(Minghui.org) Sto praticando la Falun Dafa da quasi 20 anni e sebbene abbia avuto un’alternanza di momenti positivi e negativi, credevo che la mia fede nella pratica fosse solida e d’aver sempre creduto nel Maestro Li (il fondatore della Dafa) e nella Fa. Tuttavia, recenti avvenimenti mi hanno fatto capire che in realtà non credo totalmente nel Maestro e nella Fa.

Quando mi sono sposata, i figli di mio marito erano ancora single, e uno di loro aveva quasi 40 anni. Li ho trattati come se fossero figli miei e li ho aiutati a sposarsi e a formare una famiglia. Tuttavia non avrei mai creduto che dopo essersi formati la loro famiglia, invece di ringraziarmi, e col sostegno anche di mio marito, cominciassero a ostracizzarmi e a trattarmi come un’estranea: mi sentivo una persona non bene accetta.

Ho cercato di sopportare, ma dopo un po’ non sono riuscita più a tollerare quella vita. Recitavo la Fa del Maestro col cuore dolorante: “È difficile da sopportare, ma tu puoi sopportarlo. È difficile da fare, ma tu puoi farlo.” (Nona Lezione, Zhuan Falun)

Pensavo costantemente: “Voglio lasciare questa casa che non mi appartiene.” Fortunatamente, una praticante mi ha suggerito di smettere di pensarla così e ha condiviso con me i principi della Fa.

Anche se avevo capito talvolta ero ancora confusa, altre volte mi comportavo come una praticante che lascia andare il proprio ego, ma certe altre mi comportavo come una persona comune, litigando su chi avesse ragione e chi torto. Questa situazione si è trascinata per oltre 10 anni.

Ho trascorso molto tempo a studiare la Fa e ho trovato molti attaccamenti, ma il mio ambiente familiare non è cambiato molto. Le mie condizioni fisiche non erano più buone come due anni prima e mi mancava il fiato ogni volta che salivo le scale.

Una mattina, mentre facevo gli esercizi, è successo qualcosa che mi ha stravolta. Ho smesso di fare gli esercizi e ho cercato di calmarmi, così ho recitato: “La Falun Dafa è buona; Verità, Compassione, Tolleranza sono buone”.

Ho pensato: “Sono praticante! Il giorno in cui ho iniziato a praticare nella Dafa il Maestro ha ricomposto il percorso della mia vita. Quindi l’ambiente attuale, mio marito e suoi figli, è stato predisposto dal Maestro. Loro sono qui per aiutarmi a coltivare. Non ci sono coincidenze sul mio sentiero di coltivazione, e il Maestro non permetterebbe l’interferenza di qualcosa che non sia appositamente predisposto per me”.

Il Maestro ha detto:

“Ricordate queste mie parole: indipendentemente dal fatto che la colpa di quel problema sia vostra o no, dovete guardare dentro di voi e troverete un problema. Se una faccenda non ha assolutamente niente a che fare con voi o non coinvolge nessuno degli attaccamenti che dovreste abbandonare, raramente incontrerete quella faccenda.” (Insegnamento della Fa nella Conferenza in Europa)

Se non accettassi il mio ambiente e volessi costantemente cambiarlo commetterei un grave errore, non starei dubitando del Maestro e della Fa? Se qualcuno mi dicesse che non credo nel Maestro e nella Fa, non lo riconoscerei mai. Dopo un’attenta riflessione però, ho scoperto che la mia fede è selettiva.

Il Maestro mi ha salvata molte volte e ha eliminato il mio karma, ma non lo accettavo quando venivano colpiti i miei pensieri umani e le nozioni. Era il momento in cui avrei dovuto rafforzare la mia fede nel Maestro e nella Fa. Invece in quei momenti non pensavo né al Maestro né alla Fa. Corpo e mente erano controllati dalle emozioni umane, da pensieri e sentimenti, e non ero razionale. Non ho mai pensato che fossero elementi egoistici del vecchio universo e fossero il falso ‘sé’ che dovevo eliminare.

Ho provato un profondo turbamento quando mi sono resa conto d’aver vissuto come una persona comune e di non aver coltivato veramente per tanti anni; e dire che pensavo di essere abbastanza brava. Che ridicola!

Non ci sono cose banali nella coltivazione. Dovrei esaminarmi in ogni conflitto e cogliere ogni opportunità per migliorare. Non importa quali tribolazioni o dolori mi troverò ad affrontare in futuro, ne sarò grata e mi guarderò dentro. Devo smettere di discutere degli altri, su ‘chi ha ragione e chi torto’. Devo essere tollerante e gentile con gli altri e credere veramente nel Maestro e nella Fa senza compromessi. Solo allora potrò tornare nella mia vera casa col Maestro!