(Minghui.org)

Nome: Guo QingNome cinese: 郭庆Sesso: DonnaEtà: 69Città: DandongProvincia: LiaoningOccupazione: N/DData della morte: 8 agosto 2023Data dell’ultimo arresto: 10 marzo 2019Luogo di detenzione più recente: Reclusione della città di Anshan

Lo scorso 8 agosto Guo Qing, di 69 anni, della città di Dandong nella provincia del Liaoning, è deceduta dopo aver sopportato anni di persecuzione per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal 1999.

Giorni prima di morire, la polizia e la comunità hanno continuato a molestare Guo al telefono, cercando di farla rinunciare al Falun Gong.

Ecco un resoconto delle persecuzioni subite, documentato dal sito Minghui.

Nel 2002 Guo è stata arrestata e fatta sfilare per le strade. In seguito le sono stati inflitti due anni di lavori forzati.

Il 9 novembre 2013 il tribunale distrettuale di Yuanbao, nella città di Dandong, ha esaminato il caso della donna, arrestata all’inizio dello stesso anno. Guo è stata condannata a tre anni ed è stata brutalmente torturata nel carcere femminile della provincia del Liaoning. È stata tenuta più volte in cella d’isolamento e costretta a leggere, ascoltare o guardare la propaganda che diffamava il Falun Gong. Le guardie l’hanno anche legata in un letto nella posizione dell’aquila aperta, per lunghi periodi di tempo. Altre forme di abuso inflitte alla donna sono state: percosse selvagge, privazione del sonno e la costrizione a restare in piedi per lunghi periodi di tempo.

Il 10 marzo 2019 Guo si è recata presso un’attrazione turistica a Longtan, nella contea di Youyan, ad Anshan, per parlare ai visitatori del Falun Gong. Il capo Liu Hui della stazione di polizia della città di Longtan l’ha arrestata e portata nella prigione della città di Anshan, dove è stata trattenuta per 15 giorni.

Il 19 agosto 2020 una donna dell’Ufficio di gestione della comunità di Xinfeng, dove la donna viveva, l’ha chiamata e le ha chiesto se praticava ancora il Falun Gong. Guo ha risposto di sì, affermando che i suoi tumori addominali sono scomparsi dopo aver iniziato a praticare. La donna le ha chiesto di firmare diverse dichiarazioni, in cui prometteva che avrebbe smesso di praticare il Falun Gong. Quando Guo ha rifiutato, la donna ha detto che si sarebbe recata a trovarla. La praticante le ha detto di non andare, perché non era stata invitata e anche se fosse andata, non avrebbe firmato la dichiarazione.

Il 28 settembre 2021 due agenti della stazione di polizia di Badao hanno bussato alla porta dell’appartamento di Guo, sostenendo di dover verificare i dati di registrazione della sua famiglia. Dopo che la donna ha aperto la porta, un agente ha tirato fuori il cellulare per fotografarla, mentre l’altro aveva in mano un registratore per registrare la loro conversazione.

Gli agenti le hanno chiesto di esibire il libretto di famiglia, ma quando Guo l’ha trovato, erano già andati via. La donna ha guardato dalla finestra del suo appartamento al quinto piano e li ha visti uscire.

Guo ha urlato loro: “Ho il mio libretto di famiglia. Non volete dare un’occhiata?”. L’agente che teneva il cellulare ha agitato la mano per dire “No”. La donna ha detto che l’hanno costretta con l’inganno ad aprire la porta, a farsi fotografare e registrare la voce. Li ha avvertiti di non molestarla più.