(Minghui.org) Il 7 novembre scorso Huang Shaobo, di 50 anni residente a Jiamusi nella provincia dell'Heilongjiang, è stata condannata a quattro anni di prigione e multata di 20.000 yuan (circa 2.630 euro) per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Il 15 settembre dell'anno scorso Shaobo è stata arrestata durante una retata della polizia contro i praticanti locali del Falun Gong. L'11 ottobre scorso è stata processata presso il Tribunale distrettuale di Xiangyang, e il 7 novembre è stata condannata. La donna ha presentato ricorso in appello e attualmente è in attesa del risultato presso il Centro di detenzione della città di Jiamusi.

Prima dell'ultima condanna, la signora Huang aveva già scontato una pena detentiva di tre anni per la sua fede. Dopo essere stata rilasciata nel 2004, è stata licenziata dal posto di lavoro e le è stata cancellata la registrazione della famiglia. La polizia si è anche rifiutata di rilasciarle la nuova carta d'identità digitale, entrata in vigore proprio nel 2004. Negli anni successivi ha presentato numerose richieste, ma sono sempre state respinte. Senza una registrazione e un documento d'identità, negli ultimi 20 anni non ha potuto lavorare a tempo pieno e ha incontrato numerose difficoltà nel condurre una vita normale.

Dopo il suo ultimo arresto del settembre dell'anno scorso, la polizia non è riuscita a trovarla nel suo database e il giorno dopo ha ripristinato segretamente la sua registrazione familiare. Un vice capo di polizia l'ha accusata di non aver fatto domanda per la carta d'identità digitale, quando era stata introdotta nel 2004, e la sua famiglia ha mostrato un modulo di domanda che aveva compilato l'ultima volta nel 2012. Era contrassegnato come “rifiutato”. Il vice capo non ha avuto nulla da dire e la signora Huang non ha ancora un documento d'identità.

L'arresto

Dopo le 6:00 del 15 settembre dell'anno scorso Shaobo è stata arrestata mentre stava facendo la spesa. Gli agenti della Stazione di polizia di Baowei e della Divisione di sicurezza interna del distretto di Xiangyang l'hanno portata a casa e le hanno confiscato il computer e i contanti. La donna è stata messa in detenzione penale presso il Centro di detenzione della città di Jiamusi, ma lei si è rifiutata di firmare i documenti.

Più tardi, la polizia ha arrestato il marito, Wang Shiyong, anch'egli praticante del Falun Gong, il fratello e la moglie. Shiyong è stato rilasciato su cauzione dopo essere stato interrogato. Anche il fratello e la cognata della signora Huang, che non praticano il Falun Gong, sono stati interrogati e rilasciati senza condizioni.

Il caso è stato restituito alla polizia su richiesta della famiglia

Verso la metà di metà ottobre dell'anno scorso il marito della signora Huang ha presentato un’istanza, chiedendo di restituire gli oggetti confiscati e di non emettere un mandato di arresto formale per lei. Il 22 dicembre dell'anno scorso ha chiamato la Procura del distretto di Xiangyang, per informarsi sullo stato del suo caso. L'addetto alla reception si è rifiutato di rispondere direttamente alla domanda, sostenendo che il Falun Gong è una setta (anche se nessuna legge in Cina criminalizza la pratica) e ha affermato che avrebbe parlato solo con l'avvocato della signora Huang. L'avvocato ha chiamato e gli è stato detto che il caso era stato ricevuto dal procuratore responsabile, Li Lifeng.

I genitori della signora Huang, entrambi quasi ottantenni, hanno presentato una richiesta di revisione del fascicolo, oltre alla richiesta di farle visita nel centro di detenzione. Il procuratore Li ha chiesto di vedere la prova che i coniugi non avessero precedenti penali, anche se per legge chiunque ha il diritto di far visita a un detenuto. La Stazione di polizia di Baowei si è rifiutata di rilasciare tale prova e li ha indirizzati al direttore della comunità locale, che li ha rimandati al procuratore. Dopo molti giorni di tira e molla, è stato finalmente rilasciato loro un certificato di “assenza di precedenti penali”.

Il procuratore Li, tuttavia, ha detto ai coniugi di firmare un accordo di riservatezza prima di permettere loro di esaminare il fascicolo della figlia. I due hanno firmato, ma hanno dovuto attendere qualche giorno prima di poter accedere al fascicolo. Dopo aver esaminato tutto, hanno chiesto che la figlia fosse rilasciata su cauzione, ma il procuratore Li non ha risposto.

I genitori della signora Huang hanno presentato altre richieste al procuratore, invitandola a non incriminare la figlia e a escludere le prove dell'accusa raccolte illegalmente dalla polizia. Li si è rifiutata di accettare il materiale o di includere i documenti nel fascicolo della donna.

Lo scorso 17 gennaio il difensore non avvocato della signora Huang (non è chiaro se il marito, i genitori o un altro parente) si è recato al centro di detenzione per farle visita. Nonostante avesse l'autorizzazione del procuratore a rappresentare la signora Huang, inizialmente le guardie gli hanno impedito di entrare e lo hanno fatto aspettare fuori. Alla fine gli è stato permesso d'incontrarla.

Shaobo ha dichiarato di non aver mai confessato alcun reato e che i verbali degli interrogatori a suo carico sono stati tutti falsificati dalla polizia. Ha anche affermato di non aver mai avuto banconote con informazioni sul Falun Gong a casa sua, ma la polizia ha messo banconote di carta trovate altrove negli oggetti confiscati nel suo appartamento, per usarle come prova d'accusa contro di lei.

Il difensore della famiglia si è quindi rivolto al procuratore Li, descrivendogli la violazione delle procedure legali da parte della polizia. Il procuratore le ha chiesto di restituire il caso alla polizia e, infine, lo ha restituito alla Stazione di Baowei.

Denuncia contro due dipartimenti di polizia per mancata risposta alle richieste di informazioni aperte

Alla fine dello scorso mese di novembre i familiari di Shaobo hanno presentato richieste separate al Dipartimento di polizia del distretto di Xiangyang e al Dipartimento di polizia della città di Jiamusi. Hanno chiesto al dipartimento di polizia distrettuale di spiegare perché la Stazione di polizia subordinata di Baowei aveva cancellato la registrazione della sua famiglia nel 2004 e aveva ripetutamente respinto le sue richieste di avere la nuova carta d'identità digitale. La richiesta di informazioni aperta al dipartimento di polizia della città ha cercato di indagare quale base legale avesse l'agenzia per convalidare e autenticare le prove dell'accusa fornite dalla polizia, quando per legge solo un'agenzia terza e indipendente sarebbe autorizzata a verificarle.

Dopo la scadenza dei 20 giorni previsti dalla legge, nessuno dei due dipartimenti di polizia ha risposto. Lo scorso 30 gennaio i familiari della signora Huang hanno intentato una causa amministrativa contro il Dipartimento di polizia della città di Jiamusi. Hanno inoltre presentato denunce a vari enti governativi, tra cui la Procura municipale di Jiamusi, il governo municipale di Jiamusi e altri dipartimenti competenti a tutti i livelli. Hanno chiesto che queste agenzie indaghino sul dipartimento di polizia della città, per non aver risposto alla loro richiesta di informazioni aperte.

Giorni dopo, il 2 febbraio scorso, hanno presentato una richiesta di riesame amministrativo al governo del distretto di Xiangyang, chiedendo di disciplinare il dipartimento di polizia locale, per non aver risposto alla richiesta di informazioni aperta. Hanno anche presentato denunce contro il dipartimento di polizia distrettuale a diverse agenzie governative.

Il 6 febbraio la Stazione di polizia di Baowei li ha chiamati, invitandoli a un colloquio. I due si sono recati sul posto e sono stati accolti calorosamente dal vice capo Yan Baiming, che però non aveva l'intenzione di affrontare le loro preoccupazioni, ma ha cercato di farli recedere dalla domanda di riesame amministrativo. Ha sostenuto che non sarebbe servito a nulla disciplinare i funzionari che hanno cancellato la registrazione della famiglia della signora Huang nel 2004. Ha inoltre affermato che, all'epoca, la signora Huang non ha mai richiesto un nuovo documento d'identità. I familiari hanno immediatamente mostrato il modulo compilato nel 2012 per un nuovo documento d'identità. Yan non ha avuto nulla da dire.

Processo dopo la ripresentazione del caso

La polizia non ha trovato nulla di illegale nel computer della signora Huang e la famiglia ha chiesto di archiviare il caso. Il 31 gennaio scorso la famiglia ha presentato la richiesta formale, ma Men Maosheng, capitano della Divisione di sicurezza interna del distretto di Xiangyang, li ha scherniti: “Pensate che lasceremo cadere il caso solo perché lo volete voi?”. Il 29 febbraio la polizia ha ripresentato il caso al procuratore.

In data sconosciuta la signora Huang è stata incriminata e, l'11 ottobre scorso è stata processata presso il Tribunale del distretto di Xiangyang. Solo la madre ha potuto assistere all'udienza, perché una guardia di sicurezza ha mentito agli altri membri della famiglia dicendo che la galleria era già piena.

Il difensore della famiglia della signora Huang, che non è un avvocato, ha chiesto che il giudice Zhang Weining e il procuratore Li fossero ricusati. Zhang ha immediatamente passato la richiesta scritta di ricusazione a Li, che l'ha guardata prima di rispondere: “Richiesta respinta!”.

Durante il processo, nessuna prova dell'accusa è stata contro-esaminata e nessun testimone dell'accusa era in vista. Li non ha presentato alcuna base giuridica per giustificare le sue accuse contro la signora Huang. Ha affermato che la donna ha usato banconote con informazioni sul Falun Gong, in un parco e in un negozio di alimentari. In realtà la signora Huang non ha mai avuto denaro con messaggi del Falun Gong. La polizia ha messo le banconote trovate altrove, nel mucchio di oggetti confiscati nel suo appartamento.

Era chiaro che Li non era in grado di rispondere alle domande della signora Huang, del suo avvocato e del difensore della famiglia, in termini di quali prove avesse per dimostrare che aveva violato la legge. A un certo punto ha detto di non riuscire a trovare il suo testimone. Il giudice Zhang, visibilmente infastidito, l'ha rimproverata: “Che sciocchezze sta dicendo? Ha le prove dell'accusa o no?”.

La signora Huang ha testimoniato in propria difesa e ha raccontato di essere stata ripetutamente presa di mira per aver praticato il Falun Gong, che ha intrapreso nel 1997. Nell'ottobre 1999 si è recata a Pechino per fare appello al diritto di praticare il Falun Gong ed è stata arrestata. È stata tenuta in una cella insieme ad altre 20 persone. Dovevano mangiare, dormire e fare i bisogni nello spazio affollato. Più di 100 giorni dopo è stata rilasciata, ma i suoi familiari hanno dovuto pagare 5.000 yuan (circa 650 euro) prima di poterla accompagnare a casa.

Dopo un altro arresto in data sconosciuta, nel gennaio 2001 Shaobo è stata condannata a tre anni, solo sei mesi dopo essersi sposata. Nel 2002 è stata rinchiusa nel Carcere femminile della provincia dell'Heilongjiang, dove ha subito orribili torture. Dopo essere stata rilasciata nel 2004, il suo datore di lavoro non le ha permesso di riprendere a lavorare e ha minacciato di farla arrestare di nuovo. La Stazione di polizia locale di Baowei si è rifiutata di esaminare la sua richiesta di un nuovo documento d'identità e ha cancellato la sua registrazione familiare. Entrambi i documenti sono necessari per ottenere un lavoro a tempo pieno.

La signora Huang ha detto che la polizia ha ripristinato la sua registrazione familiare il giorno dopo il suo ultimo arresto, il 15 settembre dell'anno scorso. Suo fratello maggiore è stato convocato alla stazione di polizia per consegnare il vecchio registro di famiglia, che la polizia ha utilizzato per aggiungere la signora al nuovo registro familiare.

Nonostante la signora Huang abbia raccontato le persecuzioni subite, il procuratore Li ha raccomandato una pena detentiva di quattro-cinque anni e una multa di 20.000 yuan. Il giudice Zhang ha affermato che avrebbe lavorato con una commissione collegiale per emettere la sentenza in un secondo momento.

Articoli correlati in cinese:

曾遭冤狱、被剥夺户籍 佳木斯黄邵溥面临司法迫害

黄邵溥再被构陷 家属辩护人依法维权

Articoli correlati:

Heilongjiang: Direttore di polizia arresta i praticanti e i loro familiari, e minaccia di sradicare il Falun Gong

Heilongjiang: Dieci praticanti del Falun Gong e due familiari arrestati in 24 ore nella città di Jiamusi