(Minghui.org) Il 1° maggio 2002 Kong Xiangzhu, della città di Shuangyashan nella provincia dell'Heilongjiang, è stato arrestato per aver intercettato una trasmissione televisiva e aver riprodotto video per sfatare la propaganda diffamatoria del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese. L'uomo è stato condannato a otto anni e sottoposto a implacabili torture nella Prigione di Mudanjiang. Rilasciato il 18 aprile 2007, due mesi dopo, il 23 giugno, è deceduto all'età di 39 anni.
Dopo aver iniziato a perseguitare il Falun Gong nel luglio 1999, il regime comunista cinese ha diffuso una propaganda diffamatoria contro i praticanti della pacifica disciplina spirituale. Non avendo canali legali a cui appellarsi, nel 2001 i praticanti di Chongqing si sono collegati per la prima volta alla TV via cavo locale e hanno diffuso dei video per denunciare la persecuzione. Il loro atto di coraggio ha ispirato altri praticanti in tutto il Paese e, tra il 2001 e il 2005, sono almeno 129 quelli che sono stati arrestati per aver intercettato i segnali televisivi. Oltre l'85% di loro è stato condannato a pene detentive che vanno dai tre ai 20 anni, con una media di 12 anni e mezzo.
Verso la fine di aprile 2002 Kong ha intercettato un segnale televisivo, durante il telegiornale di prima serata. Per circa 20 minuti ha trasmesso video che denunciavano la bufala dell'autoimmolazione di piazza Tiananmen e spiegavano come il Falun Gong fosse utile alla società, aiutando le persone a mantenersi in salute e a migliorare la propria moralità.
L'intercettazione è avvenuta all'incrocio tra via Dongping e via Wuma, nel distretto di Jianshan. Le persone che hanno ricevuto i segnali dalla stazione televisiva Shuangyashan hanno visto i video.
Secondo il padre Kong la prima volta, dopo aver terminato con successo l'intercettazione del segnale, la sera del 1° maggio 2002 è tornato in quel luogo per recuperare il suo dispositivo, progettando di fare la stessa cosa in altri luoghi. Sfortunatamente, è stato arrestato dagli agenti che si erano appostati. L'uomo è stato portato alla Stazione di polizia del distretto di Jianshan, dove il capo Ling Qingfan e gli agenti Ling Dawei, Li Hongbo, Du Zhanyi e Liu Weiguo lo hanno brutalmente torturato. Gli hanno anche praticato un foro nell'addome con un attrezzo metallico affilato. Il foro era così grande che l'intestino è scivolato fuori. Ma nonostante le torture, Kong non ha rivelato alcuna informazione sugli altri praticanti che avevano contribuito all'intercettazione.
Il giorno successivo la polizia ha informato i familiari che l'uomo era stato portato d'urgenza in ospedale. Quando sono arrivati in ospedale, lo stavano già operando. Il suo corpo era coperto di lividi e aveva l'intera schiena ricoperta dai segni delle bruciature causate dalle scosse elettriche. La carne del collo si era staccata dall'osso. Per quanto riguarda il foro sull'addome, la polizia ha affermato che si era pugnalato da solo, con un punteruolo.
Per un certo periodo di tempo Kong è stato mentalmente confuso e incapace di parlare chiaramente. I suoi familiari hanno avuto il sospetto che fosse stato drogato.
Dopo l'intervento Kong è stato tenuto ammanettato e nudo, con indosso solo un paio di mutande. Sei giorni dopo l'intervento, prima che gli venissero rimossi i punti, la polizia lo ha ammanettato e ha fissato le catene all'estremità del letto, in modo che non potesse girarsi. Solo un giorno dopo un'infermiera gli ha rimosso i punti e l'uomo è stato trasferito in un centro di detenzione.
Il 3 settembre 2002 Kong è stato processato presso il Tribunale distrettuale di Jianshan. Durante l'udienza, l'uomo ha mostrato le cicatrici dell'operazione per dimostrare che era stato torturato dalla polizia, ma il giudice lo ha comunque condannato a otto anni.
Nel giugno 2006, dopo quasi quattro anni di detenzione nel Carcere di Mudanjiang, ha sviluppato una meningite tubercolare ed è rimasto in coma, in condizioni critiche. Nonostante il carcere lo abbia portato in ospedale, le sue condizioni hanno continuato a peggiorare e, nel mese di luglio 2006, non era più in grado di muoversi dalla vita in giù. Era anche diventato incontinente e mentalmente confuso.
I suoi familiari hanno chiesto la libertà condizionata, ma il carcere lo ha rilasciato solo 10 mesi dopo, il 17 aprile 2007, non prima di aver estorto loro 5.000 yuan (circa 640 euro). A quel punto Kong era emaciato, incosciente ed estremamente debole. Due mesi dopo, il 23 giugno 2007, è deceduto.
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