(Minghui.org) È stato recentemente confermato che un uomo di 66 anni, residente a Kunming nella provincia dello Yunnan, è stato condannato a tre anni di prigione e multato di 5.000 yuan (circa 647 euro) per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Ran Chunhui è attualmente detenuto nella Divisione 10 della prima prigione provinciale dello Yunnan. Durante la detenzione ha sviluppato un’ernia discale e una inguinale. Non è chiaro se abbia ricevuto cure mediche.
La condanna di Ran, dirigente in pensione di una società di costruzioni ferroviarie, deriva dal suo arresto avvenuto il 30 maggio dell’anno scorso. Quel giorno qualcuno ha bussato alla sua porta, sostenendo di essere dell'amministrazione dell’edificio. Sua moglie, Hu Qiongfen, dipendente in pensione di circa 63 anni dell'Ufficio delle ferrovie della provincia dello Yunnan, ha aperto la porta, ma ha visto entrare otto agenti. La persona dell'amministrazione immobiliare se n'era andata.
Gli agenti hanno trascorso più di due ore a perquisire l’abitazione, senza mostrare i documenti o rivelare la loro provenienza. Hanno confiscato 30 libri del Falun Gong, 19 DVD informativi e 14 audiocassette delle conferenze del Maestro, oltre al computer portatile e ai loro cellulari. In seguito la polizia ha restituito il telefono di Hu, ma non quello del marito.
Durante l'irruzione la polizia ha rivelato di aver monitorato l’uomo negli ultimi due mesi, dopo che un autista aveva riferito di aver trovato, il 5 aprile dell’anno scorso, un volantino del Falun Gong nel cassone del suo pick-up. La polizia ha anche mostrato la foto di una persona con un piumino nero che camminava per strada vicino al furgone e ha affermato che si trattasse di Ran.
Hu ha confermato che la persona nella foto era suo marito, ma ha sostenuto che la polizia non poteva assolutamente dedurre dalla sola foto che fosse stato suo marito a mettere il volantino del Falun Gong nel cassone del furgone.
La polizia non è stata in grado di fornire prove concrete a sostegno della sua affermazione e un agente ha sbottato: "Il tribunale è la prova!".
In seguito i coniugi sono stati portati alla stazione di polizia di Xiaobanqiao, in auto non contrassegnate. Qualche ora dopo Hu è stata rilasciata, mentre Ran è rimasto in in custodia.
Il giorno successivo la donna è stata informata che suo marito era stato arrestato con l'accusa di "minare l’applicazione della legge con un'organizzazione di culto", il pretesto standard usato per criminalizzare i praticanti del Falun Gong. L’uomo è stato portato al Centro di detenzione di Xundian e, il 15 giugno dell’anno scorso, è stato ufficialmente arrestato. Non sono state permesse le visite dei familiari.
Quest’anno il tribunale distrettuale di Wuhua ha condannato Ran sulla base delle prove fornite dalla polizia, tra cui la foto che lo ritrae mentre cammina per strada e gli oggetti legati al Falun Gong confiscati nel suo appartamento. Sua moglie è stata indicata come testimone contro di lui, dopo essere stata ingannata, durante l'interrogatorio della polizia, a fornire informazioni sulle sue attività nel Falun Gong. Altri dettagli sull'incriminazione, il processo e la sentenza di Ran sono ancora da indagare.
Prima dell'ultimo arresto, a partire dal novembre 2021, l'Ufficio della previdenza sociale della città di Kunming ha sospeso all’uomo la sua pensione mensile di 5.700 yuan (circa 737 euro). L'ufficio sosteneva che, poiché nel 2013 l’uomo era stato condannato a tre anni con cinque di libertà vigilata per aver praticato il Falun Gong, avrebbe dovuto restituire la pensione percepita in quel periodo, per un totale di oltre 200.000 yuan (circa 25.878 euro), con la scusa che una nuova politica stabiliva che l’uomo non aveva diritto ad alcun beneficio pensionistico mentre stava scontando la pena (anche se la legge cinese sul lavoro non prevede tale clausola). L'Ufficio della previdenza sociale ha sospeso le prestazioni pensionistiche mensili di Ran, come rimborso per i pagamenti ricevuti in precedenza.
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