(Minghui.org)

Nome: Wang HuaiNome cinese: 王怀Sesso: MaschioEtà: SconosciutaCittà: ZhangjiakouProvincia: HebeiOccupazione: Dipendente di una società di commercio di automobiliData di morte: 9 marzo 2024Data dell'ultimo arresto: 2 gennaio 2001Luogo di detenzione più recente: Prigione della città di Baoding

Il 9 marzo un residente della città di Zhangjiakou è morto due giorni dopo essere stato nuovamente perseguitato dalle autorità per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina per il benessere della mente e del corpo perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Nel 1995 Wang Huai, ex dipendente di una società di commercio di autoveicoli di Zhangjiakou, aveva iniziato a praticare il Falun Gong. La sua scomparsa è avvenuta dopo decenni di sofferenza per aver sostenuto la sua fede. Dopo il suo arresto, avvenuto il 2 gennaio 2001, era stato condannato a sette anni, durante i quali è stato brutalmente torturato e ha perso quasi tutti i denti. La famiglia, durante tutto il periodo di detenzione, ha potuto vederlo solo due volte.

Nel settembre 2007, dopo essere stato rilasciato con qualche mese di anticipo, la polizia locale e gli operatori della comunità lo hanno tenuto sotto stretta sorveglianza e lo hanno molestato a casa, soprattutto in occasione di date politicamente sensibili. Quindici anni fa le autorità, nonostante avesse raggiungo l’età pensionabile, lo hanno privato del diritto a ricevere la pensione. Quella della moglie, di 2.000 yuan (circa 250 euro) al mese, era la loro unica fonte di reddito.

Intorno alle 15:30 del 7 marzo di quest’anno un agente della stazione di polizia di Hongqilou e due operatori comunitari si sono presentati a casa di Wang. Un operatore ha filmato la casa e la moglie di Wang ha cercato di fermarlo, ma lui ha urlato: “Siamo venuti qui oggi perché qualcuno vi ha denunciato per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong!”. Si sono rifiutati di rivelare l'identità del presunto informatore. Wang ha chiesto loro di smettere di perseguitare i cittadini rispettosi della legge. I due operatori della comunità e l'agente di polizia se ne sono andati.

L'ultima molestia è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Wang, che non si è mai ripreso dalle ferite e dai danni alla salute subiti durante la detenzione, è morto due giorni dopo.

Precedenti persecuzioni nei confronti di Wang e di sua moglie

Anche la moglie di Wang, Liu Xiumei, pratica il Falun Gong. La coppia, dopo l'inizio della persecuzione nel luglio 1999, è diventata un obiettivo chiave.

Wang condannato a tre anni e a quattro anni di libertà vigilata nel dicembre 1999

Intorno alle 22:00 del 30 agosto 1999 più di 40 agenti della stazione di polizia di Hongqilou e dell'ufficio della comunità locale hanno fatto irruzione in casa di Wang mentre lui e altri 27 praticanti stavano studiando insieme gli insegnamenti del Falun Gong. Non è chiaro se Liu fosse in casa quella sera.

L'allora capo Yan Zhiyou e il vice capo Ma Fuwei del Dipartimento di polizia del distretto di Qiaodong, che supervisiona la stazione di polizia di Hongqilou, erano i fautori dell'arresto del gruppo. Yan e Ma hanno riferito il caso alla loro agenzia di controllo e al dipartimento di polizia della città di Zhangjiakou, e hanno ordinato ai loro subordinati di interrogare i praticanti arrestati.

Dopo l'interrogatorio i praticanti sono stati portati in due diversi centri per il lavaggio del cervello. La maggior parte di loro è stata rilasciata giorni dopo, ma gli altri 11 praticanti sono rimasti in detenzione, compreso Wang.

Il 10 dicembre 1999 il datore di lavoro di Wang lo ha licenziato. Alla fine dello stesso anno il tribunale del distretto di Qiaoxi lo ha condannato a tre anni con quattro anni di libertà vigilata, durante i quali gli è stato ordinato di presentarsi alla stazione di polizia di Hongqilou ogni mese.

Wang condannato a sette anni di carcere, la moglie a un anno di lavori forzati

Il 2 gennaio 2001 Wang e sua moglie sono stati arrestati a casa da più di 20 agenti della stazione di polizia di Hongqiliu. Uno di questi ha ammanettato Wang e ha dato un calcio alle manette, causandogli gravi emorragie e contusioni ai polsi.

La polizia ha confiscato i libri del Falun Gong e altri oggetti di valore della coppia e, quando Wang si è rifiutato di andare con loro, gli hanno avvolto la testa con un lenzuolo e lo hanno trascinato di peso.

I coniugi sono stati portati al Dipartimento di polizia del distretto di Qiaodong e interrogati per 24 ore di fila. Sono stati legati su una panca e non è stato permesso loro di dormire.

Il 2 gennaio 2001 Liu è stata trasferita al centro di detenzione di Shisanli, nella città di Zhangjiakou. Un mese dopo è stata rilasciata dietro il versamento di una cauzione di 3.000 yuan (circa 380 euro), ma il 14 aprile 2001 è stata nuovamente arrestata e, il giorno successivo, portata nel centro di detenzione di Xuanhua, dove per protesta ha iniziato uno sciopero della fame di 20 giorni. Il 17 luglio 2001 la stazione di polizia di Hongqilou le ha imposto un anno di lavori forzati e l'ha trasferita nel campo di lavoro di Gaoyang.

Il 5 gennaio 2001 Wang è stato trasferito al centro di detenzione di Xuanhua, dove le guardie lo hanno torturato e non gli hanno permesso di usare liberamente il denaro che la sua famiglia aveva depositato sul suo conto corrente, inoltre il capo detenuto ogni notte lo costringeva a dormire sul pavimento sotto gli occhi delle guardie, che non battevano ciglio.

Durante una perquisizione di routine, a metà giugno 2001, la guardia Li Quan ha trovato un articolo scritto dal fondatore del Falun Gong e ha chiamato più di 20 guardie per picchiare Wang; gli ha girato una mano dietro la schiena per ammanettarla insieme all'altra mano, tirandola sopra la spalla.

Li ha intenzionalmente utilizzato una manetta progettata per i detenuti di sesso femminile, pertanto le dimensioni ridotte delle manette hanno reso la brutale tortura ancora più insopportabile. Wang è stato ammanettato in questo modo per quasi un mese, e ha dovuto fare affidamento sui compagni di cella per provvedere alle sue necessità quotidiane. É stato ammanettato per così tanto tempo che ha riportato gravi ferite alle braccia. Li gli ha finalmente rimosso le manette, dopo che un compagno di cella ha denunciato le sue ferite; a quel punto la manetta aveva inciso profondamente la carne e ci sono volute quasi due ore per rimuoverla. Il praticante non poteva muovere le braccia e la sua pelle era ferita e trasudava pus. Anche dopo la guarigione delle ferite le braccia presentavano ancora cicatrici evidenti.

Il 17 luglio 2001 il tribunale del distretto di Qiaodong ha condannato Wang a sette anni e l’uomo è stato condotto alla prigione di Shalingzi, nella città di Zhangjiakou. Quattro giorni dopo è stato trasferito nel carcere della città di Baoding, dove ha scontato il resto della pena.

Nel 2005 il carcere di Baoding ha istituito una task force per colpire specificamente Wang e altri praticanti; le guardie lo hanno tenuto in cella d’isolamento per molto tempo. Più volte è stato quasi picchiato a morte. All'epoca era solo cinquantenne, ma ha subito l’avusione di quasi tutti i denti, a causa delle percosse e di altre forme di tortura.

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