(Minghui.org) Affrontando il freddo inverno nel nord degli Stati Uniti, mi viene in mente un miracolo che ha avuto luogo 80 anni fa nel corso della Seconda guerra mondiale. Durante la Battaglia del Diluvio, i nazisti lanciarono la loro ultima grande offensiva sul fronte occidentale, in cui 250.000 truppe e quasi 1.000 carri armati tedeschi furono mobilitati per raggiungere la costa della Manica e separare gli eserciti alleati.
Le forze alleate, sebbene in inferiorità numerica, riuscirono a ritardare l’avanzata tedesca, consentendo alle unità americane, tra cui la 101ª Divisione aviotrasportata, di raggiungere Bastogne prima delle forze tedesche. Bastogne era una città strategica perché controllava diverse strade importanti della zona, fondamentali per il movimento dei mezzi corazzati tedeschi.
L’esercito tedesco, dopo essere venuto a conoscenza di questo piano, concentrò sette divisioni sull’assedio di Bastogne. Poiché, rispetto ad esso, le forze alleate erano in inferiorità numerica in proporzione di cinque a uno, e a causa delle costanti e abbondanti nevicate di quei giorni era difficile avere il supporto aereo, la situazione si fece critica. Fu allora che il generale George Patton ricevette l’ordine di guidare la Terza Armata per rinforzare Bastogne e assicurare il rifornimento delle linee alleate.
Tuttavia, durante la marcia, la Terza Armata si imbatté in una fitta nebbia e forti nevicate. Tutte le strade erano coperte da uno strato di ghiaccio e i veicoli potevano muoversi solo lentamente, avanzando poco più di 10 chilometri al giorno. Le previsioni del tempo per i giorni successivi annunciavano continue e forte nevicate. Alcuni sottufficiali suggerirono a Patton di sospendere l'avanzata delle truppe finché il tempo non fosse migliorato.
Nondimeno Patton sapeva di non poter aspettare, e sapeva anche di aver bisogno dell’aiuto divino. Ordinò quindi al cappellano capo della Terza Armata di comporre una preghiera:
“Padre onnipotente e misericordioso, ti preghiamo umilmente, per la tua immensa bontà, di frenare queste piogge smodate con cui abbiamo dovuto lottare. Concedici un tempo favorevole per la battaglia. Ascoltaci benevolmente come soldati che ti invocano, affinché, armati del tuo potere, possiamo avanzare di vittoria in vittoria e schiacciare l’oppressione e la malvagità dei nostri nemici, e stabilire la tua giustizia tra gli uomini e le Nazioni. Amen”.
Patton ordinò quindi di distribuire copie della preghiera a tutti i 250.000 soldati. Spiegò al cappellano che i soldati avrebbero dovuto pregare ovunque si fossero trovati e che se non l’avessero fatto, prima o poi sarebbero crollati psicologicamente
A nome di Patton, fu anche emanata una direttiva per le centinaia di cappellani della Terza Armata: “Pregate quando guidate. Pregate quando combattete. Pregate da soli. Pregate con gli altri. Pregate di notte e di giorno. Pregate per la cessazione delle piogge smodate, per il bel tempo per la battaglia... Pregate per la vittoria. Pregate per il nostro esercito e pregate per la pace”.
La preghiera fu esaudita la mattina del 23 dicembre, quando la densa copertura nuvolosa scomparve. “È stata l’alba più bella della guerra!”, esclamò uno dei soldati.
Il 26 dicembre, la 4ª Divisione corazzata di Patton e altri componenti della Terza Armata avevano tolto l’assedio a Bastogne. Insieme ad altre truppe, riuscirono a ripristinare il fronte e a preparare il terreno per la vittoria finale.
La Terza Armata venne considerata da alcuni storici come una delle forze più potenti della storia militare degli Stati Uniti. Tuttavia, piuttosto che prendersi il merito della vittoria, Patton attribuì il suo successo a Dio. Egli riteneva, infatti, che fosse impossibile sopportare il peso del comando e l’incomparabile stress della guerra senza la guida divina.
“Prego ogni giorno per fare il mio dovere, mantenere la fiducia in me stesso e compiere il mio destino. Senza l’aiuto divino, nessuno potrebbe vivere sotto la terribile responsabilità che ho. Spesso sento di non essere all’altezza”, scrisse il generale.
Nel ruolo di praticanti della Falun Dafa, alla fine della rettifica della Fa, ora affrontiamo un’altra prova. Alcuni di noi potrebbero chiedersi perché il PCC possa ancora rafforzare la persecuzione fino al punto di intraprendere un’azione legale contro il Maestro Li. Dovremmo ricordare che la rettifica della Fa è una guerra tra il bene e il male e che eventi che provocano forti emozioni possono accadere in qualsiasi momento prima che finisca.
Il 25 maggio 2001 Minghui ha pubblicato per la prima volta un avviso sull’invio di pensieri retti; da allora sono trascorsi 23 anni, abbiamo fatto buon uso di questo potere divino che ci ha dato il Maestro? Credo che se tutti i praticanti della Dafa inviassero i più puri pensieri retti in questo momento critico, potremmo sicuramente eliminare il male rimanente in altre dimensioni, salvare più persone predestinate e compiere la nostra missione.
Mancano pochi giorni a Natale. Spero che tutti noi si possa fare bene nell'invio dei pensieri retti e nell'uso della forza che abbiamo, sia come individui che come praticanti coordinati in un corpo unico.
Copyright © 2024 Minghui.org. Tutti i diritti riservati.