(Minghui.org) La signora Jie Caiyun, 64enne della contea di Zhangwu nella provincia del Liaoning, è stata condannata a tre anni nel novembre scorso per aver praticato il Falun Gong, una disciplina per il benessere della mente e del corpo perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Il 29 giugno dello scorso anno Jie è uscita per distribuire materiale informativo sul Falun Gong e alle 19:00, dopo aver finito, è stata seguita fino a casa da sei agenti del dipartimento di polizia della contea di Zhangwu che le hanno confiscato i libri del Falun Gong, il computer portatile, 200 yuan (circa 26 euro) in contanti e altri oggetti di valore. Gli agenti l'hanno successivamente condotta al centro di detenzione della città di Fuxin. La città di Fuxin supervisiona la contea di Zhangwu.

Non è chiaro quale tribunale abbia condannato Jie nel novembre scorso. La praticante era già stata precedentemente condannata a tre anni nel 2009, sempre per la sua fede nel Falun Gong, cui lei attribuisce il merito di averle migliorato la salute.

Intraprendere il Falun Gong

Jie soffriva di una grave psoriasi e doveva sempre tenere i polsini delle maniche e i pantaloni allacciati, altrimenti il minimo movimento le faceva desquamare la pelle. Il suo gomito destro era gonfio e dolorante fin da quando era bambina, non poteva raddrizzare le dita e la sua mano destra era sempre chiusa a pugno. Era anche tormentata da nefrite, emorroidi, reumatismi, rinite e molte altre malattie.

La sua vita è cambiata nel gennaio 1999, quando ha iniziato a praticare il Falun Gong. I suoi sintomi gradualmente sono scomparsi e lei è diventata una persona migliore. Non ha mai esitato a dare una mano quando qualcuno aveva bisogno di aiuto, inoltre aveva preso l'iniziativa di pulire i bagni pubblici utilizzati dai residenti nel suo quartiere. Dopo l'inizio della persecuzione del Falun Gong nel luglio 1999, non ha mai vacillato nella sua fede e per questo motivo è stata presa di mira dalle autorità.

Precedente condanna a tre anni

Il 1 giugno 2009 Jie è stata arrestata per aver tentato di chiedere giustizia per un praticante detenuto a causa della sua fede. Il capitano Cui Haifeng dell'ufficio di sicurezza interna della contea di Zhangwu l’ha condotta al centro di detenzione di Heituozi, dov’è stata torturata, il vice direttore Wang Lijun le ha schiaffeggiato il viso e l'ha presa a pugni e calci, la guardia Yu Haiyan l'ha colpita in viso con una chiave elettronica più di 10 volte e un'altra guardia, soprannominata Zhang, le ha messo pesanti catene.

Due mesi dopo Jie è stata trasferita al centro di detenzione della città di Fuxin. Nell’ottobre 2009 il giudice Han Liu, del tribunale della contea di Zhangwu, l'ha condannata a tre anni e reclusa nella prigione femminile della provincia del Liaoning.

La guardia carceraria Deng Jie ha incaricato le detenute Wang Suqing e Yang Huaixiu di abusare della praticante, non le permettevano di dormire né le davano abbastanza cibo. La costringevano anche a lavorare senza retribuzione tutti i giorni dalle 6:00 alle 19:00 e, di tanto in tanto, le ordinavano di recitare le regole della prigione e di scrivere rapporti di pensiero.

Mentre Jie era in prigione il suo datore di lavoro le ha sospeso lo stipendio per due anni e otto mesi.