(Minghui.org) (Questo articolo è stato pubblicato originariamente il 23 gennaio 2021).

Ventitré anni fa, il 23 gennaio 2001, mentre innumerevoli famiglie si riunivano per il Capodanno cinese, il regime comunista ha trasmesso un rapporto sconvolgente, nel quale si affermava che quel giorno cinque persone si erano date fuoco in piazza Tienanmen, e tutte erano praticanti del Falun Gong.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è un’antica disciplina spirituale basata sui principi universali di Verità, Compassione e Tolleranza. Introdotta pubblicamente nel mese di maggio 1992, si è rapidamente diffusa in tutta la Cina. Nel 1999 si stima che 100 milioni di persone, quasi un decimo del popolo cinese, praticassero il Falun Gong. Molte sono guarite da malattie terminali e hanno recuperato la salute, mentre altre hanno detto che la pratica spirituale ha ridato loro speranza nella vita, elevando il loro carattere morale e trasformandole in persone migliori.

Nonostante i benefici che il Paese ha tratto dal Falun Gong, il regime totalitario del Partito Comunista Cinese ha visto la rapida ascesa della pratica spirituale e la rinascita dei valori tradizionali cinesi come un’enorme minaccia al proprio programma: quello d’instillare odio e divisione nella popolazione. Per questo motivo, il 20 luglio 1999 il PCC ha lanciato una brutale campagna “per spazzare via il Falun Gong dalla Cina in soli tre mesi”.

Circa un anno e mezzo dopo è stato trasmesso il rapporto sull’ autoimmolazione di Tiananmen. Prima di allora, non era stato riportato un solo episodio di violenza, negli sforzi pacifici dei praticanti per contrastare la persecuzione. Per quanto siano stati trattati ingiustamente o brutalmente torturati, essi hanno comunque seguito i principi del Falun Gong e non hanno mai reagito in alcun modo.

Perciò l’affermazione che i praticanti del Falun Gong si sono dati fuoco in Piazza Tienanmen ha lasciato attonite molte persone. Per la maggior parte dell’opinione pubblica, anche se aveva simpatia per il Falun Gong, lo spaventoso incidente dell’auto-immolazione trasmesso la vigilia del Capodanno cinese, ha soffocato completamente qualsiasi pensiero di schierarsi a favore della pratica spirituale. Quando, nelle settimane successive, l’incidente è stato trasmesso ripetutamente su tutti i canali televisivi, il Falun Gong è diventato rapidamente un tabù nazionale e molte persone sono arrivate perfino a disprezzarlo.

Tuttavia, per coloro che ancora dubitavano dell’autenticità dell’incidente, un attento esame dei filmati trasmessi dal telegiornale ha rivelato molte lacune. Innanzitutto, il fatto che siano stati trasmessi servizi completi con video girati da più angolazioni appena due ore dopo che era successo il fatto, ha indicato una pianificazione accurata; la donna che si sosteneva fosse deceduta sulla scena era stata vista nel video mentre cadeva dopo che un uomo l’aveva colpita alla testa con un oggetto; ed era molto strano che gli agenti di polizia che pattugliavano Piazza Tienanmen avessero con sé coperte ed estintori, che hanno usato per spegnere l’incendio dopo l’inizio dell’incidente.

Un’inchiesta del Washington Post ha indicato che la donna, di cui sopra, non è mai stata vista dai suoi vicini praticare il Falun Gong e che, secondo un compagno di università della figlia, sia la madre che la figlia, decedute sulla scena, avevano smesso di praticare il Falun Gong prima dell’inizio della persecuzione.

Avendo sopportato decenni di lotte politiche sotto il regime comunista cinese, dalle “Campagne dei tre e dei cinque anti” alla “rivoluzione culturale”, dal “massacro di Tiananmen” alla persecuzione del Falun Gong, i cinesi hanno imparato a nascondere le proprie opinioni, e ad accettare passivamente tutto ciò che il regime dice, per proteggersi.

Quella trasmissione è stata solo l’inizio di una massiccia campagna di propaganda per diffamare il Falun Gong. L’autoimmolazione inscenata è apparsa presto nei libri di testo delle scuole elementari. Gli alunni sono stati organizzati in gruppi per firmare petizioni e boicottare il Falun Gong. Anche agli esami, gli studenti sono stati costretti a criticare il Falun Gong, per poterli superare.

Per molti giovani, nati intorno o dopo il massacro di piazza Tiananmen del 1989, e che non hanno mai sperimentato il massacro politico del regime comunista, accettare la bufala dell’autoimmolazione come un dato di fatto è stata una scelta obbligata. A casa, per via dell’autocensura dei genitori, non si parlava nemmeno di questi argomenti.

Dopo essere state esposte ripetutamente alle calunnie, molte di queste giovani menti sono cresciute con il risentimento e la paura del Falun Gong. Sono passati più di due decenni e i membri di questa giovane generazione stanno entrando ora nei 30 anni, e stanno creando le loro famiglie. Tuttavia, essi portano con sé le conseguenze di questa propaganda e le trasmettono alla generazione successiva.

Ora, con l’umanità a un bivio storico senza precedenti, la propaganda potrebbe essere ciò che alla fine impedisce alle persone innocenti di vedere attraverso l’inganno, o impedisce loro di fare una scelta positiva consapevole per il loro futuro.

Nonostante le sofferenze inimmaginabili degli ultimi 25 anni, i praticanti del Falun Gong non si sono mai arresi. Continuano a sostenere la loro fede e a diffondere pacificamente i fatti, con la speranza di risvegliare le persone. Il loro desiderio più sincero è che il popolo cinese si fermi un attimo nella sua vita frenetica, osservi attentamente ciò che è veramente il Falun Gong e non si schieri più con il regime comunista nella sua brutale persecuzione di questo pacifico gruppo spirituale.

I video che seguono presentano un’analisi dettagliata dell’incidente dell’autoimmolazione.

Falso incendio

Parte 1

Parte 2

Parte 3

È disponibile un breve video che denuncia la bufala dell’autoimmolazione (attualmente solo in cinese):