(Minghui.org) Tre residenti di Dongying, nella provincia dello Shandong, sono ora in attesa di verdetto dopo aver subito tre processi per la loro fede condivisa nel Falun Gong, una pratica per il benessere di corpo e mente, perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Il 50enne Du Jianxin, sua moglie 49enne Wang Fan, e il 46enne Fu Jian, sono stati tutti arrestati il 29 novembre dello scorso anno durante un rastrellamento di praticanti di Falun Gong. Stando a quanto rivelato da fonti interne gli arresti di massa erano stati ordinati dal Dipartimento di polizia di Dongying e da quello di Binhai. Prima di arrestarli, la polizia aveva trascorso un mese a monitorare le loro attività giornaliere, anche installando dei dispositivi di localizzazione sulle loro auto e ordinando agli agenti di seguirli e fotografarli.
Gli agenti Wei Yi (+86-18205462707), Zhang Yonggang, Zhang Rui, Weng Jianzhong, Chang Wei, e Yao Jing del Dipartimento di polizia di Binhai hanno relazionato la Procura di Dongying sui loro casi e i tre sono stati messi sotto accusa in data sconosciuta.
La madre di Du era così sconvolta dall'arresto del figlio e della nuora che è morta a maggio di quest'anno. I familiari della coppia hanno assunto un avvocato a rappresentarli, ma il Centro di detenzione di Binhai ha impedito loro di far visita ai suoi clienti e ha detto che doveva prima avere l'approvazione del Dipartimento di polizia di Dongying. Al dipartimento di polizia però è stato comunicato loro che non si potevano concedere visite perché si era nella fase degli interrogatori e si stavano raccogliendo le prove d'accusa contro la coppia. In realtà la polizia non era mai andata al centro di detenzione per interrogare i due. Wang aveva iniziato uno sciopero della fame per protesta ed era stata sottoposta ad alimentazione forzata.
Il Tribunale di Dongying ha tenuto la prima udienza dei tre praticanti il 3 luglio di quest'anno. La giudice presidente Liu Nan inizialmente non aveva concesso agli avvocati di presentare nessuna arringa difensiva, ma lo ha permesso durante la seconda e terza udienza il 16 e il 21 ottobre, e gli avvocati hanno anche presentato una dichiarazione di non colpevolezza per i loro clienti.
Una prova d'accusa presentata dal PM Wang Sasha (+86-18661396357) erano i verbali degli interrogatori di un'altra praticante locale del Falun Gong, Liu Chunrong, una ex dipendente dell'acquedotto. Anche Liu era stata arrestata il 29 novembre dello scorso anno e, sebbene fosse stata rilasciata alle 22:00 di quella sera, era stata arrestata di nuovo una settimana dopo, il 7 dicembre e portata al Centro di detenzione di Jishu dove aveva subito maltrattamenti tali da iniziare a soffrire di un disturbo mentale entro soli cinque giorni. La polizia poi le aveva fatto firmare molti documenti, fra cui alcuni fogli in bianco.
Il PM Wang ha detto che nei verbali degli interrogatori si leggeva che Liu "aveva fatto la spia" su Fu, Du e sua moglie, e che quello che aveva "confessato" era una prova sufficiente per affermare che i tre praticanti sotto processo avevano infranto la legge.
I tre e i loro avvocati, che avevano saputo dei maltrattamenti di Liu da una fonte interna, hanno sfidato il PM a mostrare i video della donna mentre subiva i maltrattamenti e poi veniva costretta a firmare i documenti quando non era mentalmente lucida. Il PM non ha mostrato alcun video e ha eluso la domanda sul come questa "prova", raccolta illegalmente contro i praticanti, potesse essere ammessa in fase processuale.
Non è chiaro quando la giudice Liu pronuncerà il verdetto. Al momento della stesura di questo articolo, i tre praticanti erano rinchiusi al Centro di detenzione di Binhai. Tutti e tre erano stati precedentemente presi di mira per la loro fede.
La persecuzione passata
Du e Wang lavoravano per la compagnia di navigazione petrolifera offshore di Longkou. Du era un marinaio e Wang una traduttrice di documenti dal russo. Fin dall'inizio della persecuzione del Falun Gong nel 1999 la coppia era stata ripetutamente arrestata. Wang era stata condannata a tre anni e mezzo il 5 giugno del 2002 e a tre anni di lavori forzati nel 2008. Le autorità le avevano prolungato la pena ai lavori forzati di tre anni perché si rifiutava di rinunciare al Falun Gong, Du era stata tenuta molte volte in centri per il lavaggio del cervello e condannata a 10 anni in seguito all'arresto del gennaio 2011.
Fu, lavorava alla centrale termoelettrica Juneng di Shouguang (anche essa nella provincia dello Shandong) e molte volte era stato insignito dell'onorificenza di "Impiegato dell'anno". Era stato già arrestato il 15 aprile del 2013 alle 8:00 mentre prendeva la navetta aziendale per recarsi al lavoro, tenuto in un centro per il lavaggio del cervello e legato a una sedia di ferro con le manette e le catene ai piedi per 30 giorni di fila. Gambe e piedi gli si erano gonfiati e aveva difficoltà a camminare dopo che lo hanno slegato dalla sedia. Aveva fatto lo sciopero della fame per cinque giorni ed era malconcio; inoltre, a causa dei continui maltrattamenti subiti, i denti gli si erano allentati e perdeva i capelli. Dopo il rilascio dal centro ha vissuto da fuggiasco e poi si è trasferito a Dongying a circa 100 chilometri da Shouguang.
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