, Hou, Liu e Hu, la polizia ha installato dispositivi di sorveglianza sulle loro motociclette, inoltre ha molestato i loro familiari e colleghi di lavoro.
Il 13 e 14 luglio gli avvocati dei praticanti hanno scritto a diverse agenzie governative, sollecitando le autorità a rilasciarli, sostenendo che il credo spirituale dei praticanti è protetto dalla Costituzione cinese e che essi non hanno danneggiato nessuno o la società distribuendo materiale informativo del Falun Gong.
Il 26 ottobre dell’anno scorso il procuratore Kong ha comunque incriminato i quattro praticanti, dopo che la polizia aveva presentato nuovamente i loro casi. Il 15 novembre ha presentato il caso al tribunale distrettuale di Yunhe. Questo inizialmente era stato affidato al giudice Fu Rao, ma dopo il suo congedo per maternità è stato chiesto al giudice Liu Zhongcheng di sostituirlo. Liu ha già condannato un’altra praticante locale, Zhang Xuemei, a tre anni e mezzo di prigione per aver praticato il Falun Gong.
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