(Minghui.org) Un uomo di 70 anni della contea di Quzhou, nella provincia dell’Hebei, è stato arrestato dopo essere stato denunciato per aver distribuito materiale che denunciava la persecuzione del Partito Comunista Cinese nei confronti della sua fede, il Falun Gong, una pratica per benessere fisico e spirituale basata sui principi di Verità-Compassione-Tolleranza.

Lo scorso 14 agosto Wu Xuezhang, residente nel villaggio di Beimadian, a Nanliyue nella contea di Quzhou, si è recato nel vicino villaggio di Chaozhai, nella stessa città di Nanliyue, per distribuire materiale del Falun Gong porta a porta.

Quando si è fermato a casa di Chen Zhen, quest’ultimo è uscito e gli ha chiesto da quale villaggio provenisse. Wu ha spiegato il suo scopo di distribuire materiale del Falun Gong, ma Chen, segretario del villaggio Chaozhai, lo ha trascinato nel suo ufficio.

Più tardi, il funzionario ha chiamato la stazione di polizia della città di Nanliyue. Gli agenti sono arrivati subito e hanno arrestato Wu. Hanno anche fatto irruzione nella sua abitazione e gli hanno confiscato diversi libri del Falun Gong, un cellulare, un computer portatile, due stampanti e più di 10.000 yuan (circa 1.297 euro) in contanti.

Il giorno successivo la polizia ha portato l’uomo al centro di detenzione di Sitong, nella contea di Quzhou. Inizialmente le guardie si sono rifiutate di ammetterlo, a causa della sua età avanzata, ma gli agenti lo ha lasciato lì e se ne sono andati. Il centro di detenzione è stato quindi costretto a recluderlo.

Nel 2007 marito condannato a due anni di lavori forzati

Nel 1997 Wu e sua moglie, Yan Pengxiang, hanno iniziato a praticare il Falun Gong e presto le loro malattie sono scomparse. Durante gli ultimi 24 anni di persecuzione sono stati entrambi ripetutamente presi di mira per la loro fede condivisa nel Falun Gong.

La notte del 27 luglio 2007 gli agenti della stazione di polizia della città di Nanliyue hanno fatto irruzione nell’appartamento di Wu e lo hanno arrestato. Lo hanno trattenuto presso la stazione di polizia per tutta la notte, prima di portarlo al Centro di detenzione della contea di Quzhou. Un mese dopo l’uomo è stato sottoposto a due anni di lavori forzati e trasferito nel campo di lavoro della città di Handan.

Wu è stato costretto a guardare programmi che diffamavano il Falun Gong e a fare lavori forzati non retribuiti. Ogni volta che non completava la sua quota di lavoro, non gli veniva permesso di dormire. Dopo due anni di lavori forzati, ha subito enormi danni fisici e mentali.

Intorno alle 11:00 del 6 febbraio 2020 una volante della polizia e un’auto civile si sono presentate davanti alla sua abitazione. Si è scoperto che erano tutti agenti della stazione di polizia della città di Nanliyue, che gli hanno confiscato i libri del Falun Gong e hanno persino strappato le decorazioni sulle pareti. Né Wu né Yan erano in casa, mentre i due nipoti sono stati terrorizzati dalla presenza della polizia.

Moglie condannata a tre mandati di lavori forzati per un totale di sette anni

Il 1° aprile 2001 Yan è stata arrestata, mentre affiggeva materiale del Falun Gong. È stata trattenuta per 100 giorni nel centro di detenzione della contea di Quzhou, durante i quali, per protesta, ha iniziato uno sciopero della fame. Le guardie l’hanno rilasciata perchè era diventata molto debole.

La polizia ha continuato a perseguitare lei e la sua famiglia a casa, a volte anche nel cuore della notte. Gli agenti hanno anche organizzato delle persone per monitorarla e mettere sotto controllo il suo telefono. Non molto tempo dopo essere stata rilasciata dal centro di detenzione, la donna è stata costretta a vivere lontano da casa. Circa due mesi dopo è tornata per prendere alcuni beni di prima necessità, ma è stata arrestata da un gruppo di agenti che per caso stavano molestando la sua famiglia. In seguito, le sono stati inflitti due anni di lavori forzati e nel giugno 2003 è stata portata nel campo di lavoro della città di Shijiazhuang.

Nel luglio 2007 Yan è stata nuovamente arrestata e sottoposta a tre anni di lavori forzati. Nel campo di lavoro di Shijiazhuang ha subito brutali torture; è stata schiaffeggiata e costretta a restare in piedi per lunghe ore o a fare lavori forzati senza essere retribuita. Una volta è stata privata del sonno per due notti consecutive. Yan è caduta in condizioni critiche e le è stato diagnosticato un cancro. Solo allora il campo di lavoro l’ha rilasciata, prima della fine del suo mandato.

Dopo il ritorno a casa, grazie agli esercizi e allo studio degli insegnamenti del Falun Gong, Yan si è gradualmente ripresa. In seguito è stata persino in grado di svolgere di nuovo lavori agricoli.

Alla mezzanotte del 4 luglio 2008 più di una dozzina di agenti hanno scavalcato la recinzione del suo vicino e sono entrati nell’appartamento di Yan. Hanno aperto la porta della sua camera da letto e l’hanno portata via. Il figlio, allora quindicenne, è stato svegliato e ha cercato di impedire agli agenti di portarla via, ma questi hanno preso a calci e pugni l’adolescente, facendolo cadere a terra.

La polizia ha trattenuto Yan alla stazione di polizia della città di Nanliyue, prima di portarla al centro di detenzione della contea di Quzhou. In seguito le sono stati inflitti due anni e due mesi di lavori forzati. Nel campo di lavoro di Shijiazhuang, la donna è stata brutalmente torturata.