(Minghui.org) Alcuni anni fa, mentre stavo aiutando alcuni ex praticanti della Falun Dafa a ritornare alla coltivazione, ho incontrato molte difficoltà e sfide. Ci sono stati momenti in cui ero risentita e persino io avrei voluto abbandonare la pratica. Tuttavia, ho persistito nel guardarmi dentro, ho rettificato i miei pensieri, e sono stata in grado di mantenermi sul percorso ed elevarmi. Senza il saggio consiglio del Maestro di guardarsi dentro e di studiare la Fa, il risultato avrebbe potuto essere disastroso.
Ho avuto questo pensiero di condividere la mia esperienza per aiutare altri praticanti e, come monito per tutti, a coltivare sé stessi, ad aiutare il Maestro durante la rettifica della Fa, a essere esigenti versi noi stessi e a prendere seriamente la coltivazione. Quando sorgono dei conflitti, dovremmo guardarci dentro, invece di incolpare subito gli altri. Se ci portiamo appresso nozioni e attaccamenti umani, è fin troppo facile per le vecchie forze sfruttare le nostre mancanze.
Permettere ai miei pensieri retti di essere la forza trainante
Qualche anno fa ho sentito che alcuni praticanti della Dafa si erano lamentati di me e mi sono prontamente guardata dentro per esaminarmi. Ho trovato molti attaccamenti, ma in qualche modo avevo la sensazione di non aver chiaro il motivo principale. Al momento non riuscivo a individuarlo e avevo bisogno di un po’ più di tempo, per andare a fondo e risolverlo.
Avevo intenzione di iniziare a contattare alcuni ex praticanti, nella speranza di aiutarli a tornare alla Dafa. Ritenevo che fosse una mia responsabilità e un voto sacro che avevo fatto in passato, quindi dovevo soddisfarlo. Dopo aver valutato la situazione, ho deciso di concretizzare l’idea: successivamente mi sarei dedicata a esaminare il mio stato di coltivazione e trovare le mie carenze.
Con alcuni altri praticanti abbiamo formato una squadra, per cercare e contattare gli ex praticanti. Proprio quando stavamo iniziando a fare progressi, nel mio campo dimensionale è apparsa un’entità minacciosa. La sua esistenza presagiva che potesse incombere un grande pericolo su di me. Sono stata assalita dalla paura e dall’ansia; avevo la sensazione che mi avrebbero potuta arrestare in qualsiasi momento. Ho cominciato ad avere dubbi sul dover contattare gli ex praticanti e ho persino preso in considerazione di andarmene dalla città.
Ma non volevo essere precipitosa. Invece di scappare, ho cercato di calmare la mente e mi sono guardata dentro. Esaminando attentamente i miei pensieri, mi sono resa conto di quanto fossi stata poco attiva nel contattare gli ex praticanti. Fattori esterni mi avevano spinto ad andare avanti e non sentivo di essermi impegnata completamente nei miei stessi piani. Quando tutto questo intreccio di sensazioni e pensieri è diventato sempre più chiaro, sono sorti in me un’ondata di pensieri retti e un rinnovato senso di responsabilità. Ho deciso di consentire che la forza dei miei pensieri retti mi portassero avanti. Ero pronta ad accettare la responsabilità di questo progetto e a prenderne il controllo.
Condividere con i praticanti e comprendere meglio la Fa
Quando sono andata a trovare una praticante, ho scoperto che un progetto di chiarimento della verità in cui era coinvolta avrebbe potuto creare problemi di sicurezza. Diversi indizi suggerivano che la polizia probabilmente la stava controllando. Avevo dei dubbi, ma temendo che la mia comprensione non fosse corretta, non li ho espressi direttamente, perché non volevo impedirle di aiutare il Maestro a salvare le persone. Invece, ho condiviso la mia esperienza di guardarsi dentro e le ho ricordato di fare attenzione.
Mentre le parlavo, ho percepito attorno a me una sostanza minacciosa e ho visto cose negative in un’altra dimensione. Ho sentito un’enorme pressione, ma non riuscivo a capire se si trattasse di un avvertimento del Maestro o un’interferenza causata delle vecchie forze. Mi sono guardata dentro e ho trovato di non essere allo standard richiesto in alcuni punti. Non mi erano completamente chiari i principi della Fa, avevo ancora paura di chiarire la verità di persona e su alcuni aspetti della coltivazione facevo supposizioni.
Quando mi sono resa conto di questi problemi, ho studiato i principi della Fa per correggermi. Ho promesso al Maestro che, in futuro mi sarei adoperata per chiarire meglio la verità. Un senso di calma si è fatto strada nel mio campo dimensionale, che coesisteva con la pressione invisibile.
Ho condiviso i miei pensieri con i praticanti della squadra, sperando di trovare delle lacune nella nostra coltivazione. Ho visto un flusso di energia oscura venire verso di me, separarsi proprio dietro di me e avvolgermi.
Quella sera a casa, quando ho copiato la Fa mi è venuta in mente più volte una praticante alla quale ero particolarmente legata. Ero preoccupata, ma non sapevo cosa fare. Proprio in quel momento, un principio della Fa mi ha rivelato il suo significato più profondo e ho capito quale doveva essere il mio compito. Ho visto nella mia mente le scene di questa praticante che veniva perseguitata. Ero confusa e mi sentivo impotente, così ho cercato di non pensarci e di concentrarmi sull’esecuzione del mio piano. In seguito ho capito che si trattava di una forma di egoismo, in quanto avevo ancora paura e volevo proteggermi dal male. Non avevo compreso del tutto i principi della Fa.
Concentrarsi sul risentimento
Proprio nel periodo in cui il Maestro ha pubblicato l’articolo “Un altro avvertimento”, la praticante a cui ero legata si è convinta che io fossi uno degli esseri negativi a cui il Maestro faceva riferimento nell’articolo. È arrivata persino a condividere la sua opinione su di me con altri, compresi quei praticanti che erano recentemente tornati alla coltivazione della Dafa col mio aiuto. Sono rimasta senza parole e sono stata sopraffatta dalla tristezza.
Sapevo che non dovevo pensarci troppo, così ho iniziato a modificare il mio approccio mentale. Volevo arrivare a poter gestire la questione con calma e con ampi pensieri retti: ma non ci riuscivo. Mi sono guardata dentro e ho cercato la causa della mia tristezza. Ho identificato alcune questioni, ma non mi hanno aiutata a rafforzare i miei pensieri retti. Nella mia mente si è creata una situazione di stallo: io contro la negatività di quella praticante. Volevo disperatamente scoprire dov’ero in difetto.
Nella mia mente, le parole e le azioni ostili della praticante, erano tutte disordinate e non avevo modo di oppormi. Mi sentivo come se una sostanza mi limitasse, rendendomi incapace di fare qualsiasi cosa. Ho ricordato alcune esperienze del passato, nelle interazioni con le persone, e ho trovato elementi della cultura del PCC che mi avevano resa passiva nell’agire. In seguito ho esaminato le parole offensive della praticante e le cose che aveva fatto. Sebbene inizialmente sembrassero aggressive, non erano radicate in nulla di concreto e alla fine si sono dissolte. Sono rimasta piuttosto sorpresa.
Un attimo dopo una debolezza improvvisa si è impadronita di me, insieme a un senso di disperazione, come se avessi imboccato un vicolo cieco e mi stessi arrendendo: avrei perso tutti i frutti della mia coltivazione ottenuti fino a quel momento, e anche il resto della mia vita, compreso il corpo fisico, sarebbe morto. Non potevo seguire quel pensiero; ho pensato che non mi sarei arresa così facilmente. Dovevo continuare a salvare gli esseri senzienti, con i quali avevo rapporti predestinati, perciò avevo bisogno di mantenere il mio corpo fisico, e ho cercato a reagire.
Poco tempo dopo è emerso un pensiero: Il Maestro stava usando questa forma di conflitto per proteggermi, affinché mi guardassi dentro profondamente per trovare le mie mancanze, in modo da potermi elevare e raggiungere gli standard del nuovo universo. Ho deciso che avrei esaminato il mio intero percorso di coltivazione, per individuare le mie mancanze. Con la stessa rapidità con cui mi era venuto, il pensiero ha cominciato a scivolare via e a scomparire. Ho lottato per tenerlo stretto.
Dopo un po’ nel mio campo dimensionale, dietro di me è apparsa una forte entità: l’ho esaminata attentamente e ho percepito una sostanza buona, gentile. Il mio cuore si è calmato e l’idea di guardarmi dentro si è rafforzata. Tuttavia, un amaro risentimento si è impadronito della mia mente e mi ha impedito di osservarmi bene. Non mi era chiaro come risolvere la questione, così ho deciso che mi sarei seduta e avrei tenuto la mente concentrata.
Con mia grande sorpresa, il risentimento lentamente è svanito e l’idea di guardarmi dentro si è rafforzata. Anche se i praticanti avevano opinioni diverse, in contrasto con le mie, e alcuni hanno fatto cose che mi hanno causato un grande dolore, non volevo comunque rinunciare a loro. Non potevo deluderli, poiché erano esseri che riponevano la loro fede nella Dafa e coltivavano la gentilezza. Mi è sorto dentro un senso di responsabilità: “Devo aiutarli! Devo continuare a guardarmi dentro e trovare le mie mancanze, in modo da poter adempiere al mio voto e alla promessa fatta al Maestro e agli esseri senzienti. Devo essere retta e onesta con me stessa, senza resistenze né omissioni”. Con questo pensiero, mi sono scese sul viso alcune lacrime. Mi sono detta che dovevo essere forte.
Ho trattenuto le lacrime, e mi sono impegnata completamente a guardarmi dentro, per trovare i veri problemi che continuavano a esserci nella mia coltivazione. I miei pensieri retti si sono rafforzati in un attimo e potevo stare a testa alta e sicura di me: proprio quando mi sono sentita così, un’ondata di risentimento mi ha attraversato tutto il corpo ed è salita verso la testa. Ero così debole e frustrata che non riuscivo a sopprimerlo o a eliminarlo. Ho usato tutta la forza di volontà che sono riuscita a raccogliere e l’ho tenuto a bada a malapena.
Ho cercato di indagare su questa sostanza del risentimento e sono giunta alla conclusione, approssimativa, che era presente perché avevo accettato i commenti della praticante che mi considerava un essere negativo. Non riuscivo a razionalizzare o a confutare l’accusa. Mi sentivo offesa, ma non potevo farci nulla. Mi rendevo conto che, in quanto coltivatori, tutto ciò che incontriamo è stato predisposto dal Maestro, ma non volevo trovare scuse per i miei attaccamenti. Non sapevo come affrontare il problema e mi sentivo frustrata. Mi erano passati per la testa anche pensieri come “La Dafa non è reale” e “Sono stata ingannata”.
Mi sono trovata sul punto di rinunciare alla coltivazione della Dafa. Ho cercato di sopprimere questi pensieri e ho ricordato la mia opinione su coloro che in precedenza avevano rinunciato a coltivare. Subito dopo mi è stato chiaro che non avrei potuto tradire il Maestro. Ho lottato per soffocare i cattivi pensieri e non riuscivo a calmarmi. Non sapevo cosa fare, camminavo in tondo nel mio salotto come un uccello in gabbia e non vedevo alcuna via d’uscita per uscire da questa situazione.
Angosciata, ho guardato il ritratto del Maestro sulla parete e ho ricordato gli episodi del passato, quando avvertivo la compassione e la Sua guida. Avevo deluso il Maestro. Non avevo coltivato bene me stessa e non ero riuscita a fare ciò che avrei dovuto. Ero piena di sensi di colpa ed ero delusa di me stessa.
Proprio in quel momento, il telefono ha squillato: era una praticante. Non sapevo cosa dirle, ma sapevo che dovevo fare la cosa responsabile e non fuorviarla in alcun modo. Ho fatto del mio meglio per reprimere i miei pensieri negativi e le ho detto solo che il mio più grande rammarico era quello di aver deluso il Maestro.
Dopo aver riattaccato, ho sentito il mio campo dimensionale calmo e sereno come non mai. Mentre cercavo di capire cosa fare dopo, i miei pensieri erano chiari e razionali: mi sono ricordata della comprensione di qualche giorno prima, mentre stavo copiando a mano la Fa: dovevo prestare attenzione e coltivare ogni mio pensiero e azione. Il senso di impotenza e il risentimento erano scomparsi. Mi sentivo come se fossi in un altro mondo e il mio campo dimensionale era calmo e sereno. Anche i miei movimenti erano sempre più rilassati.
Studiare la Fa e guardarsi dentro
Tutti i miei propositi sono scomparsi. Inconsciamente ho guardato in direzione del mio letto e mi si è formato un pensiero che mi ha spinto a sedermi. Quando mi sono adagiata lentamente sul bordo del letto, ho notato che la sostanza del risentimento era tornata, ma questa volta era molto meno intensa. Non l'avevo eliminata completamente e dovevo trovare un modo per farlo. Ho pensato di copiare la Fa, e l’umore mi si è risollevato. Ero impaziente di iniziare, credendo che il mio stato di coltivazione fosse finalmente tornato sulla strada giusta.
Mi sono alzata per andare alla scrivania e mi sono ricordata di aver avuto il pensiero che la Dafa, poco prima, non fosse reale. Mi sono imposta di eliminare completamente questo pensiero prima di studiare la Fa. Allora, le mie passate esperienze di coltivazione sono affluite tutte nella mia mente e mi hanno assicurato, anima e corpo, nel modo più tangibile, che la Dafa è reale. Piena di gioia, ho ripetuto diverse volte: “La Dafa è reale! La Dafa è reale!” Il peso enorme che mi gravava sul petto è scomparso. La mia mente si è rischiarata e il mio impegno a studiare la Fa si è rafforzato.
Mentre stavo copiando la Fa, mi sono ricordata di essere stata pericolosamente vicina a rinunciare alla coltivazione. Mi sono guardata dentro, cercando la causa principale di questo pensiero, e ho capito che avevo sempre avuto dei dubbi sul fatto di essere un’autentica praticante della Dafa. Questa consapevolezza mi ha liberata da una sostanza spessa, che era rimasta bloccata lì per molto tempo, e ora finalmente vedevo uno spiraglio, una via d’uscita.
Ho inviato pensieri retti per eliminare questa sostanza e ho continuato a guardarmi dentro. Mentre annotavo il mio processo di pensiero, una voce è spuntata nella mia mente: “Sei una praticante della Dafa?” Ho risposto che lo ero. La voce mi ha chiesto: “Come lo dimostri?” La mia mente è andata automaticamente alle molte cose incredibili che ho sperimentato da quando ho iniziato la pratica e alla mia comprensione della Fa in quel momento.
Il mio ricordo del passato era vivido e fresco. Ho capito come si era evoluto il mio modo di pensare, da quando ero piccola fino all’età adulta. Era evidente che avevo sempre nutrito invidia e l’attitudine a competere con gli altri. Ho ricordato episodi della mia infanzia e l’impatto che hanno umanamente avuto su di me. Questi ricordi mi hanno offerto ottimi spunti, per capire dove avevo sbagliato nella coltivazione, e spiegavano anche perchè i miei pensieri retti a volte erano deboli. Ho trovato sostanze negative nel mio campo dimensionale che non erano compassionevoli o rette, e che erano originate dal mio sentimentalismo.
Tendenzialmente pretendevo standard elevati dagli altri, avevo un atteggiamento di superiorità e cercavo sempre di far cambiare le persone, mancando di tolleranza e compassione. Questo mio comportamento aveva molto a che fare con gli insegnamenti ricevuti durante la crescita, ma non potevo dire che fosse qualcosa di specifico. Semplicemente, crescendo non mi era stato insegnato come essere una persona gentile e corretta. La mia natura vera e buona è stata soffocata, mentre la sostanza negativa si era rafforzata e aveva preso il sopravvento su di me.
Quando mi sono resa conto di tutto questo, è apparsa una nuova sostanza che mi ha donato una nuova prospettiva sulla vita e sulla coltivazione. Sono stata sopraffatta dall’emozione e mi sono scese le lacrime. Mi sono anche resa conto di quanto fossi critica e disapprovassi gli altri e la società in generale: era perché adesso stavo misurando tutto con gli standard della Dafa.
Apparentemente riuscivo a mantenere la calma, ma interiormente l’ansia cresceva sempre più a causa di una grande pressione: ero troppo spaventata per leggere articoli sul sito Minghui o l’articolo del Maestro “Un altro avvertimento”. Mi sono guardata dentro e ho scoperto che, nella mia mente, gli articoli su Minghui e il nuovo articolo del Maestro, tutti richiamavano l’attenzione sulle mie mancanze.
Sebbene fossi terrorizzata e preoccupata, ho continuato a guardarmi dentro e ho scoperto che non mi piaceva affatto essere criticata. Ho deciso che non mi sarei fatta manipolare da questa sostanza, ma sarei andata avanti. Dovevo affrontare i miei errori e gli insuccessi. Anche se, quando ho letto l'articolo mi è sembrato di essere rimproverata dal Maestro, e le mie mancanze che fossero esaminate dai praticanti mentre leggevo gli articoli di condivisione sul sito Minghui, dovevo prendere in considerazione i loro consigli e affrontare i miei problemi con coraggio.
Ho represso il nervosismo e ho cercato di superare la paura. Con le mani tremanti, mi sono collegata al sito Minghui, leggendo più volte “Un altro avvertimento”, e mi sono aggrappata all’idea di guardarmi dentro per esaminarmi. Gradualmente il mio stato d’animo e la mia capacità si sono ampliati e non mi sono più sentita ansiosa.
Ritrovare i pensieri retti dopo diverse interruzioni
Pochi giorni dopo il sito Minghui ha riportato la notizia dell’arresto di diversi praticanti con cui ero entrata recentemente in contatto. Come sospettavo, il progetto di chiarimento della verità in cui era coinvolta una praticante era sorvegliato dalla polizia. Sono rimasta sconvolta dalla notizia e ho sentito calare su di me una grande pressione; ero in ansia, preoccupata e confusa. Ho pensato alla possibilità che tutti questi arresti avessero a che fare con me e mi sono preoccupata per la sicurezza degli altri praticanti, con alcuni dei quali stavo lavorando a stretto contatto. Non sapevo cosa fare.
Pensieri irrazionali e casuali mi hanno attraversato la mente e di pensieri retti, neppure a parlarne. Poi ho capito che tutto questo poteva essere stato predisposto per aiutarmi a migliorare. Mi sono detta di rimanere razionale e di mantenere i pensieri retti. Dovevo essere più grande e più forte, di fronte alle avversità, e dovevo essere in grado di gestirle. Ho deciso di continuare a studiare la Fa e a guardarmi dentro.
Poco tempo dopo il Maestro mi ha aiutata a comprendere che avevo totalmente dimenticato il motivo per cui volevo aiutare quei praticanti a ritornare alla Dafa. Il mio pensiero si era allontanato di molto dal mio piano originale di rimanere allineata con la Fa. Avevo perso di vista le mie responsabilità e avevo dimenticato quanto fosse sacro coltivare nella Dafa, quindi mi mancavano pensieri retti. Mi stavo mettendo in mostra e stavo convalidando me stessa ponendomi al di sopra degli altri.
Sapevo di dovermi correggere e di dover costruire forti pensieri retti basati sulla Fa. Ho cercato di ripercorrere il mio cammino di coltivazione e, confrontando e imparando dalle esperienze passate, di tornare allo stato in cui mi trovavo quando ho ottenuto la Fa per la prima volta. Quando mi sono ricordata del mio voto fatto tanto tempo fa, un pensiero retto indistruttibile è sorto dal livello microscopico del mio essere. Era una mia responsabilità ed ero determinata a rispettarla. I miei dubbi e le preoccupazioni sono subito scomparse. Mi sono sentita sicura e fiduciosa, ed ero pronta a fare qualsiasi cosa per aiutare i praticanti a ritornare alla Dafa.
Mi sono ricordata ancora una volta che tutti i problemi e le difficoltà che incontriamo nella coltivazione sono stati predisposti per aiutarci a migliorare. Ho superato una grande forza che mi aveva fermata e finalmente sono stata in grado di fare un passo avanti.
Il giorno dopo ho scoperto che era stato arrestato un altro praticante, che aveva lavorato recentemente con me per chiarire la verità nelle aree circostanti. Ho temuto che fosse tutta colpa mia e dei miei errori. Ero ancora più preoccupata per la sicurezza dei praticanti a me vicini.
Poiché io e mio marito avevamo rafforzato le misure di sicurezza intorno alla nostra casa e controllato due volte la nostra sicurezza online, sono emersi i miei attaccamenti al denaro e al profitto. Non volevo essere povera e avevo paura di subire perdite finanziarie. Sono emersi tutti i tipi di pensieri egoistici. Tuttavia, essere in grado di riconoscere questi attaccamenti mi ha fatto sentire meglio.
Sono andata a trovare alcuni praticanti ed ero ansiosa di saperne di più sull’arresto e su come si stavano comportando gli altri amici di pratica. Mentre ero in giro, sentivo crescere la pressione e la paura. Ho cercato di sopprimerle e di capire come far emergere i miei pensieri retti.
Un articolo condiviso da mio figlio mi ha ricordato che la caratteristica dell’universo di Verità, Compassione, Tolleranza limita tutto. Con questo pensiero, la sostanza della paura si è lentamente dissipata e la Fa del Maestro ha ripreso il controllo. Mentre mi assimilavo alla Fa, dal livello microscopico del mio essere sono emersi forti pensieri retti. Mi sono sentita come trasportata in questo vasto spazio lontano e mi sono trovata accompagnata dal sole, dalla luna, dalle stelle e la terra aperta fino all’infinito.
Quando sono tornata a casa, però, i pensieri retti erano diminuiti. La pressione era tornata a farsi sentire e sono andata nel panico. L’ho raccontato a mio marito e lui mi ha confortata con parole di incoraggiamento, cosa che fa raramente. È persino rimasto al mio fianco per assicurarsi che stessi bene. Ho cercato di ignorare il panico che mi stava attanagliando lo stomaco e mi sono concentrata sul fatto che stavamo rispettando i nostri voti. Sorprendentemente ero più fiduciosa che il praticante sarebbe stato al sicuro. Ma la mia fiducia era ancora vacillante.
Mi sono addormentata e ho fatto un sogno vivido. Ero con il praticante arrestato e la sua famiglia. Lui e sua moglie mi stavano ignorando. Non sapevo cosa fare, ma ho visto che il loro bimbo mi stava osservando. La sua espressione innocente trasmetteva una genuina gentilezza e fiducia. Mi sono venuti in mente pensieri retti e ho detto alla coppia che stavamo rispettando i nostri voti. Il tono del praticante si è ammorbidito e mi ha detto che, subito dopo l'arresto, era stato rilasciato.
Il mattino seguente sono andata a trovare altri praticanti per saperne di più sull’arresto del praticante. Insieme siamo andati a trovare sua moglie e abbiamo scoperto che suo marito era stato rilasciato poco dopo l’arresto, proprio come nel sogno. Qualche mese dopo ho saputo che l’arresto era avvenuto mentre stava chiarendo la verità, e un passante l’aveva denunciato alla polizia.
Continuare a coltivare e migliorare
Senza l’aiuto e la protezione del Maestro, e senza aver gettato solide basi con lo studio della Fa, non sarei mai riuscita a superare questa tribolazione.
Ci sono stati due momenti in cui ero troppo agitata per dormire, così mi sono alzata e ho scritto dettagliatamente il progredire dell’evoluzione dei miei pensieri. Sono stata onesta col Maestro e gli ho detto che avevo paura. Poco dopo mi sono addormentata e ho dormito profondamente. Molti di questi episodi mi hanno ricordato che il Maestro veglia sempre su di me.
Ho fatto molti progressi e sono migliorata molto nel processo, ma non sentivo di essermi veramente sollevata al di sopra dei miei attaccamenti e di averli superati. Quando un altro praticante mi ha criticata, ho pensato che c’erano ancora molte cose su cui dovevo lavorare. Quel giorno, mentre stavo studiando la Fa, mi sono stati rivelati i principi della Fa e sono stata in grado di accettare i commenti negativi del praticante. Ho riconosciuto il mio vero sé attraverso la Fa e sono stata ancora una volta testimone della compassione del Maestro.
Negli ultimi mesi ho rafforzato lo studio della Fa e ho riflettuto molto su me stessa. Scrivere ciò che stavo vivendo nella mia coltivazione e il mio processo di pensiero mi ha aiutata a trovare più attaccamenti e mi ha donato nuova cognizione, oltre a una migliore comprensione della Fa. Ho visto chiaramente che le mie mancanze, così come le mancanze del praticante che mi aveva criticato, erano tutte state imposte dalle vecchie forze.
Quella notte ho fatto un sogno dove venivano a trovarmi molti praticanti ed ero particolarmente preoccupata per una di loro. Un anno dopo, nella vita reale, questa praticante ha sperimentato un grave karma della malattia, ed è venuta a chiedermi aiuto. Nei mesi successivi ci siamo sostenute a vicenda e siamo migliorate insieme.
Mi ci sono voluti mesi prima di capire che avevo finalmente rimesso in ordine la mia coltivazione e che ero in grado di avere forti pensieri retti come un autentica praticante. Una sostanza indistruttibile, alta tra cielo e terra, mi aveva riempito il corpo e l’anima. Era luminosa e pura, e completamente inarrestabile. Nel momento in cui l’ho percepita, mi sono scese le lacrime. Ero profondamente commossa.
Con infinita gratitudine e riverenza, per mezzo del sito Minghui, ho inviato un saluto di buon anno al Maestro. Ho promesso al Maestro che il prossimo anno avrei continuato a studiare la Fa e a guardarmi dentro. Per mantenere la mia promessa, non ho osato rallentare e sono rimasta determinata nella mia coltivazione. Ogni volta che ripenso a questa esperienza, non posso fare a meno di sentirmi sopraffatta dall’emozione e mi sgorgano le lacrime.
Nel corso dell’anno successivo ho coltivato con costanza e ho lavorato diligentemente sui miei attaccamenti. Il Maestro mi ha aiutata a capire che aiutare i praticanti a ritornare alla Dafa e sostenerli nella coltivazione è la responsabilità e la sacra missione di un praticante. È qualcosa che tutti noi dovremmo fare. Quanto bene facciamo è una manifestazione diretta del nostro stato di coltivazione. Anche questo è processo di coltivazione e miglioramento di sé stessi.
Quando sono stata criticata ed emarginata dai praticanti locali, il Maestro mi ha incoraggiata attraverso i sogni a liberarmi dalla paura e ad andare a cercare quelli che avevano smesso di coltivare. Le parole e le azioni dei praticanti mi hanno aiutata a scoprire le mie mancanze e a ravvivare i miei pensieri retti.
Con la compassione e la guida del Maestro, ho iniziato un nuovo capitolo della mia coltivazione. Ho aiutato diversi praticanti a impegnarsi maggiormente e ora coltivano autenticamente nella Dafa. Ho ancora molti aspetti da migliorare, ma possono solo motivarmi e aiutarmi a fare meglio nella coltivazione. Finché seguirò la guida del Maestro e coltiverò solidamente, avrò successo e raggiungerò il Compimento.
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