(Minghui.org) Negli ultimi tre anni un uomo di 43 anni è stato condannato due volte per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Nel mese di giugno 2020 Gao Bing, della contea di Yanchi, nella regione autonoma del Ningxia Hui, è stato arrestato e successivamente condannato a un anno e mezzo, trascorso nella prigione di Shizuishan. Dopo essere stato rilasciato il 18 dicembre 2021, si è trasferito per lavoro a Suzhou, nella provincia del Jiangsu. La polizia di Yanchi ha continuato a monitorarlo e ha scoperto che aveva inviato un messaggio contenente informazioni sul Falun Gong a un amico su WeChat, una piattaforma di social media. Le autorità hanno quindi iniziato a monitorare il suo cellulare e l'uso di Internet.

Il 22 agosto 2022 gli agenti dell'Ufficio per la sicurezza interna della contea di Yanchi hanno percorso quasi 1.100 miglia (circa 1.770 chilometri) fino a Suzhou, per arrestarlo e riportarlo indietro. Il procuratore distrettuale di Litong della città di Wuzhong (che sovrintende alla contea di Yanchi) lo ha incriminato e il tribunale distrettuale di Litong lo ha condannato a un altro periodo di un anno nella prigione di Shizuishan. Lo scorso mese di agosto l’uomo è stato rilasciato.

Tra il 2005 e il 2018, prima delle ultime due condanne, Gao era stato espulso dall'università e condannato alla prigione, per scontare un periodo di lavoro forzato di due anni e due periodi di detenzione di tre anni, per un totale di otto anni, sempre per la sua fede nel Falun Gong.

Persecuzioni passate

Durante l'adolescenza Gao ha sofferto di depressione, a causa del divorzio dei suoi genitori. Nel 1996 ha ritrovato la speranza, dopo aver letto i libri del Falun Gong. In breve tempo, la sua salute e il suo rendimento scolastico sono migliorati. In seguito è stato ammesso alla facoltà di Ingegneria meccanica del politecnico dello Shaanxi. Nel tempo libero, Gao si univa ad altri praticanti nel parco, per fare insieme gli esercizi del Falun Gong. Ha detto che quello è stato il momento più felice della sua vita.

Tre anni dopo, con l'inizio della persecuzione, l'università dove il praticante studiava ha diffuso la propaganda contro il Falun Gong. Gao ha raccontato ai suoi compagni di classe come aveva tratto beneficio dalla pratica spirituale. Faceva gli esercizi nel campus, sperando di aiutare più persone a conoscere i fatti del Falun Gong.

Per rappresaglia, la direzione della scuola gli ha ordinato di smettere di praticare. Poiché il ragazzo si rifiutava di rinunciare alla sua fede, il padre è stato convocato a scuola e gli è stato chiesto di provare a persuadere il figlio. Gao è rimasto impassibile, nonostante i rimproveri e le percosse del padre, che ha minacciato di disconoscerlo. In seguito la scuola lo ha espulso ed è tornato nella sua città natale, Yanchi.

Il 25 aprile 2005 il giovane praticante è stato denunciato per aver affisso manifesti del Falun Gong fuori dalla scuola del partito della contea di Yanchi. In seguito è stato condannato a tre anni, trascorsi nella prigione di Guanmahu a Wuzhong, dov’è stato sistematicamente picchiato e insutato.

Nell'aprile 2008, alla scadenza del termine, gli agenti dell'Ufficio 610 del Ningxia hanno portato Gao direttamente al Centro per il lavaggio del cervello della città di Yinchuan, dove è stato trattenuto fino all'agosto 2008.

In seguito Gao si è recato a Pechino per lavoro. Il 24 maggio 2011 è stato arrestato e gli sono stati inflitti due anni di lavori forzati. Durante il periodo di detenzione nel campo di lavoro forzato della Mongolia Interna è stato sottoposto a percosse elettriche e picchiato, oltre a dover svolgere lavoro forzato che consisteva nel taglio di rotoli di carta igienica. Nel mese di giugno 2013, in un incidente sul lavoro, il suo dito medio sinistro è stato tranciato dalla macchina, e ha avuto bisogno di 38 punti di sutura. Il 12 novembre 2013, poco dopo lo smantellamento del sistema di lavoro forzato in Cina, l’uomo è stato stato rilasciato.

Alla fine del 2015 Gao è stato nuovamente arrestato in segreto e successivamente  condannato a tre anni di prigione. Ha scontato la pena nel carcere di Yinchuan, prima del 3 maggio 2017, quando è stato trasferito nel carcere di Shizuishan. Le guardie lo hanno tenuto in cella d’isolamento, dov’è stato costretto a indossare una camicia di forza, perché si rifiutava di rinunciare al Falun Gong. Intorno al mese di giugno 2018 l’uomo è stato rilasciato.

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