(Minghui.org) A settembre sono stati segnalati in totale 522 casi di arresto o di molestie nei confronti di praticanti del Falun Gong per la loro fede, di cui 253 arresti e 299 episodi di molestie.
I 253 arresti comprendono 42 casi nella prima metà di quest’anno, 15 casi a luglio, 72 ad agosto, 13 a settembre e 11 casi in mesi sconosciuti durante l’anno. Anche i 299 casi di molestie sono avvenuti tutti durante quest’anno: 28 nella prima metà dell'anno, 29 a luglio, 63 ad nell'agosto, 175 a settembre e 4 durante mesi sconosciuti.
Il ritardo nella segnalazione è dovuto principalmente alla censura delle informazioni in Cina. Il regime comunista rende difficile per i corrispondenti di Minghui raccogliere, verificare e inviare i dati al sito web. I praticanti che hanno affrontato persecuzioni rischiano anche di subire ritorsioni quando denunciano le persecuzioni con i loro veri nomi.
I praticanti provengono da 24 province e 4 comuni a controllo centrale, L'Hebei ha registrato il maggior numero di casi combinati: 77 (14,8%), seguito da 71 (13,6%) nello Jilin e 58 (11,1%) nello Shandong. Anche altre 11 regioni hanno registrato casi a doppia cifra, da 11 a 49. Le restanti 14 regioni hanno avuto casi a una sola cifra, tra 1 e 6. In totale 109 dei praticanti presi di mira avevano 60 anni o più al momento dell'arresto o delle molestie, di cui 38 sessantenni, 50 settantenni e 21 ottantenni.
I nuovi casi riportati includono tre arresti di gruppo, due dei quali avvenuti nelle province dello Jiangxi e dello Jilin nell'agosto scorso e un altro incidente a Pechino a settembre. Per l'arresto di gruppo, avvenuto il 21-22 agosto nella città di Nanchang nella provincia dello Jiangxi, la polizia ha monitorato i praticanti presi di mira per mesi prima di procedere all'arresto e li ha trattenuti in un centro locale di lavaggio del cervello nel distretto di Qingyunpu per una settimana, per poi trasferirli alla prigione locale.
Sorveglianza a Shanghai
A Shanghai, in vista della festa del 1° ottobre, la giornata nazionale in cui il Partito Comunista Cinese ha dichiarato l'istituzione del governo, le autorità hanno iniziato a monitorare i praticanti locali 24 ore su 24 dalla fine di settembre.
La maggior parte dei praticanti è stata monitorata da quattro persone che hanno lavorato in due turni a gruppi di due. Venivano fornite loro biciclette o auto elettriche; la maggior parte di queste persone erano appaltatori assunti tramite agenzie di collocamento. Hanno anche firmato accordi di riservatezza con le stazioni di polizia locali; non appena i praticanti uscivano li seguivano e riferivano le loro attività alla polizia.
Secondo i praticanti sulle liste nere del governo, le autorità hanno spesso organizzato il monitoraggio di persone durante le “date sensibili”, come le principali festività, eventi o anniversari legati al Falun Gong. Il totale dei giorni in cui sono stati monitorati 24 ore su 24 è di oltre 30 all'anno.
Il 27 settembre Li Hong ha riferito che notava di essere seguita quando usciva di casa, inoltre c'erano anche persone che stazionavano vicino all'ascensore del suo condominio.
Chen Ping ha riferito che la polizia le ha detto che sarebbe stata monitorata tra il 30 settembre e il 7 ottobre.
A Du Ting non è stato permesso di uscire dal suo quartiere durante la prima settimana di ottobre; c'erano persone che stavano fuori da casa sua 24 ore su 24 per monitorarlo.
Vita quotidiana sconvolta
La sorveglianza e le molestie nei confronti dei praticanti non avvengono solo durante le “date sensibili”, ma riguardano anche ogni aspetto della loro vita quotidiana. Di seguito alcuni esempi recenti.
Sessantanovenne ha perso il treno dopo essere stata perquisita perché portava con sé un amuleto del Falun Gong
Il 19 agosto Liu Hongli, di 69 anni, era già al suo posto nello scompartimento letto di un treno allastazione ferroviaria della città di Xi'an, nella provincia dello Shaanxi, quando due agenti in borghese, un uomo e una donna, le hanno chiesto i documenti. Le hanno ordinato di aprire la borsa e hanno controllato il telefono e il portafoglio e, dopo avervi scoperto un amuleto del Falun Gong, le hanno ordinato di scendere dal treno e di portare con sé il suo bagaglio, le hanno anche requisito i documenti e il telefono.
Liu ha detto agli agenti che stava andando a trovare la madre novantenne ricoverata in terapia intensiva in ospedale, ma gli agenti hanno insistito perché scendesse.
Hanno detto a Liu che erano della stazione di polizia ferroviaria, ma nessuno di loro ha mostrato un documento identificativo. Prima della partenza del treno, gli agenti hanno preso il documento d'identità della praticante e le hanno cambiato l’orario sul biglietto dalle 20:00 alle 22:40, cambiandole anche il posto assegnato con uno dal sedile rigido.
Dalle 20:00 alle 22:00 Liu è stata trattenuta nella stazione di polizia e sorvegliata da otto agenti; è stata interrogata e non le è stato permesso di usare la toilette o fare telefonate.
Insegnante della provincia dello Zhejiang licenziata e molestata dalla polizia
Il 25 giugno scorso Jiang Xinbo, un'insegnante della città di Wenzhou, ha ricevuto una telefonata da qualcuno che sosteneva di essere della Stazione di polizia di Wumajie; le ha chiesto i dati di contatto e l'indirizzo del suo posto di lavoro e le ha detto che la polizia voleva incontrarla in casa sua. Il giorno successivo, due agenti di polizia e quattro funzionari del comitato di quartiere si sono presentati e hanno iniziato a videoregistrare la sua abitazione, e un agente in borghese le ha chiesto se lei o i suoi parenti praticassero il Falun Gong.
Il 28 giugno Jiang ha ricevuto un'altra chiamata. L’operatore affermava di essere dell'Ufficio di pubblica sicurezza del distretto di Lucheng e chiedeva di incontrarla nuovamente a casa sua; questa volta la praticante si è rifiutata.
Poco dopo gli amministratori della scuola di Jiang le hanno comunicato che i suoi corsi estivi erano stati sospesi perché non c'erano abbastanza studenti. Un mese dopo le è stato comunicato che non c'erano abbastanza studenti nemmeno per i corsi autunnali, sottintendendo che non era più necessario che andasse a lavorare.
Il 17 luglio Jiang è tornata nella sua città natale, nella provincia dell’Heilongjiang, per partecipare al matrimonio di un parente. Intorno alle 23:00 la polizia è arrivata e ha registrato un video nel suo appartamento; un agente si è fatto fotografare da un collega insieme alla praticante, e ha controllato i suoi documenti e il suo numero di telefono.
Una residente dell'Hubei molestata in casa
Lo scorso agosto Yin Fengying, della città di Xianning, si trovava in casa quando alcuni agenti di polizia hanno fatto irruzione, sostenendo che avesse distribuito materiale del Falun Gong in un quartiere. La prova era la figura sfocata di una donna ripresa dalla telecamera di sorveglianza. Gli agenti hanno messo a soqquadro la sua casa, hanno preso due opuscoli del Falun Gong e hanno continuato a chiederle chi glieli avesse dati, ma la donna si è rifiutata di rispondere.
Yin è stata portata alla stazione di polizia e le sono state prese le impronte digitali; ha dovuto anche mettersi in piedi davanti a una macchina e farsi fotografare da tutte le angolazioni. In seguito, è stata portata al centro di detenzione per cinque giorni e, dopo essere stata rilasciata, è stata ancora molestata.
I funzionari dell'Hebei hanno incoraggiato i cittadini locali a denunciare i praticanti del Falun Gong
A partire da agosto gli ufficiali del comitato di quartiere e della Stazione di polizia della città di Tangshan si sono recati nelle case dei praticanti del Falun Gong per molestarli, fotografarli, e ordinare loro di scrivere dichiarazioni di garanzia per rinunciare alla loro fede.
In alcuni distretti gli agenti di polizia hanno bussato alla porta di ogni residente offrendo denaro per denunciare i praticanti del Falun Gong; questo ha portato alcune persone a registrare di nascosto i praticanti quando erano in giro a parlare del Falun Gong. Se questi li scoprivano, negavano e dicevano che non era stato registrato nulla, ma quando i praticanti cercavano di parlare del Falun Gong la persona registrava di nuovo.
Shandong: Una famiglia subisce molestie continue perché pratica il Falun Gong
Una famiglia della città di Weifang, nella provincia dello Shandong, ha sopportato 25 anni di continue vessazioni per aver sostenuto la propria fede nel Falun Gong.
Prima delle sessioni plenarie annuali del Congresso nazionale del popolo e della Conferenza consultiva politica del popolo cinese, avvenuta lo scorso marzo, la polizia ha chiamato Li Zuping e le ha ordinato di presentarsi con il marito, Xian Chunwei, e di portare il certificato di rilascio della prigione.
Il 6 gennaio 2016 Xian e Li erano stati arrestati e condannati rispettivamente a quattro e tre anni emezzo il 6 settembre 2016. Dopo essere stato rilasciato all'inizio del 2020, Xian è stato costretto a vivere lontano da casa per evitare le continue molestie della polizia. Non riuscendo a trovarlo, la polizia ha spesso chiamato Li nel tentativo di intimidirla.
Il 30 agosto scorso la polizia ha chiamato nuovamente Li e ha chiesto il numero di telefono di Xian, ma la donna si è rifiutata di dirglielo e lo stesso giorno la polizia si è presentata anche a casa della sorella di Xian e ha cercato senza successo di ottenere il suo numero di telefono e la sua posizione.
Il giorno successivo un gruppo di agenti hanno bussato alla porta di Li. La donna non era in casa e il padre, che viveva con lei, non era in grado di aprire la porta a causa di problemi di mobilità. La polizia ha bussato alla porta del vicino che si è rifiutato di aprire. Gli agenti hanno aspettato un po' al piano di sotto e sono tornati a bussare di nuovo, l'hanno fatto più volte durante la mattinata e alla fine, verso le 13:00, se ne sono andati.
La porta di Li Zuping è stata gravemente danneggiata dopo essere stata presa a calci dalla polizia
Inoltre anche la madre di Li, Shan Shuyun, ha subito frequenti molestie per aver praticato il Falun Gong e ha vissuto nella paura costante. Ogni volta che sentiva delle persone camminare nell'androne del loro condominio diventava nervosa e tratteneva il respiro, temendo che la polizia tornasse a sfondare la porta. Quando guardava la televisione teneva sempre il volume al minimo, in modo da poter sentire qualsiasi suono esterno. Inoltre, controllava costantemente che la porta d'ingresso fosse chiusa a chiave. La costante pressione mentale ha avuto ripercussioni sulla sua salute ed è morta nell'ottobre 2014.
Persecuzioni reiterate
Il 24 luglio scorso Zeng Yuxian, di 61 anni, residente nella contea di Cangxi, è stato sequestratomentre faceva pratica di guida con un amico. La polizia ha sequestrato la sua auto e lo ha portato al centro di detenzione locale.
Anche l'amico, Yang Shiyuan, un praticante del Falun Gong, è stato arrestato contemporaneamente a Zeng, ma è stato rilasciato il 7 agosto, dopo 14 giorni di detenzione.
Prima del suo ultimo arresto Zeng è stato ripetutamente preso di mira per aver sostenuto la sua fede. Ha trascorso un totale di 16 anni e 9 mesi dietro le sbarre, tra cui un periodo di lavori forzati di due anni e tre periodi di detenzione (rispettivamente due anni, cinque anni e sette anni). Oltre ai lavori forzati e ai tre periodi di detenzione, Zeng è stato recluso in vari centri di detenzione, per un totale di oltre un anno. Il suo tempo di detenzione cumulativo nel corso degli anni ammonta a oltre 16 anni.
Zhejiang: Incarcerata per la sua fede 10 anni fa, praticante drogata e picchiata durante la recente detenzione in un luogo segreto
Il 23 febbraio scorso Wang Lijun, di 54 anni della città di Wenling, è stata arrestata. In un luogo di detenzione segreto è stata indotta con l’inganno a bere una tazza d'acqua. In poco tempo lo stomaco ha iniziato a farle male; il dolore era così intenso che si è rotolata sul materasso. Ha detto di non aver mai provato un dolore simile in tutta la sua vita e si è chiesta se sarebbe morta quel giorno. Circa 30 minuti dopo il malessere si è esteso al resto del corpo, e si sentiva come se qualcosa stesse strisciando nel suo corpo, con rigurgiti dallo stomaco alla lingua. Ha lottato contro il dolore per circa quattro ore, finché non si è addormentata.
Il mattino seguente le è stato offerto del riso, lo ha mangiato e non ha sentito nulla, le guardie le hanno dato dell'acqua con il pranzo. Aveva deciso di non bere, ma il pranzo era così salato che ha bevuto di nuovo due sorsi di acqua.
Wang ha sentito subito che qualcosa non andava. Rispetto alla sera precedente gli stessi sintomi erano un po' meno gravi, dato che non aveva bevuto tutto il bicchiere, ma non aveva dubbi: l'acqua che le era stata data era stata avvelenata con farmaci sconosciuti. Quando le è stata portata la cena non ha più bevuto.
Il terzo giorno hanno iniziato a farle male gli occhi: lacrimava ed aveva anche un eccesso di muco e difficoltà a vedere. Le faceva male anche la schiena. Nei giorni successivi si è sentita esausta, non beveva più acqua e ha notato che l'acqua a volte aveva un odore acido e altre volte sembrava verde.
Wang è rimasta ferma nella sua fede e, dopo tre settimane, è stata brutalmente picchiata. Le guardie l'hanno minacciata dicendole che non avrebbero subito alcuna conseguenza anche se l'avessero picchiata a morte. Quando perdeva l'appetito dopo aver bevuto l'acqua, la costringevano comunque a mangiare. Per far sì che la picchiassero meno mangiava, ma le faceva male lo stomaco. Ha anche riferito di aver sentito delle urla dalla stanza accanto, dove un'altra praticante era detenuta e veniva picchiata. Le grida sono cessate dopo qualche tempo e Wang non sapeva dove fosse stata portata l'altra praticante.
Alle 20:00 dello scorso marzo la polizia ha finalmente rilasciato Wang; le hanno coperto la testa con un cappuccio nero e l'hanno accompagnata nel suo condominio.
Mesi dopo il suo rilascio, tuttavia, continuava a soffrire di vertigini e faticava a mantenere l'equilibrio quando camminava. I suoi denti sono così fragili che non riesce nemmeno a mordere una mela, inoltre non può stare a casa da sola a causa degli attacchi di panico e vive con un parente da più di quattro mesi. Gli occhi le fanno ancora male e lacrimano e la sua vista è sfocata.
Non è la prima volta che Wang viene presa di mira per la sua fede. Alla fine del 1999 si è recata a Pechino per fare appello per il Falun Gong ed è stata arrestata. Nel luglio 2000, dopo mesi di detenzione penale, è stata condannata a un anno e mezzo di lavori forzati.
Tornata a Pechino nel 2001 per appellarsi al Falun Gong è stata arrestata e sottoposta a tre anni di lavori forzati.
Dopo un altro arresto nel marzo 2007, Wang è stata condannata a sette anni nel Carcere femminile della provincia dello Zhejiang. É stata rilasciata l'11 marzo 2014.
Praticanti anziani presi di mira
La mattina del 17 maggio scorso quattro agenti in borghese hanno fatto irruzione nell’abitazione di Fan Huifang, praticante di 87 anni residente nella città di Changchun, nella provincia dello Jilin. Hanno messo a soqquadro la sua casa. La donna ha allungato le braccia per impedire alla polizia di entrare nella stanza dove teneva i libri del Falun Gong. Data la sua età, gli agenti hanno ceduto e se ne sono andati.
Il 14 agosto Zhang Shuxiang, di 75 anni, residente a Zhaoyuan nella provincia dello Shandong, è stata arrestata dopo essere stata denunciata per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong a una fiera comunitaria. Poiché le sono state riscontrate diverse fratture ossee dovute a un incidente stradale avvenuto giorni prima, il centro di detenzione ha rifiutato di recluderla e la polizia l'ha rilasciata agli arresti domiciliari. Dopo aver saputo che la polizia aveva tentato di installare una telecamera di sorveglianza a casa sua, è stata costretta a vivere da sfollata per evitare la persecuzione. Ha avuto un calo della vista e problemi di mobilità e fatica a vivere da sola.
Il 3 settembre Liu Yuxia, di 75 anni, della città di Yushu nella provincia dello Jilin, è stata molestata a casa dalla polizia. Gli agenti le hanno scattato delle foto contro la sua volontà, e alcuni giorni dopo l'hanno portata alla stazione di polizia per interrogarla. Gli agenti hanno anche confiscato a casa sua diversi libri sul Falun Gong, un elenco di nomi di residenti locali che si erano ritirati dal Partito Comunista Cinese e dalle sue affiliazioni, e una radio. Gli oggetti confiscati le sono stati poi restituiti.
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Categoria: Panoramica
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