(Minghui.org) L’11 gennaio scorso un’insegnante di scuola media della città di Qingyang, nella provincia del Gansu, è stata processata per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. L'avvocato di Liu Yuqin ha presentato per lei un’istanza di non colpevolezza e la donna ha anche testimoniato in propria difesa.

Il 19 settembre dell’anno scorso Liu, di 63 anni, è stata arrestata dopo essere stata denunciata per aver distribuito materiale informativo del Falun Gong. La polizia ha fatto irruzione nella sua abitazione e le ha confiscato due libri sul Falun Gong, centinaia di volantini informativi, un lettore musicale, un tablet e tre telefoni cellulari. La donna è stata trattenuta nel centro di detenzione della contea di Ning.

Lo scorso 11 gennaio il tribunale della contea di Zhenyuan, che è stato designato per gestire tutti i casi sul Falun Gong nella regione di Qingyang, ha tenuto un'udienza sul caso di Liu. Il suo avvocato ha sostenuto che il materiale del Falun Gong che aveva in casa era un bene di sua legittima proprietà. Il possesso o la distribuzione del materiale non ha causato alcun danno a nessuno nella società. Il giudice ha aggiornato l'udienza senza annunciare il verdetto.

Precedenti persecuzioni

Nell'aprile 1998 Liu ha iniziato a praticare il Falun Gong. La donna soffriva di problemi cardiaci, epatite B, emicrania, gastrite e molti altri disturbi. Spesso si recava in ospedale e doveva mettersi frequentemente in malattia. Solo pochi mesi dopo aver praticato il Falun Gong è guarita completamente.

Un anno dopo l'inizio della persecuzione, la polizia ha preso a perseguitarla costantemente, ordinandole di scrivere una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong. Anche la sua casa è stata perquisita diverse volte. Non appena la polizia trovava materiale relativo al Falun Gong,glielo confiscava.

Il 15 aprile 2009 Liu è stata arrestata sul posto di lavoro. Gli agenti l’hanno ammanettata a una sedia e interrogata per tutta la notte. Mentre si trovava nel locale centro di detenzione è stata sottoposta a torture e umiliazioni. La donna è stata condannata a tre anni di prigione, di conseguenza mesi dopo è stata licenziata dalla sua scuola. Il 18 maggio 2010 è stata portata nel carcere femminile della provincia del Gansu, dove ha rischiato di morire a causa delle torture. Quando è stata rilasciata, era diventata estremamente emaciata e debole. Tutti i suoi capelli erano diventati grigi.

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