(Minghui.org) Dal mese di maggio dell’anno scorso, quando è stato rinchiuso nella prigione di Jinzhong, il dottor Shen Guoshen, di 47 anni specializzato in medicina cinese, della città di Taiyuan nella provincia dello Shanxi, si è visto negare le telefonate e le visite della famiglia per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale e di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Il 29 dicembre 2021 il dottor Shen è stato arrestato e, il 12 dicembre 2022, è stato condannato a tre anni e otto mesi, oltre a una multa di 5.000 yuan (circa 660 euro). In data sconosciuta il tribunale intermedio della città di Taiyuan ha respinto il suo appello e, l’11 maggio dell’anno scorso, l’uomo è stato trasferito nella prigione di Jinzhong. I suoi familiari hanno chiesto di fargli visita, ma la loro domanda è stata respinta, con la motivazione che ai praticanti del Falun Gong fermi nella loro fede viene impedito di vedere o chiamare le proprie famiglie. Possono solo scrivere loro delle lettere.
Nel mese di settembre dell’anno scorso le autorità carcerarie hanno assegnato Shen alla squadra uno e gli è stato detto che poteva ricevere denaro dalla sua famiglia, avendo collegato il suo conto bancario al suo conto di servizio. Il dottor Shen ha quindi fornito i suoi dati bancari come richiesto. Nel mese di novembre il carcere ha aperto un conto corrente per lui, ma non lo ha collegato al suo conto bancario come promesso. Pertanto, i suoi cari non potuto inviargli denaro. Hanno chiamato il carcere numerose volte, ma al momento della stesura di questo articolo la questione non è stata ancora risolta. Di conseguenza, Shen non è ancora in grado di acquistare beni di prima necessità in prigione.
È la seconda volta che il medico viene costretto a scontare una pena nello stesso carcere, per aver praticato il Falun Gong. In precedenza, due decenni fa, gli erano stati inflitti cinque anni.
L’ultimo arresto e la sentenza
Alla fine del 2021 Zhang Xiapeng, agente dell’Ufficio 610 della città di Taiyuan, ha iniziato a molestare Shen cercando di costringerlo a rinunciare al Falun Gong. Al suo rifiuto, Zhang è rimasto a casa sua per diverse ore. La madre malata di Shen, che ha quasi 80 anni e vive con lui, non riusciva a sopportare le molestie e ha allontanato l’ufficiale.
Il 29 dicembre 2021 diversi agenti in borghese hanno fatto nuovamente irruzione nell’abitazione di Shen e hanno costretto la madre a dire loro dove si trovava. Dopo aver confermato che stava lavorando presso la clinica comunitaria, la polizia si è recata sul posto e lo ha arrestato. L’uomo è stato portato a casa e gli agenti hanno perquisito la sua abitazione. Gli è stato sequestrato il cellulare, ma non gli è stato fornito un elenco degli oggetti confiscati.
La polizia ha dichiarato di averlo arrestato perché un anno fa qualcuno lo aveva visto mettere degli oggetti nei cestini delle biciclette.
Il giorno successivo Shen è stato condotto al Centro di detenzione nº 3 della città di Taiyuan, in detenzione penale. Il suo arresto è stato approvato da Yuan Hongjuan della Procura distrettuale di Yingze.
Nel mese di febbraio 2022 l’uomo è stato trasferito al Centro di detenzione nº 2 di Taiyuan e in aprile è stato incriminato. Il giudice He Linhai del tribunale distrettuale di Yingze è stato incaricato di occuparsi del suo caso.
L’8 luglio 2022 il tribunale ha tenuto un’udienza virtuale sul caso di Shen. Il giudice ha vietato alla sua famiglia di parteciparvi, adducendo come scusa la pandemia COVID. Shen ha insistito sul fatto di non aver violato alcuna legge praticando il Falun Gong. I suoi due avvocati hanno presentato per lui una dichiarazione di non colpevolezza.
Sia il giudice He che il procuratore Yuan hanno chiesto agli avvocati: “L’ufficio giudiziario locale non vi ha fornito una formazione o non ha avuto un incontro con voi?”. I legali non si sono lasciati intimidire dall’implicita minaccia di fare pressione sull’ufficio giudiziario locale, affinché li disciplinasse per aver rappresentato un praticante del Falun Gong. Hanno risposto che sono stati il giudice e il pubblico ministero a infrangere la legge, nel perseguire ingiustamente il loro cliente, e che non si sarebbero tirati indietro nemmeno se l’ufficio giudiziario avesse cercato di far loro pressione per far cadere il caso.
L’8 settembre il giudice ha tenuto un’altra udienza virtuale sul caso del medico, prima di condannarlo, il 12 dicembre 2022, a tre anni e otto mesi e al pagamento di una multa di 5.000 yuan.
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