(Minghui.org) Nell’agosto 2022 Gao Bing, solo otto mesi dopo aver finito di scontare un anno e mezzo per aver praticato il Falun Gong, è stato arrestato di nuovo. Successivamente è stato recluso per un altro anno per la sua fede, una disciplina per il benessere della mente e del corpo che è perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il signor Gao, un residente di 44 anni della contea di Yanchi, nella regione autonoma di Ningxia Hui, è stato arrestato il 18 giugno 2020 da agenti della stazione di polizia di Huamachi e condannato a un anno e mezzo di reclusione perché aveva con sé una copia di un volantino del Falun Gong e ricevuto due messaggi sul suo cellulare.

Nella prigione di Shizuishan, Gao è stato sottoposto a scosse con manganelli elettrici e sottoposto ad alimentazione forzata con acqua al peperoncino, perché si rifiutava di rinunciare al Falun Gong. Zhang Yanjun, il direttore del reparto, ha fatto in modo che 12 detenuti torturassero Gao 24 ore su 24. Il praticante era costretto a sedersi su un piccolo sgabello immobile, privato del sonno e costretto a indossare giacche invernali durante l’estate.

Il piccolo sgabello, anche se apparentemente innocuo, è diventato un comune strumento di tortura usato per i praticanti del Falun Gong che sono reclusi in vari centri di detenzione e prigioni in tutta la Cina. Le guardie della prigione di Shizuishan hanno sviluppato diversi livelli di “tortura dello sgabello” in base al dolore che infliggeva alle vittime.

Uno degli sgabelli speciali si chiamava “BMW”. Era fatto di legno, alto circa 15 centimetri, lungo 30 e largo 20. Aveva strisce di metallo sulla superficie e veniva inclinato di 30 gradi durante ogni sessione di tortura. Se un praticante non rinunciava al Falun Gong dopo essersi seduto per un po’ sulla “BMW”, le guardie lo facevano passare alla “Ferrari”.

La “Ferrari” aveva 60 chiodi martellati dal basso, con le punte che perforavano la superficie dello sgabello. A chi vi si sedeva sullo venivano trafitti i glutei. Durante la sessione di tortura, ogni praticante, mentre era costretto a tenere le mani sulle ginocchia, veniva sorvegliato da quattro detenuti. La vittima non poteva muoversi o chiudere gli occhi. Ogni minimo movimento avrebbe provocato percosse e abusi verbali.

Poiché Gao non riusciva a sopportare le torture, è stato costretto a scrivere una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong contro la sua volontà.

Nel dicembre 2021, dopo il suo rilascio, i funzionari della stazione di polizia locale, del comitato residenziale e dell’ufficio giudiziario hanno continuato a perseguitarlo, ordinandogli di non uscire dalla città e di presentarsi una volta al mese alla stazione di polizia. Inoltre, l’hanno minacciato di rimandarlo in prigione se non avesse rispettato l’ordine.

Gao, per evitare le molestie, si è recato nella città di Suzhou, nella provincia del Jiangsu, che dista oltre 1.600 chilometri da Yanchi. Tuttavia, la sua posizione è stata presto scoperta dalla polizia grazie a un messaggio inviato a un amico su WeChat, una piattaforma di social media molto diffusa in Cina. Il 22 agosto 2022 gli agenti dell’Ufficio per la sicurezza interna della contea di Yanchi hanno fatto irruzione nella sua abitazione di Suzhou e lo hanno arrestato. È stato riportato a Yanchi e condannato a un anno di prigione di Shizuishan dal tribunale distrettuale di Litong, nella città di Wuzhong, che supervisiona Yanchi. Nell’agosto dello scorso anno è stato rilasciato.

Persecuzioni passate

Oltre alle ultime due pene detentive, Gao ha scontato anche due precedenti reclusioni, rispettivamente di tre anni e tre anni e mezzo, e inviato in un campo di lavoro per due anni. Inoltre è stato tenuto per quattro mesi in un centro per il lavaggio del cervello.

Gao, dopo il divorzio dei genitori, durante l’adolescenza soffriva di depressione. Ha ritrovato la speranza dopo aver letto i libri del Falun Gong nel 1996. In breve tempo, la sua salute e il suo rendimento scolastico sono migliorati. In seguito è stato ammesso all’Istituto di Ingegneria meccanica dello Shaanxi. Nel tempo libero, Gao si univa ad altri praticanti per fare gli esercizi del Falun Gong al parco. Ha detto che quello è stato il periodo più felice della sua vita.

Con l’inizio della persecuzione, tre anni dopo, l’università di Gao ha diffuso la propaganda contro il Falun Gong. Ha raccontato ai suoi compagni come aveva beneficiato della pratica e faceva gli esercizi nel campus, cecando di chiarire la verità a più persone possibile.La direzione dell’istituto gli ha ordinato di smettere di praticare il Falun Gong. Poiché egli si rifiutava di tradire la sua fede, hanno convocato il padre e gli hanno chiesto di provare a persuaderlo. Poiché Gao è rimasto indifferente ai rimproveri e alle percosse del padre, quest’ultimo ha minacciato di abbandonarlo. In seguito, l’università ha espulso Gao, che è tornato nella sua città natale, a Yanchi.

Il 25 aprile 2005 Gao è stato denunciato dal Partito della contea di Yanchi per aver affisso dei manifesti del Falun Gong fuori dell’istituto. In seguito è stato condannato a tre anni nella prigione di Guanmahu, nella città di Wuzhong, dove ha subito continue percosse e abusi verbali.

Nell’aprile 2008, alla scadenza della sua pena, gli agenti dell’Ufficio 610 di Ningxia hanno portato Gao al Centro per il lavaggio del cervello della città di Yinchuan e lo hanno tenuto lì fino ad agosto 2008.

Gao si è poi recato a Pechino per lavorare. Il 24 maggio 2011 è stato arrestato e gli sono stati inflitti due anni di lavori forzati. Durante il periodo di reclusione nel campo di lavoro forzato della Mongolia Interna è stato sottoposto a scosse elettriche e percosse, oltre al lavoro forzato di tagliare rotoli di carta igienica. Nel giugno 2013, in un incidente, il suo dito medio sinistro è stato tagliato da una macchina, richiedendo 38 punti di sutura. Il 12 novembre 2013 è stato rilasciato, poco dopo lo smantellamento del sistema di lavoro forzato in Cina.

Nel gennaio 2015 Gao è stato nuovamente arrestato in segreto, dopo che il suo QQ (una popolare piattaforma di social media) era stato monitorato, e successivamente condannato a tre anni e mezzo di carcere. Mentre scontava la pena nella prigione di Yinchuan, è stato privato del sonno per un mese e costretto a sedersi su uno sgabello alto 10 centimetri con tre scanalature sulla superficie, fino a quando le sue natiche si sono incancrenite. Le guardie hanno disposto che 10 detenuti lo sorvegliassero 24 ore su 24. È stato sottoposto a frequenti percosse e abusi verbali.

Il 3 maggio 2017 Gao è stato trasferito nella prigione di Shizuishan. Le guardie lo hanno tenuto in cella d’isolamento e costretto a indossare una camicia di forza, perché si rifiutava di rinunciare al Falun Gong. Nel giugno 2018 è stato rilasciato. Liu Zhongbin, direttore dell’Ufficio per la sicurezza interna della contea di Yanchi, gli ha intimato di non rivelare ad altri la sua condanna.

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