(Minghui.org) È stato recentemente confermato che Zhu Xiaomei è stata condannata a un anno di prigione con un anno e mezzo di libertà vigilata e una multa di 5.000 yuan (circa 637 euro) per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Il 31 luglio scorso Zhu, di 73 anni, residente nel villaggio di Matou, a Ruichang nella provincia dello Jiangxi, ha iniziato a scontare la libertà vigilata. La sua condanna è scaturita da un incidente avvenuto il 21 maggio dell’anno scorso. Quel giorno, ha parlato del Falun Gong ad alcuni bambini che giocavano fuori dal suo condominio ed è stata denunciata da qualcuno che aveva assistito alla la scena. Cinque giorni dopo tre agenti della stazione di polizia del villaggio di Matou, tra cui He Shaoqing, Liu e Wu, insieme a Jin Lingling, capo della sicurezza del villaggio, hanno fatto irruzione nella sua abitazione e l’hanno arrestata.
Gli agenti le hanno confiscato i libri del Falun Gong e il materiale informativo, prima di portarla alla locale stazione di polizia per l’interrogatorio. Qualche ora dopo, la donna è stata portata al Dipartimento di polizia della città di Ruichang, dove gli agenti hanno rilevato i suoi dati biometrici, tra cui l’altezza, il peso, le impronte digitali, l’iride, il tono di voce e l’andatura.
Alle 21:00 di quella sera, il 26 maggio dell’anno scorso, Zhu è stata rilasciata. Poco più di un mese dopo, il 7 luglio intorno alle 9:00 del mattino, uno degli agenti che hanno effettuato l’arresto, He, e un altro di nome Liu Tingrui della stazione di polizia del villaggio Matou, hanno chiamato la figlia al lavoro e hanno ordinato alla giovane donna di portare immediatamente la madre, Zhu, al dipartimento di polizia della città di Ruichang.
La figlia ha eseguito l’ordine. Una volta arrivate al dipartimento di polizia, un agente ha ordinato a Zhu di firmare il documento di “rilascio su cauzione”. La donna si è rifiutata di farlo e, intorno alle 11:00, la praticante è stata riaccompagnata a casa. Gli agenti le hanno ordinato di indicare il luogo in cui aveva parlato del Falun Gong ai bambini sopra citati e le ha scattato delle foto.
Più tardi gli agenti se ne sono andati, per tornare alle 16:00 del pomeriggio. Hanno ordinato a Zhu e a sua figlia di firmare due documenti. Uno stabiliva che Zhu non poteva lasciare la città di Ruichang, mentre nell’altro c’era scritto che non poteva spostarsi senza prima avvisare la polizia, altrimenti sarebbe stata sottoposta a detenzione penale.
Zhu, che si prende cura del marito, temeva che in caso di detenzione l’uomo non avrebbe avuto nessuno che si occupasse di lui e ha firmato i due documenti contro la sua volontà.
A metà del mese di agosto si è appreso che il tribunale della contea di Youngxiu ha condannato Zhu alla prigione, con inizio della pena il 31 luglio scorso. I dettagli dell’incriminazione, del processo e della sentenza sono ancora da indagare.
Prima dell’ultima condanna, la donna era stata arrestata altre quattro volte per la sua fede.
Il 14 luglio 2000 è stata arrestata dagli agenti del Dipartimento di polizia della città di Ruichang e detenuta per 15 giorni.
Il 12 febbraio 2001 è avvenuto l’arresto successivo, quando è stata trattenuta per un periodo di tempo imprecisato in un centro per il lavaggio del cervello.
Il 5 luglio 2005 la stazione di polizia del villaggio Matou ha arrestato Zhu nel cuore della notte e l’ha portata in un centro di detenzione locale. La donna è stata presa di mira perché aveva insegnato a una persona ferita a praticare gli esercizi del Falun Gong, per aiutarla a guarire.
Il 21 maggio 2011 Zhu e un’altra praticante, Liu Juzhen, sono state arrestate da agenti della stazione di polizia di Sanyanqiao, mentre affiggevano materiale informativo del Falun Gong. Anche le loro abitazioni sono state perquisite. Entrambe sono state detenute fino al 5 giugno 2011. Le rispettive famiglie sono state costrette a pagare 10.000 yuan (circa 1.274 euro) affinchè le due donne venissero rilasciate.
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