(Minghui.org) Sono una giovane praticante della Falun Dafa. Ho iniziato a coltivare da piccola con i miei genitori oltre 10 anni fa. Vorrei condividere alcune esperienze di come questa giovane praticante è cresciuta fino a diventare una giovane praticante matura.

La mia formazione: le disposizioni del Maestro sono sempre le migliori

Molti giovani praticanti hanno visto sbloccarsi la propria saggezza dopo aver iniziato a coltivare e hanno avuto risultati eccellenti a scuola. Per me non è stato così.

Non sono stata ammessa a una scuola superiore importante e ho avuto difficoltà a entrare all’università, ma ho creduto che le predisposizioni del Maestro per noi praticanti fossero sempre le migliori. Indipendentemente dal luogo in cui mi trovavo, ho potuto coltivare ed eliminare i miei attaccamenti.

Ammesso alla mia scuola media preferita

La mia scuola elementare si trovava molto vicino a casa mia. Dovevo camminare solo pochi minuti per arrivarci. Quando ho sostenuto l’esame di ammissione alla scuola media, i miei genitori speravano che venissi ammessa in una scuola vicina, perché non potevano accompagnarmi o venire a prendermi dopo la scuola.

Però la mia la scuola media preferita, poteva assegnare solo quattro posti per gli studenti della mia scuola elementare e, visti i miei voti, non era sicuro che sarei stata ammessa.

Tutti i miei famigliari sono praticanti e sappiamo che il Maestro organizza il meglio per i propri discepoli. Come studente, devo studiare diligentemente, senza essere attaccata al risultato e seguire il corso naturale delle cose. Pertanto, ho studiato il programma scolastico, fatto i compiti, studiato la Fa e coltivato. Alla fine, il mio punteggio è stato il terzo più alto della classe e sono stata ammessa alla scuola media che preferivo.

Sbagliare la prova di ammissione alla scuola superiore: si rivelano gli attaccamenti

Anche se sono stata ammessa alla scuola media desiderata, ero sotto pressione e dovevo studiare duramente perché in quella scuola c’erano molti studenti di alto livello provenienti da tutta la contea. I miei voti erano spesso i più bassi della classe in tutte le materie, in netto contrasto con i miei voti alle elementari. Come studente, dovevo ascoltare attentamente le lezioni e finire i compiti dopo la scuola. Nonostante i miei scarsi risultati, cercavo comunque di adempiere agli obblighi fondamentali di uno studente.

Il tempo vola. Prima di rendermene conto, sono arrivata all’ultimo anno delle medie. Quando è arrivato il momento di fare domanda per l’esame d’ammissione alla scuola superiore, mi sono bloccata. In base ai miei punteggi, ero sicura di essere ammessa a una buona scuola, la B. Tuttavia, la B era una scuola diurna (senza vitto e alloggio), lontana da casa mia e non c’erano mezzi di trasporto pubblici convenienti. Inoltre, si distingueva per la grande quantità di compiti che assegnava, il che avrebbe sicuramente influito sulla mia coltivazione se avessi frequentato quella scuola.

Se non mi fossi iscritta alla scuola B, avrei dovuto frequentare una scuola meno importante, la C, che aveva un migliore collegamento di mezzi pubblici. Però non mi sembrava giusto che, pur avendo i requisiti per essere ammessa a una scuola migliore, la B, dovessi finire nella meno desiderabile. Questa sensazione nasceva dal mio attaccamento alla fama, alla vanità e alla competizione.

Rispetto alle scuole B e C, la scuola A era l’ideale. Era di un livello superiore alla B ed era la più comoda dal punto di vista dei trasporti. Tuttavia, in base ai voti del momento, ero riluttante a iscrivermi alla scuola A.

Poiché ero perplessa, ho condiviso i miei pensieri con i miei genitori. All’inizio mi hanno suggerito di scegliere la scuola che mi avrebbe permesso di mettere la mia coltivazione al primo posto. Ma quando si sono resi conto che non avevo abbandonato l’attaccamento a una scuola più prestigiosa, mi hanno lasciato decidere da sola. Alla fine, ho compilato la domanda in quest'ordine: Scuola A, Scuola B e Scuola C. Sapevo che il Maestro avrebbe predisposto il mio destino ovunque fossi capitata. Ovunque fossi finita, avrei potuto studiare bene e coltivare allo stesso tempo.

Quando sono stati pubblicati i risultati, il mio punteggio era inferiore di due punti rispetto al requisito minimo per la Scuola B; quindi, sono stata ammessa alla Scuola C. Molti dei miei compagni di classe sono stati ammessi alla Scuola A o ad altre superiori alla A. Anche altri studenti di livello equivalente al mio erano stati ammessi alla Scuola B, ma io no; quindi, sono stata ammessa alla Scuola C. Pervasa dal senso di scarsa autostima, ho capito solo allora quanto fosse forte la mia vanità.

Poiché ero troppo attaccata ai risultati dell’esame, ho affrontato una prova di xinxing. Un giorno, dopo la pubblicazione dei risultati, io e mia madre ci siamo imbattute nella madre di un ex compagna di classe della scuola elementare. Aveva un grande sorriso sul volto e ci ha detto con orgoglio che sua figlia era stata ammessa alla scuola che preferiva. Ci ha chiesto come fosse andato il mio esame e le abbiamo raccontato quello che era successo. Continuava a scuotere la testa per mostrare il suo disappunto.

Nulla di ciò che un coltivatore affronta è casuale. Solo allora ho capito che il mio attaccamento alla vanità era un serio ostacolo al mio percorso di coltivazione e doveva essere eliminato.

Ammissione a un programma universitario pubblico

Pensavo che, visti i miei voti, sarei stata sicuramente assegnata a un corso di prestigio della Scuola C. Ma molti dei miei compagni di classe, in base ai punteggi all’esame di ammissione, sono potuti entrare nelle scuole A e B, ma non sono stati ammessi al corso più prestigioso della Scuola C.

Ho capito che si trattava di una predisposizione del Maestro, per farmi capire che molti studenti erano disposti ad andare in una scuola inferiore, anche se con punteggi elevati. Non avrei dovuto paragonarmi a loro, né sentirmi inferiore. Non dovevo nemmeno sviluppare l’attaccamento all’orgoglio o a un eccesso di entusiasmo.

Quando frequentavo il primo anno della Scuola C, i miei voti nelle materie artistiche e scientifiche erano più o meno equivalenti. Quando mi sono trovata a dover scegliere tra l’indirizzo artistico e scientifico, il mio pensiero era semplice: “Volevo farmi indottrinare e fare il lavaggio del cervello dal PCC il meno possibile”. Sapevo anche di non avere un orientamento scientifico, ma se avessi scelto le arti, avrei dovuto imparare e memorizzare altri falsi storici fabbricati dal PCC e le domande d’esame spesso erano piene di contenuti ipocriti che inneggiavano al PCC; quindi, mi sono decisa e ho scelto l’indirizzo di studi scientifico.

Frequentando il secondo anno della Scuola C, le materie scientifiche sono diventate più impegnative e in poco tempo mi hanno sopraffatto. La bocciatura agli esami di scienze è diventata la norma. Per fortuna sapevo che il Maestro aveva predisposto tutto e dovevo solo impegnarmi nello studio, lavorare sodo su ciò che dovevo fare come studente e assicurarmi di continuare a coltivare senza attaccarmi ai risultati.

Non sono mai andata bene nella lingua cinese, la logica delle mie risposte era sempre vaga. Tuttavia, le mie capacità di scrittura si sono gradualmente stabilizzate, sapevo che era il Maestro a incoraggiarmi e ad aiutarmi. Sono anche arrivata a sentire veramente quello che il Maestro ha detto: “Ottenere naturalmente senza perseguimento”. (“Lezione a Sydney)

Quando ho fatto l’esame di ammissione all’università sono riuscita a mantenere la calma e, alla fine, anche se non sono riuscita a passare gli esami di scienze, il mio punteggio complessivo ha superato il minimo per un programma di laurea pubblico.

Essere esigenti con sé stessi all’università

Per essere sicura di coltivare bene all’università, ho scaricato dal sito web Minghui tutti i nuovi articoli del Maestro, così come anche la musica per gli esercizi e per inviare pensieri retti. Poi li ho copiati sul mio computer portatile e l’ho criptato attenendomi ai requisiti del forum Tiandixing. Ho trovato un praticante con una formazione tecnico informatica che mi ha aiutata a installare un doppio sistema operativo che mi ha permesso di navigare sul sito web Minghui. Ho anche creato una casella di posta elettronica all’interno del sito Minghui da utilizzare tra i miei familiari, in modo da facilitare la condivisione della Fa con loro.

Dopo l’università, salvo circostanze molto particolari, ho studiato la Fa ogni giorno. Durante la settimana, le lezioni occupavano mezza giornata, quindi di solito occupavo quel tempo facendo la meditazione seduta. Se in quel momento avessi avuto altri impegni, avrei fatto del mio meglio per trovare un altro momento per fare gli esercizi. All’università ogni volta che finivo la pratica, regolarmente dovevo correre in bagno, cosa che non mi era mai successa a casa. Anche se coltivavo da sola, credevo che il Maestro stesse purificando il mio corpo.

Verso la fine del mio primo anno di università, mi sono resa conto che l’applicazione per aggirare la censura di Internet non funzionava correttamente. Quando sono tornata a casa, durante le vacanze scolastiche, ho visitato il forum tecnico e ho scoperto che l’applicazione che avevo installato non era aggiornata. Diversi membri del forum mi hanno suggerito di reinstallare immediatamente il sistema. Tuttavia, non essendo esperta e senza avere tempo sufficiente per farlo, mi sono chiesta: “Potrò farcela? Dovrei cercare un tecnico o provare a farlo da sola?” A parte il tecnico che mi ha aiutata a installare il sistema, non conoscevo nessun altro con le competenze necessarie. Se avessi trovato un altro tecnico, avrei dovuto contattarlo tramite altri praticanti, il che era piuttosto problematico. Dopo aver parlato con i miei genitori, ho deciso di non affidarmi più ad altri e di capire come reinstallare il sistema da sola.

Come suggerito dai membri del Forum, ho studiato i corsi pertinenti. Quando non capivo qualcosa o non l’avevo chiara, inviavo messaggi per chiedere consiglio. Con l’aiuto di altri praticanti, prima di tornare a scuola, ho installato, nel rispetto dei requisiti di sicurezza, l’applicazione per superare la censura di Internet. La mia famiglia era felice e grata al Maestro che mi avesse dato la saggezza. Ho ringraziato i componenti del Forum per il loro aiuto!

All’inizio del mio secondo anno, c’è stata la valutazione complessiva della classe delle matricole che dovevano compilare i moduli. Questi ultimi sono stati poi esaminati dai leader degli studenti e dagli insegnanti che dovevano decidere la classifica che avrebbe determinato la selezione per le borse di studio. Oltre alla media scolastica, contribuivano al punteggio della classifica anche le attività a cui si partecipava abitualmente. In base alla media dei miei voti, ero la prima delle matricole della mia classe e mi sono classificata al primo posto anche nella prova complessiva quando è stata pubblicata la prima bozza.

Tuttavia, mi sono resa conto di aver partecipato alla stessa attività della studentessa che si era classificata al secondo posto, ma forse lei se ne era dimenticata e non l’aveva inserita nella scheda della prova complessiva. I nostri punteggi erano abbastanza vicini e se l’avesse inclusa, avrebbe potuto superarmi. Mi sono chiesta chi avrebbe dovuto ottenere la borsa di studio più alta. In apparenza, non avendo incluso quell’attività forse aveva rinunciato a essere la migliore studentessa. Anche se non avevo fatto nulla di inappropriato, se fossi stata classificata al primo posto, non mi sarebbe sembrato corretto. Il Maestro ha detto: “Ciò che vi appartiene non lo perderete, e ciò che non vi appartiene non lo potrete ottenere, nonostante tutto il vostro impegno.” (Settima Lezione, Zhuan Falun)

Dopo averci riflettuto, le ho ricordato che avevamo partecipato alla stessa attività che doveva essere conteggiata nella scheda della prova complessiva. Alla fine, mi ha battuto per un solo punto e si è aggiudicata la borsa di studio migliore.

Prendere sul serio la coltivazione dopo una caduta

Dopo essermi laureata, sono stata assunta in una grande fabbrica della mia città. Ma dopo l’assunzione mi sono resa conto che non riuscivo ad abituarmi a quell’ambiente di lavoro. Le parole incivili erano la norma tra i miei colleghi; non comunicavano tranquillamente, ma piuttosto con tono di lotta. L’atmosfera in fabbrica era tale che, se fossi stata gentile, saresti stata maltrattata. I colleghi della mia squadra non mi vedevano di buon occhio, pensavano che, essendo onesta, non pensassi al bene della squadra e spesso dicevano che non riuscivo a capire nulla.

All’inizio pensavo di non piacergli perché capivo le cose lentamente. Ma poi, quando le cose le ho capite, non hanno cambiato la loro opinione su di me. Solo allora ho compreso cosa intendessero, ovvero che non potevo imparare il loro modo di affrontare le cose. Ho pensato di non potermi adattare a questo ambiente di lavoro, quindi ho dato le dimissioni.

Ho trovato un altro lavoro in città, ed era diverso. L’ambiente era positivo e i colleghi si aiutavano a vicenda. Quando incontravo delle difficoltà, se gli altri potevano aiutarmi, facevano del loro meglio per farlo. Anche la direzione e il personale andavano d’accordo.

Poco dopo aver iniziato, la mia azienda si è trasferita in periferia. Nella nuova sede non c’erano dormitori, quindi sono stati organizzati dei bus navetta per trasportare i dipendenti che vivevano in città. Tuttavia, non c’era una fermata del bus navetta vicino a casa mia e nemmeno gli autobus pubblici passavano dalla nuova sede dell’azienda; quindi, per me era diventato un grosso problema andare al lavoro. Per raggiungere l’azienda dovevo prima prendere i mezzi pubblici e poi usare una bicicletta elettrica condivisa. Dopo il lavoro, quando non era disponibile una bicicletta elettrica condivisa, dovevo fare a piedi circa 15 minuti fino alla fermata dell’autobus per poterlo prendere e tornare a casa.

Mi lamentavo spesso con i miei familiari del mio lavoro e che avrei preferito rimanere a casa. Ovviamente non potevo farlo, ma mi stavo demoralizzando per quei trasferimenti quotidiani. Ho continuato a lamentarmi con i miei finché la settimana successiva al trasferimento, mentre ero in sella alla bicicletta condivisa, ho urtato un gradino e sono caduta in avanti con la faccia riversa al suolo.

Dopo essermi rialzata, ho visto che mani e piedi erano gravemente contusi, la pelle era lacerata e sanguinante, anche il viso era sanguinante e gli occhiali rotti. Ho pensato di star bene e ho chiesto al Maestro di rafforzarmi per poter tornare a casa sana e salva. Inoltre, non volevo che nessuno mi vedesse ferita per evitare inutili problemi.

Sopportando il dolore, ho spinto la bicicletta fino al punto in cui avrei dovuto restituirla, poi ho camminato fino alla fermata dell’autobus per aspettarlo. Mi sono guardata dentro per capire perché fosse successo e ho capito che aveva a che fare con la mia coltivazione. Ho ripensato agli avvenimenti successi di recente e mi sono resa conto di aver detto di voler stare a casa senza fare nulla e ora il mio “sogno” si era avverato.

Ho ammesso il mio errore al Maestro, sapendo di non aver coltivato la parola e aver detto cose che non avrei dovuto dire. Ho deciso di negare completamente ogni persecuzione da parte delle vecchie forze. Qualsiasi mia omissione sarebbe stata corretta nella Fa, le vecchie forze non erano degne di interferire con me.

Il giorno dopo, quando mi sono alzata, riuscivo a malapena a camminare. Entrambi i piedi erano gonfi e doloranti e mi dolevano le ginocchia da non potermi accovacciare per andare in bagno. Con fede nel Maestro e nella Dafa, invece di pensare di andare in ospedale, ho fatto un’ora di esercizi in piedi. Quando ho fatto il quarto esercizio, la Circolazione Celeste del Falun, le ultime due volte, muovendo le mani verso il basso, sono riuscita ad accovacciarmi leggermente. Dopo aver terminato gli esercizi, mi sentivo molto meglio e riuscivo a muovermi, anche se zoppicavo ancora un po’.

Ho chiesto due giorni di congedo per malattia e, compreso il fine settimana, mi sono riposata a casa per quattro giorni. Nel frattempo, sono uscita per fare delle commissioni. La caduta mi ha fatto capire che la coltivazione è molto seria, che ogni nostro pensiero, parola e azione deve essere conforme alla Fa. Ho ringraziato il Maestro per la sua protezione, altrimenti avrei potuto ferirmi anche più gravemente e forse non mi sarei ripresa così in fretta.

Quando sono tornata al lavoro, ho fatto il tragitto casa lavoro con un’auto condivisa. Un giorno l’autista si è preso un giorno di riposo e ho dovuto prendere nuovamente l’autobus pubblico e poi usare una bicicletta elettrica. Quel giorno, quando sono passata dal luogo in cui sono caduta, ho visto con sorpresa che non c’erano gradini. È stato un suggerimento del Maestro e una prova della mia fede in Lui e nella Dafa. Grazie, Maestro, per il tuo scrupoloso operato!

È passato oltre un decennio e, data la protezione del Maestro, questa giovane praticante è cresciuta fino a diventare una giovane praticante matura. Ho scritto questa esperienza di coltivazione per far sapere al Maestro come sto andando e per condividerla con altri praticanti. Grazie, Maestro, per la tua protezione e salvezza. Ho voluto scriverla anche per incoraggiare me stessa a essere più diligente nella coltivazione.