(Minghui.org) Alla fine dello scorso mese di ottobre Liu Xu, residente a Yingkou nella provincia del Liaoning, è stata condannata a tre anni e mezzo di prigione e multata di 10.000 yuan (circa 1.310 euro) per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Lo scorso 29 marzo Xu è stata arrestata. Intorno alle 9:30 la donna si trovava al lavoro, quando la polizia ha fatto irruzione in casa sua e ha costretto il figlio a chiamarla per farla rientrare. Xu si è affrettata, solo per scoprire la polizia che stava mettendo a soqquadro l'appartamento. Gli agenti le hanno confiscato i libri del Falun Gong, un computer portatile, del denaro e altri oggetti personali di valore. L'irruzione è durata fino alle 16:00 e, la sera stessa, la donna è stata presa in custodia dal Centro di detenzione della città di Yingkou.

Lo scorso 27 agosto la signora Liu è comparsa davanti al giudice del Tribunale distrettuale di Zhanqian. L’avvocato ha difeso il suo diritto costituzionale alla libertà di credo, sottolineando che nessuna legge in Cina criminalizza il Falun Gong. Ha anche prodotto documenti per attestare che è lecito possedere pubblicazioni del Falun Gong. Il giudice presidente ha preso visione dei documenti, ma non ha detto nulla. Xu ha testimoniato in propria difesa, spiegando di aver tratto benefici fisici e spirituali dalla pratica del Falun Gong.

Alla fine di ottobre il giudice ha condannato la praticante, che ha presentato ricorso in appello presso il Tribunale intermedio della città di Yingkou. Al momento della stesura di questo articolo, Xu è ancora rinchiusa nel Centro di detenzione della città di Yingkou.

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