(Minghui.org) Recentemente Yuan Junfeng, della città di Yushu nella provincia dello Jilin, è stato condannato a un anno di prigione per la sua fede nel Falun Gong, dopo essere stato incarcerato per oltre 13 anni dall'inizio della persecuzione da parte del regime comunista cinese nel 1999.

Lo scorso 28 giugno Junfeng e sua moglie, Hou Lihua, sono stati arrestati nel loro negozio a conduzione familiare dagli agenti della Divisione di sicurezza interna della città di Yushu. Il negozio e il magazzino sono stati messi a soqquadro. Intorno alle 21:00 di quel giorno i coniugi sono stati rilasciati.

Il 12 settembre scorso Junfeng ha ricevuto una telefonata da Yang Shucai, della Divisione di sicurezza interna della città di Yushu, e gli è stato ordinato di presentarsi per firmare alcuni documenti relativi al suo caso. L'uomo si è recato sul posto, ma è stato arrestato e portato in un centro di detenzione. I suoi familiari hanno recentemente confermato che è stato condannato a un anno dal Tribunale della città di Dehui. Tuttavia i dettagli sull'accusa, del processo e della sentenza non sono chiari. Non si sa nemmeno se Junfeng sia stato effettivamente trasferito in prigione.

Nel 1997 il signor Yuan ha iniziato a praticare il Falun Gong. Ben presto ha abbandonato molte cattive abitudini, come il gioco d'azzardo, l'alcol e la lotta. Poiché è rimasto fedele al Falun Gong dopo l'inizio della persecuzione nel 1999, è stato ripetutamente preso di mira e ha trascorso oltre 13 anni in prigione.

Il 14 luglio 2001 Yuan è stato arrestato dagli agenti della Stazione di polizia della borgata Tuqiao. Dopo 15 giorni di detenzione, è stato portato nel Campo di lavoro forzato di Yinmahe per scontare una pena di un anno.

Durante il periodo del campo di lavoro, l'uomo è stato condotto al Centro di detenzione della città di Shulan per essere interrogato. Dopo averlo frustato sulla schiena con tubi in PVC, un agente gli ha detto: “Anche se non dici nulla, possiamo comunque condannarti. Ti torturerò e ti farò soffrire a poco a poco”.

Per protestare contro la persecuzione, il signor Yuan ha fatto uno sciopero della fame per 28 giorni. Gli agenti gli hanno somministrato a forza pasta di mais con quantità eccessive di sale e iniettato farmaci sconosciuti. La sua bocca, ferita dalla brutale alimentazione forzata, ha sanguinato copiosamente. Un ufficiale gli ha calpestato la faccia e gli ha detto: “Vedremo quanto tempo riuscirai a resistere”.

Prima della scadenza del periodo di un anno nel campo di lavoro, Junfeng è stato condannato a quattro anni di pena detentiva. Il 15 aprile 2002 è stato trasferito nella Prigione di Tiebei, a Changchun, la capitale dello Jilin. Mentre stava scontando la pena, la polizia ha fatto un altro tentativo per indurlo a fornire informazioni su altri praticanti, promettendo di ridurre le loro pene detentive. Il signor Yuan si è rifiutato di obbedire ed è stato riportato al Centro di detenzione della città di Yushu. Dopo altri 15 mesi è stato condannato a 11 anni, anche se la sua prima condanna a quattro anni non era ancora terminata, ed è stato trasferito nella seconda Prigione della provincia dello Jilin.

Quando, il 13 dicembre 2014, il signor Yuan è stato finalmente rilasciato, dopo aver trascorso 13 anni e quattro mesi in tre celle, due centri di detenzione, un campo di lavoro forzato e due prigioni, la sua vista era offuscata e aveva una gamba più gonfia dell'altra. A causa di una grave lesione alla schiena, non era in grado di svolgere lavori pesanti. Anche restare seduto per troppo tempo gli causava dolori lancinanti.