(Minghui.org) Il 20 marzo la Commissione Esecutiva del Congresso sulla Cina (CECC) ha tenuto l’audizione “Fermare il crimine del prelievo forzato di organi. Cos’altro si può fare?” Sono intervenuti quattro testimoni che hanno esposto in maniera dettagliata le azioni da intraprendere per mettere fine al prelievo forzato di organi del Partito Comunista Cinese (PCC).

La Commissione ha tenuto un’audizione il 20 marzo 2024 per fermare il prelievo forzato d’organi in Cina

Il Presidente del CECC: “Un’atrocità che non ha uguali nella sua malvagità”

Il discorso di apertura di Chris Smith, rappresentante per gli Stati Uniti d’America e presidente del CECC, ha mirato a mettere in risalto la sua significatività: “Si tratta di un’audizione importante che affronta una delle più persistenti e orrende violazioni dei diritti umani dei nostri giorni, ma che tristemente non ha ricevuto un’attenzione ampia e capillare e la condanna che si merita”. Smith ha già tenuto due audizioni al Congresso degli Stati Uniti, in cui ha definito il prelievo di organi come “inimmaginabile e inaccettabile”.

Il rappresentante degli USA e presidente del CECC ha tenuto un’audizione il 20 marzo

Citando le sentenze del 2019 di Sir Geoffrey Nice del tribunale cinese, Smith ha detto che quest’ultimo aveva concluso “all’unanimità e assolutamente oltre ogni ragionevole dubbio, che in Cina il prelievo d’organi dai prigionieri di coscienza è praticato da un considerevole periodo di tempo, e ha mietuto un significativo numero di vittime”. Per andare più nello specifico, la maggior parte delle vittime erano praticanti del Falun Gong e Uiguri.

“Il prelievo forzato di organi su scala industriale in Cina è un’atrocità di una malvagità senza pari”. ha spiegato Smith, e ha aggiunto: “Il numero di individui uccisi per i loro organi, e ad alcuni vengono prelevati anche prima della morte cerebrale, è sconcertante”. E per questo che il tribunale cinese ha definito il prelievo d’organi autorizzato dallo stato in Cina un “crimine contro l’umanità”.

Circa un anno fa, la Camera dei Rappresentanti ha approvato il disegno di legge “Stop Forced Organ Harvesting Act” (Fermare il prelievo forzato di organi), con una schiacciante maggioranza di 413 voti a favore e 2 contrari e Smith ha esortato il Senato a portare la proposta di legge al traguardo finale. Si tratta di una pietra miliare e una legislazione bipartisan con cui si dà al Segretario di Stato l’autorizzazione a negare passaporto e visto a chiunque sia coinvolto nel traffico illegale di organi,in Cina e a livello globale. Inoltre prevede resoconti annuali da parte del Dipartimento di Stato sul trapianto di organi a livello globale e sanzioni per soggetti ed entità partecipanti al prelievo d’organi.

“Il silenzio è inaccettabile, in particolare quello delle associazioni e corporazioni mediche. Se rimangono in silenzio c’è il forte rischio che si rendano complici di un crimine contro l’umanità” ha concluso Smith, e ha aggiunto: “Se non agiamo adesso, molte altre vite andranno perse”.

Il co-presidente del CECC attende con impazienza che il Senato approvi disegno di legge

Il Senatore e co-presidente Jeff Merkley interviene all’audizione

Il co-presidente del CECC e senatore degli Stati Uniti d’America Jeff Merkley ha detto che la violazione dei diritti umani e il prelievo forzato d’organi costituiscono un problema di lunga data per la Commissione. Ha puntualizzato anche che il sistema in Cina non è trasparente dal momento che “Il governo cinese ha rifiutato di dare il suo consenso alle indagini di organi indipendenti o internazionali”.

Ha poi aggiunto che il presidente Smith è l’autore del disegno di legge “Stop al prelievo forzato d’organi” che è stato approvato alla Camera un anno fa, e ha continuato: “Io sono un co-promotore del Senato e spero che agisca a nostro favore”.

Un crimine orribile che deve assolutamente finire

La rappresentante degli Stati Uniti Michelle Steel

Michelle Steel, rappresentante degli Stati Uniti dalla California, ha detto che è di importanza cruciale denunciare il prelievo forzato di organi del PCC al Congresso e ha aggiunto che il governo degli Stati Uniti dovrebbe cercare con ogni mezzo di reperire prove a riguardo e impedire l’ulteriore verificarsi di questo crimine, di cui potrebbero cadere vittime un gran numero di uiguri e di praticanti del Falun Gong.

Nel giugno dell’anno scorso, ha scritto al segretario di Stato Antony Blinken, sollecitandolo a prendere posizione per impedire l’immigrazione negli Stati Uniti ai soggetti coinvolti nel prelievo d’organi forzato. Ha detto che il prelievo d’organi è un crimine orribile che deve assolutamente finire. Non solo il CECC, ma anche il mondo intero deve necessariamente intraprendere un’azione concreta affinché persone innocenti non vengano uccise per i loro organi.

Il rappresentante degli U.S.A. Zach Nunn

Zach Nunn, rappresentante degli USA dall’Idaho, ha indicato una foto dietro di lui durante il suo discorso. Era stata scattata durante una parata dei praticanti del Falun Gong e uno degli striscioni denunciava il prelievo d’organi, ancora in atto, dai praticanti da parte del PCC.

“Questo non è un film di fantascienza o un romanzo horror; accade al giorno d’oggi in questo popoloso Paese (Cina)” ha aggiunto Nunn. Nel 2006 un resoconto presentato da una fonte indipendente ha sostenuto che sono migliaia i praticanti del Falun Gong che hanno subito il prelievo di organi nei campi di lavoro forzato o negli istituti di pena in Cina, e che a causa di ciò sono deceduti. Questa atrocità di uccidere gente su larga scala deve finire, specialmente se la si vuol far passare per ricerca scientifica”.

Il rappresentante Nunn è preoccupato che il denaro delle tasse versate dai cittadini statunitensi possa andare alle migliaia di ospedali in Cina per finanziare il prelievo di organi.

La legislazione in Texas per impedire l’inconsapevole complicità nel prelievo di organi

Tom Oliverson, medico, è il rappresentante dello Stato del Texas

Il medico Tom Oliverson è rappresentante del Texas e presidente del Comitato assicurativo della Camera dei rappresentanti. Ha sentito parlare per la prima volta di prelievo forzato di organi dall’Associazione Falun Dafa degli Stati Uniti del Sud. “C’è un gran numero di praticanti nell’area di Houston dove vivo e di cui sono rappresentante, e molti di loro vengono perseguitati dal PCC”.

“Ho lavorato con tutti e due i gruppi per diversi anni, per onorare le vittime del comunismo e riconoscere gli orrori del prelievo forzato di organi, ma la nostra vittoria più significativa si è verificata durante l’ultima sessione legislativa del Texas, quando abbiamo fatto passare il disegno di legge 1040” ha spiegato. “Il disegno di legge 1040 del Senato è un tentativo di evitare che i texani divengano complici inconsapevoli del prelievo forzato di organi. Proibisce a coloro che erogano sovvenzioni per spese mediche di coprire i costi dei trapianti di organi che avvengono in Cina o in altri Paesi, il cui coinvolgimento nel prelievo forzato d’organi è accertato. Inoltre permette al commissario del dipartimento del Servizio sanitario statale del Texas di individuare altri Paesi che partecipano per certo al prelievo forzato di organi”.

Oliverson ha detto che disegni di legge sul modello del 1040 sono già stati presentati alla Camera in Arizona, al Senato dello Utah, alla Camera nel Missouri e anche alle Camere dell’Idaho e dell’Illinois.

Creare degli archivi dei criminali

Matthew Robertson, candidato al dottorato

Matthew Robertson è un candidato al dottorato all’Università nazionale australiana (Canberra) ed è co-autore di “Uccisioni per approvvigionamento d’organi; violazione dei diritti del donatore defunto in Cina” nell’American Journal of Trasplantation. È intervenuto alla conferenza in collegamento video e ha offerto i suoi consigli ai legislatori nel Congresso USA.

Robertson ha suggerito che il Congresso chieda alla Fondazione nazionale delle Scienze e all’Istituto sanitario nazionale di fare una verifica delle sovvenzioni elargite, per accertarsi di non aver fornito fondi alle entità mediche cinesi coinvolte nell’industria dei trapianti.

Ha anche raccomandato che il governo USA neghi il visto ai soggetti coinvolti nel traffico d’organi in Cina, e ha aggiunto che per tracciare i profili dei criminali ci si potrebbe avvalere degli elenchi dei chirurghi di centinaia di ospedali presi dai database medici in Cina.