(Minghui.org) Intorno alle 6:30 della mattina del 18 novembre scorso almeno 15 praticanti del Falun Gong, la maggior parte dei quali di età compresa tra i 70 e gli 80 anni, e alcuni di 60, sono stati arrestati mentre camminavano insieme in un parco a Pechino.

Decine di agenti in borghese si sono precipitati verso di loro, urlando: "Fermi! Mettete giù le borse!". Due uomini hanno afferrato due praticanti, li hanno filmati e fotografati prima di trascinarli verso oltre 10 volanti della polizia che stazionavano intorno al parco. Nessun agente ha mostrato loro i documenti o i mandati d'arresto.

I praticanti arrestati sono: Hu Xingxi, Wu Qizhen, Yue Jun, Zhang Nairong, Wang Fengmei, Yu Zhixin, Li Xiaoping, Wang Zuolan, Zhao Shuming, Xing Guiling, Lei Xiuhui, Qi Zhiying, Tao Gong, Wang, Zhang e alcuni altri di cui non si conosce il nome.

Secondo un informatore, la polizia ha monitorato la loro vita quotidiana per quattro mesi prima di procedere all’arresto di gruppo. Sapendo che quel giorno si sarebbero incontrati nel parco, molti agenti in borghese sono arrivati lì intorno alle 5:00 del mattino e si sono appostati alle varie uscite e incroci, in attesa di arrestarli.

I praticanti sono stati prima portati al dipartimento di polizia di Xicheng e, in seguito, trasferiti alle stazioni di polizia delle rispettive zone residenziali. A tutti è stata misurata la pressione sanguigna. Anche a coloro che avevano più di 70 anni sono stati prelevati campioni di sangue. Alcuni hanno riferito di aver raccolto le loro impronte digitali, registrato le loro voci e filmato i loro volti.

Ognuno di loro è stato interrogato in una stanza buia, nei sotterranei delle stazioni di polizia. Sono stati anche sottoposti a esami clinici, anche se non è chiaro se siano stati fatti nelle stazioni di polizia o negli ospedali.

Dopo gli esami, i praticanti sono stati riportati nelle loro rispettive abitazioni. Ogni casa è stata messa a soqquadro da un massimo di 10 agenti, senza un regolare mandato. Alcuni di loro hanno trascorso ore a perquisire gli appartamenti. Ai praticanti sono stati confiscati i libri del Falun Gong, il materiale informativo e le stampanti. Alcune famiglie sono state intimidite e costrette a firmare avvisi di detenzione in bianco. La polizia ha anche chiesto i numeri di telefono dei praticanti.

Il giorno stesso la maggior parte di loro è stata rilasciata su cauzione anche se, al momento della stesura di questo articolo, alcuni di loro risultano ancora essere in custodia.