(Minghui.org) Il sito web Minghui ha recentemente confermato che, intorno al mese di settembre dell’anno scorso una donna, residente a Chongqing, è stata condannata a una pena detentiva di quattro anni e mezzo per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 16 settembre 2022 Chen Changlan, di circa 69 anni, è stata arrestata nella propria abitazione da agenti del Dipartimento di polizia del distretto di Jiulongpo. Quando, il 23 settembre, i suoi familiari si sono recati alla prigione di Jiulongpo per consegnarle dei vestiti, la guardia ha detto loro che non c'era. Si sono recati allora al centro di detenzione locale, ma anche lì non l'hanno trovata. Si sono rivolti anche al dipartimento di polizia, ma senza successo.

In seguito la famiglia di Chen ha avuto conferma che era effettivamente reclusa nel centro di detenzione distrettuale di Jiulongpo e che, intorno al mese di settembre dell’anno scorso, era stata condannata in segreto a quattro anni e mezzo dal tribunale locale. Attualmente è detenuta nel carcere femminile di Chongqing, nel distretto di Jiulongpo. Altri dettagli sul suo caso non sono chiari.

Persecuzioni passate

Nel 2004 Chen ha iniziato a praticare il Falun Gong. Negli ultimi 20 anni, prima della sua ultima condanna, ha scontato un campo di lavoro e due periodi di detenzione, per un totale di sette anni e mezzo.

Il 6 novembre 2004 la donna è stata arrestata per aver distribuito materiale informativo del Falun Gong presso una diga della città di Jiangjin (che ora è il distretto di Jiangjin a Chongqing). Il 19 novembre dello stesso anno è stata trattenuta nel centro di detenzione di Langshan e le è stato inflitto un anno e mezzo di lavori forzati.

Nel mese di aprile 2010 Chen è stata nuovamente arrestata per aver parlato alla gente del Falun Gong. La polizia ha fatto irruzione nella sua abitazione e le ha confiscato effetti personali per un valore di oltre 10.000 yuan (circa 1.290 euro). La donna è stata trattenuta nel centro di detenzione di Jiangjin e, in seguito, è stata condannata a tre anni e mezzo dal tribunale distrettuale. Nel carcere femminile di Chongqing, Chen è diventata estremamente debole ed emaciata, a causa delle incessanti torture subite.

Il suo successivo arresto è avvenuto il 23 giugno 2015, sempre per aver parlato alla gente del Falun Gong. È stata rinchiusa nel centro di detenzione di Huayan. L’8 dicembre 2015 il tribunale distrettuale di Jiulongpo l'ha condannata a due anni e mezzo di prigione.

Dopo essere stata rilasciata, gli agenti della stazione di polizia di Huayan e del Comitato residenziale di Min'anhuafu hanno continuato a perseguitarla. Solo nel 2020 è stata molestata a casa quattro volte.