(Minghui.org) Il 7 marzo scorso una donna di 77 anni della città di Hanzhong, nella provincia dello Shaanxi, è stata condannata a una pena detentiva di un anno per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il calvario di Yang Suxia è nato da un incidente avvenuto nell'ottobre 2021, quando un ufficiale di polizia, di nome Xu, l'ha contattata dicendo che una telecamera di sorveglianza l'aveva ripresa mentre stava mettendo un volantino del Falun Gong nel tergicristallo di un'auto. La donna ha spiegato che voleva semplicemente aiutare più persone a comprendere il Falun Gong e a trarne beneficio come ha fatto lei. Anni fa, dopo che ha iniziato a praticare, la sua ipertensione e l’ipercolesterolemia sono presto scomparse. La pratica l'ha anche aiutata ad affrontare la morte del marito.

Approfittando dell'età avanzata di Yang e della sua limitata conoscenza del processo legale, Xu l'ha ingannata per farle scrivere una deposizione e le ha ordinato di firmarla.

Yang pensava che il caso fosse chiuso, ma otto mesi dopo, nel giugno 2022, ha improvvisamente ricevuto un avviso dalla stazione di polizia di Hantai, in cui si affermava che, il 4 marzo 2021, le erano stati inflitti cinque giorni di detenzione amministrativa, per aver "essersi servita di un'organizzazione di culto per minare l’applicazione della legge". Poiché aveva più di 70 anni, la donna è stata esentata dallo scontare il suo mandato in prigione ed è stata messa agli arresti domiciliari.

Yang si è resa conto di essere stata ingannata da Xu e di aver firmato documenti che la incriminavano. Ha scritto alle agenzie governative e giudiziarie locali, sottolineando di non aver violato alcuna legge praticando il Falun Gong o parlandone alla gente.

Invece di accogliere la sua denuncia, all'inizio di febbraio 2024, poco dopo il Capodanno cinese, Zheng Bo del tribunale distrettuale di Hantai, l'ufficiale Xu e ad alcuni membri del comitato residenziale, si sono recati a casa di Yang. Il funzionario le ha annunciato che era stata condannata a un anno di prigione. L’hanno ingannata, dicendole che, data la sua età avanzata, se avesse firmato il verdetto le sarebbe stato concesso di scontare la pena ai domiciliari. Intimorita dagli agenti, Yang ha firmato.

Il 7 marzo scorso la donna è stata presa in custodia presso il centro di detenzione distrettuale di Hantai. Dopo essere stata sottoposta a un esame fisico, ha chiesto di essere rilasciata in libertà vigilata, a causa delle sue condizioni di salute, ma non è chiaro se la sua richiesta sia stata approvata. Al momento della stesura di questo articolo Yang è ancora trattenuta nel centro di detenzione.