(Minghui.org) Recentemente si è appreso che, lo scorso mese di febbraio, una donna residente a Xinzhou nella provincia dello Shanxi, è stata condotta in prigione per scontare una pena di cinque anni a causa della sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Il 9 maggio dell’anno scorso Chang Haihua, di circa 68 anni, che lavorava nel governo del distretto di Xinfu, è stata arrestata insieme al marito e al figlio della sorella. Suo cognato e suo nipote non praticano il Falun Gong e non è chiaro perché siano stati coinvolti anche loro. Lo stesso giorno gli agenti della stazione di polizia di Donglou hanno arrestato almeno altri due praticanti del Falun Gong.
Il giorno successivo l'Ufficio per la sicurezza interna del distretto di Xinfu ha posto Chang in reclusione penale presso il Centro di detenzione della città di Xinzhou, mentre gli altri arrestati sono stati portati in un centro per il lavaggio del cervello, situato nel locale centro di formazione sanitaria. Quel giorno, il 10 maggio dell’anno scorso, anche altri 30 praticanti provenienti dalle contee vicine sono stati portati al centro per il lavaggio del cervello.
Non è chiaro quale tribunale abbia condannato Chang a cinque anni e in quale data. Recentemente i suoi familiari hanno saputo che lo scorso mese di febbraio era stata trasferita nel carcere femminile della provincia dello Shanxi.
Non è la prima volta che Chang viene presa di mira per la sua fede. La notte del 27 aprile 2013 è stata arrestata mentre stava distribuendo materiale informativo del Falun Gong nella vicina città di Jian'an, nella contea di Wutai. Dopo un periodo di tempo imprecisato, la donna è stata rilasciata.
L'8 agosto 2015 la stazione di polizia di Nancheng ha arrestato Chang nella sua abitazione. La donna, che è stata condannata a quattro anni, ha scontato la pena nella stessa prigione femminile della provincia dello Shanxi. Nel 2019 è stata rilasciata, per essere nuovamente arrestata e incarcerata quattro anni dopo.
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