(Minghui.org) Lo scorso 10 dicembre, Giornata Internazionali dei Diritti Umani, il Canada ha annunciato che avrebbe sanzionato otto ex o attuali alti funzionari del Partito Comunista Cinese (PCC), per le violazioni dei diritti umani che hanno coinvolto i praticanti del Falun Gong, i residenti dello Xinjiang e i tibetani.

“Il Canada è profondamente preoccupato per le violazioni dei diritti umani nello Xinjiang e in Tibet e contro i praticanti del Falun Gong”, ha dichiarato in un comunicato stampa Mélanie Joly, ministro degli Affari esteri. “Chiediamo al governo cinese di porre fine a questa sistematica campagna di repressione, e di rispettare i suoi obblighi internazionali in materia di diritti umani”.

Le sanzioni sono state applicate in base al Regolamento sulle Misure Economiche Speciali (della Repubblica Popolare Cinese). “In occasione della Giornata Internazionale dei Diritti Umani che si celebra in tutto il mondo il 10 dicembre, il Canada continua instancabilmente a condannare tali violazioni”, si legge nel comunicato stampa. “Il Canada è profondamente preoccupato per le notizie secondo cui la Cina ha detenuto arbitrariamente più di un milione di persone nello Xinjiang dal 2017, molte delle quali sono state tenute nei campi di lavoro forzato, e hanno subito violenze psicologiche, fisiche e sessuali”.

Anche i tibetani hanno subito violazioni dei diritti umani da parte del PCC, tra queste il lavoro forzato, la detenzione arbitraria e le limitazioni dei loro diritti alla libertà di religione o di credo, di espressione, di movimento, e di associazione.

“Dal 1999, la Cina ha cercato di eliminare la pratica del Falun Gong nel Paese attraverso arresti arbitrari, lavori forzati e torture”, prosegue il comunicato stampa. “Il Canada continua a sollevare preoccupazioni riguardo alle violazioni dei diritti umani in Cina e invita il governo cinese a rispettare i suoi obblighi internazionali in materia di diritti umani, anche attraverso il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite”.

Misure sanzionatorie

Un documento intitolato “Approfondimento - Sanzioni aggiuntive” sul sito web di Affari Globali Canada ha fornito maggiori dettagli su queste sanzioni.

Gli otto funzionari sanzionati sono:* Chen Quanguo: 69 anni, ex segretario del Partito del PCC della Regione autonoma del Tibet e della Regione autonoma uigura dello Xinjiang.* Erkin Tuniyaz: 63 anni, vice segretario del PCC della Regione autonoma uigura dello Xinjiang.* Shohrat Zakir: 71, vicepresidente del Comitato permanente dell'Assemblea nazionale del popolo* Peng Jiarui: 63 anni, vicepresidente del Comitato regionale dello Xinjiang della Conferenza consultiva politica del popolo cinese.* Wu Yingjie: 68 anni, ex segretario del Partito del PCC della Regione autonoma del Tibet.* Liujun Huo: 64 anni, segretario del Partito della regione autonoma dello Xinjiang Uygur, dipartimento di pubblica sicurezza.* Zhang Hongbo: 59 anni, vicepresidente della Regione autonoma uigura dello Xinjiang e direttore del Dipartimento di pubblica sicurezza del Tibet.* You Quan: 70 anni, ex direttore del Dipartimento del lavoro del Fronte unito.

“I Regolamenti sulle Misure Economiche Speciali (della Repubblica Popolare Cinese) impongono alle persone elencate un divieto di transazione (di fatto, un congelamento dei beni), vietando alle persone in Canada e ai canadesi al di fuori del Canada, di impegnarsi in qualsiasi attività relativa a qualsiasi proprietà di queste persone elencate o di fornire loro servizi finanziari o correlati”, spiega il documentario sul sito web.

Gravi persecuzioni

Quando Chen era in carica, un gran numero di praticanti del Falun Gong nello Xinxjiang sono stati arrestati, detenuti e imprigionati con continui lavaggi del cervello. Per evitare la persecuzione, molti di loro sono rimasti lontani da casa, e le loro famiglie sono state separate.

In quel periodo è stata anche implementata una rete di sorveglianza più stretta, con un gran numero di telecamere e sistemi di riconoscimento facciale. Un anno dopo essere diventato segretario del Partito della regione autonoma dello Xinjiang nel 2016, Chen ha speso 9,1 miliardi di dollari per il “mantenimento della stabilità” nello Xinjiang nel 2017, con un aumento del 92% rispetto all'anno precedente, per reprimere la popolazione.

Wu è stato nominato vicepresidente della Regione autonoma del Tibet nel 2003, vice capo del Partito regionale nel 2011 e nel 2016 è stato nominato segretario del Partito del PCC della Regione autonoma del Tibet, dove in quel periodo molti praticanti sono stati arrestati e detenuti.