(Minghui.org) Una donna della città di Dezhou, nella provincia dello Shandong, precedentemente rilasciata su cauzione, è stata messa nuovamente in custodia cautelare il 31 agosto dello scorso anno, per poi essere portata due mesi dopo nella prigione femminile provinciale dello Shandong per scontare una pena di due anni, anche se le sue condizioni di salute erano precarie.
L’incriminazione di Li Junlan, 61 anni, ha origine il 14 luglio 2022, giorno in cui è stata arrestata con l’accusa di essere una praticante del Falun Gong, una disciplina per il benessere di corpo e mente perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal mese di luglio 1999. Durante il lungo interrogatorio di quella sera, la donna è caduta dalla sedia perché non riusciva a stare seduta. Non si era ancora ripresa dall’emergenza medica del 2019, quando aveva cercato di impedire alla polizia di fare irruzione in casa sua.
È stata rilasciata su cauzione la sera del suo arresto, per poi essere processata il 15 marzo dell’anno scorso e condannata a due anni con una multa di 10.000 yuan (circa 1.300 euro) alcuni giorni più tardi.
La polizia ha cercato di portarla al centro di detenzione di Dezhou dopo la condanna, ma lì non l’hanno accettata per le sue cattive condizioni di salute. Il ricorso della donna è stato respinto il 29 giugno dello scorso anno. Dopo alcuni tentativi falliti di metterla in cella la polizia è riuscita a farla ammettere dal centro di detenzione il 31 agosto dello scorso anno, dopo che il tribunale locale e le corti d’appello hanno alterato i valori degli esami medici per renderla “idonea alla detenzione”. È stata trasferita al carcere nell’ottobre dello scorso anno.
Arresto e condanna
Due agenti dell’Ufficio di sicurezza interna dell’area di sviluppo economico di Dezhou hanno fatto irruzione in casa di Li il 14 luglio 2022 e l’hanno arrestata. Hanno detto che qualcuno l’aveva denunciata per aver sensibilizzato la gente sulla persecuzione del Falun Gong.
È stata interrogata per più di due ore durante le quali l’hanno anche costretta a farsi prelevare un campione di sangue e a imprimere le impronte digitali. La donna, che doveva ancora riprendersi dai problemi di salute sopra citati, non è stata in grado di stare seduta sulla sedia e durante l’interrogatorio ed è caduta. È rimasta per terra a lungo perché non riusciva a muoversi; alla fine i due agenti che l’hanno arrestata l’hanno aiutata ad alzarsi. L’hanno rilasciata più tardi quella stessa notte e il figlio l’ha dovuta portare di peso sulle scale per raggiungere il suo appartamento. È rimasta allettata per 20 giorni.
Il 15 marzo dello scorso anno il Tribunale dell’Area di Sviluppo Economico ha tenuto un’udienza per il caso di Li, la quale ha richiesto che i testimoni dell’accusa venissero chiamati al banco per sottoporsi al controinterrogatorio. Il giudice che presiedeva l’udienza, Lu Jinfeng, ha detto che lo avrebbe fatto durante l’udienza successiva. Tuttavia, non vi è stata nessun’altra udienza e ha invece notificato a Li di andare a ritirare il verdetto alcuni giorni più tardi.
I due tentativi falliti della polizia di riportarla in carcere
Poco dopo che Li era tornata a casa dopo aver ritirato il verdetto, si sono presentati dei poliziotti che l’hanno portata al centro di detenzione di Dezhou, dove si sono rifiutati di ammetterla perché non aveva passato la visita medica di routine.
Gli agenti Zhao Zhihao e Dai dell’Ufficio di Sicurezza Interna dell’Area di Sviluppo Economico sono andati a casa di Li il 24 aprile dello scorso anno dicendo che i loro superiori avevano inoltrato la lettera che la donna aveva scritto dopo la condanna al carcere e inviato al tribunale intermedio di Dezhou per persuadere il giudice a non partecipare alla persecuzione. I superiori hanno richiesto di darle una pena maggiore. Li ha sollecitato anche i due agenti a non partecipare alla persecuzione dei praticanti del Falun Gong rispettosi della legge.
Quando è tornata a casa il 29 giugno dello scorso anno, ha visto due uomini fuori dal suo palazzo. Uno di loro era del Tribunale della Zona di Sviluppo Economico e un altro era dell’Ufficio di Sicurezza Interna della Zona di Sviluppo Economico. Erano lì per consegnarle il verdetto del Tribunale Intermedio di Dezhou che però confermava la sentenza originaria. Li ha rifiutato il loro ordine di firmare il verdetto. Poche ore dopo l’hanno portata all’ Ufficio di Sicurezza Interna della Zona di Sviluppo Economico e poi al centro di detenzione. Ancora una volta non ha superato la visita medica e non è stata ammessa al centro. La polizia l’ha rimandata a casa.
Detenuta dopo che i tribunali alterano i valori dei suoi esami medici
La polizia è andata di nuovo a casa di Li il 31 agosto scorso, l’ha presa e portata al centro di detenzione di Dezhou, dove questa volta l’hanno ammessa. Si è poi venuto a sapere che il Tribunale Intermedio di Dezhou e quello della Zoza di Sviluppo Economico avevano congiuntamente alterato i suoi esami medici al fine di renderla “compatibile con la detenzione”. È stata trasferita al carcere provinciale femminile dello Shandong due mesi più tardi.
Questa non è la prima volta che Li viene presa di mira per la sua fede nel Falun Gong, a cui lei attribuisce il merito di averle dato una seconda vita.
Intraprendere il Falun Gong
In passato Li soffriva di numerose malattie. Le complicazioni subentrate a seguito di un infarto erano particolarmente debilitanti. Tuttavia, dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong nel 1996, tutti i sintomi sono scomparsi. Ha riacquistato il sorriso e una nuova speranza nella vita. Dopo essere stati testimoni della sua guarigione miracolosa, molti suoi vicini di casa si sono uniti a lei nel praticare il Falun Gong.
Il Falun Gong l’ha anche trasformata in una figlia più devota. Si prendeva cura del padre (morto due anni fa) che da molti anni era affetto da una grave forma di deficienza cognitiva e disabilità fisica. Il fratello e la sorella le erano molto grati perché secondo le usanze locali sarebbe toccato al figlio maschio prendersi cura dei genitori anziani, non alla figlia. Nella famiglia allargata tutti sapevano che il Falun Gong aveva reso Li una persona molto buona.
Resa vedova dalla persecuzione del Falun Gong
Dopo che la persecuzione è iniziata nel 1999, Li è andata a Pechino per fare appello per il Falun Gong ed è stata arresta. È stata tenuta allo stadio del distretto di Fengtai per una giornata intera, e non le è stato permesso di mangiare, bere o usare la toilette. La polizia locale l’ha presa e riportata a casa. È stata tenuta al dipartimento di polizia della contea di Ling per 10 giorni e costretta ad ascoltare e guardare del materiale contro il Falun Gong. Mentre era detenuta, la polizia ha costretto il marito a consegnare tutti i libri del Falun Gong e il ritratto del suo fondatore. Era così terrificato che ha smesso di praticare. Ha poi iniziato a soffrire di una malattia incurabile ed è morto nel 2008 all’età di 49 anni.
Detenuta per 25 giorni nel 2002
Degli agenti del dipartimento di polizia della contea di Ling hanno fatto irruzione a casa di Li nel 2002 e l’hanno portata al centro di detenzione della contea di Ling. Dieci giorni dopo è stata trasferita in un centro di lavaggio per il cervello e tenuta lì per altri 15 giorni. I familiari sono stati costretti a pagare 2.000 yuan (circa 260 euro) al centro di lavaggio per il cervello oltre a spenderne altrettanti per corrompere dei funzionare per farla rilasciare.
Detenuta per 45 giorni nel 2009
Il 16 giugno 2009 Li è stata fermata da alcuni agenti in borghese mentre era alla guida della sua bicicletta elettrica. Prima di portarla al centro di detenzione di Dezhou le hanno preso la borsa e la bici. Li ha avuto una recidiva della sua cardiopatia, ma il 46° giorno la polizia l’ha portata ugualmente al campo di lavoro forzato di Jinan, dove le è stata negata l’ammissione per le gravi condizioni di salute. Solo allora la polizia l’ha rilasciata.
Mentre era in detenzione la polizia ha fatto irruzione in casa sua e ha confiscato più di 40 libri del Falun Gong, tre ritratti del fondatore della pratica, 1.500 yuan (circa 200 euro) in contanti, due cellulari del valore di 1.200 yuan e una scheda internet wireless del valore di 405 yuan. Hanno anche estorto 10.000 yuan alla famiglia e 500 ai suoi proprietari di casa, il quale ha a sua volta stornato 500 yuan dal deposito cauzionale. In totale l’esborso economico dovuto a seguito di questo episodio di detenzione è stato di 13.605 yuan (= 1.500+1.200+405+500+10.000).
Detenuta per un mese nel 2015
Nel pomeriggio del 12 gennaio 2015, mentre Li stava guidando la bicicletta elettrica, è stata urtata da una macchina nera della stazione di polizia di Songguantun nella Zona di Sviluppo Economico. Degli agenti sono balzati fuori dall’auto e l’hanno portata alla stazione di polizia e poi all’Ufficio Sicurezza Interna della Zona di Sviluppo Economico. L’hanno ammanettata a un gancio sulla parete e per l’intera notte non le hanno permesso di stendersi per dormire. Il giorno dopo è stata trasferita al centro di detenzione di Dezhou. Durante il mese di detenzione è stata costretta a incollare fiori usando una colla tossica per più di dieci ore al giorno, il che le ha provocato una tosse frequente e reso entrambi i pollici insensibili.
Il giorno dell’arresto i poliziotti hanno anche fatto irruzione in casa sua, hanno confiscato tre ritratti del fondatore del Falun Gong, un computer portatile del valore di 3.200 yuan, 1.100 yuan in contanti e un piumino del valore di oltre 300 yuan. Hanno anche costretto la famiglia a pagare 500 yuan per i suoi esami medici e altri 150 yuan per riprendersi la bicicletta elettrica confiscata.
La mattina del 14 maggio 2015 due uomini e una donna dell’Ufficio di Sicurezza Interna della Zona di Sviluppo Economico hanno molestato il padre di 86 anni mentre era in casa, il quale è rimasto così terrorizzato che si è ammalato e non è riuscito a bere e a mangiare per un mese tanto da diventare irriconoscibile. Grazie alle amorevoli cure di Li le sue condizioni sono migliorate significativamente.
Il tentativo fallito della polizia di arrestarla nel 2016
La sera del 22 aprile 2016 gli Uffici di Sicurezza Interna dei distretti di Decheng e Lingcheng e dell’Area Sviluppo Economico hanno mobilitato le stazioni di polizia e inviato più di 100 agenti ad arrestare i praticanti locali che avevano sporto denuncia contro Jiang Zemin, l’ex dittatore cinese che aveva lanciato la persecuzione del Falun Gong.
Li era una delle praticanti nel mirino. Non era in casa quando la polizia era andata a cercarla quella notte. Allora si sono appostati fuori. Quando hanno visto un suo amico che era andato a farle visita gli hanno posto alcune domande. Inizialmente lo hanno lasciato andare, ma poi l’hanno inseguito e gli hanno preso la borsa. Dopo essersi accertati che non avesse alcun materiale del Falun Gong nella borsa, gli agenti gli hanno fatto cenno di andarsene. Poi se ne sono andati senza essere riusciti ad arrestare Li.
Molestata nel 2017
Il 25 aprile 2017, poco dopo le 10:00 di mattina, due agenti dell’Ufficio di Sicurezza Interna della Zona di Sviluppo Economico e il capo della sicurezza della commissione di strada hanno bussato alla porta mentre Li stava facendo le pulizie. La cognata, che si trovava in visita da lei, ha aperto, ma Li si è chiusa in camera da letto e si è rifiutata di vedere i tre ospiti indesiderati. I tre hanno continuato a bussare alla porta della camera, ma lei non li ha fatti entrare. Prima di andarsene dopo circa 10 minuti di questo braccio di ferro, hanno perquisito le altre stanze e minacciato di ritornare nel pomeriggio o la sera.
Ricoverata in ospedale per quattro mesi dopo un altro episodio di molestia nel 2019
L’8 agosto 2019 alcuni agenti dell’Ufficio di Sicurezza Interna della Zona di Sviluppo Economico si sono introdotti all’improvviso in casa di Li e l’hanno perquisita senza mostrare alcun mandato.Lei ha cercato di fermarli, ma l’agente Zhang Wang l’ha spinta, facendola cadere per terra. La sua cardiopatia si è ripresentata e Li non riusciva più a muoversi.
L’agente Zhao Zhohao ha chiamato un’ambulanza per portarla all’ospedale centrale di Dezhou. Le è venuta anche la febbre ed è stata trasferita all’Ospedale popolare di Dezhou, dopodiché al centro di riabilitazione dell’ospedale di medicina tradizionale cinese del distretto di Lingchen.
È rimasta in ospedale per quattro mesi e ha dovuto pagare 40.000 yuan per le spese mediche. La polizia l’ha molestata quattro volte durante il ricovero e dopo essere stata dimessa ha avuto problemi di deambulazione.
Ulteriori molestie precedenti all’ultimo episodio di persecuzione
La polizia ha continuato a molestarla nonostante le sue precarie condizioni di salute.
Il 18 marzo 2021 dopo le ore 16:00, un’auto su cui c’era scritto “Agenti di pattuglia della Zona di Sviluppo Economico” ha parcheggiato nel complesso residenziale di Li e due giovani agenti hanno fatto irruzione in casa sua. La donna non era in casa ed essi hanno scattato fotografie del soggiorno e delle camere da letto. Dopo sono usciti fuori e hanno scattato delle foto anche all’entrata del palazzo. Li rientrava proprio in quel momento. I poliziotti hanno cercato di scattarle delle foto, ma lei glielo ha impedito. Ha anche rifiutato di leggere i tre moduli che uno di loro le ha mostrato. Dopo se ne sono andati.
A novembre del 2021 un agente le ha telefonato per dirle che i suoi superiori gli avevano ordinato di “tenerla sotto controllo” e che lui l’avrebbe fatto perché era il suo lavoro.
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