(Minghui.org) Venticinque anni fa, il 25 aprile 1999, 10.000 praticanti del Falun Gong si sono riuniti spontaneamente presso l'Ufficio centrale per gli Appelli di Pechino, per chiedere alle autorità il rilascio dei praticanti arrestati ingiustamente a Tianjin e un ambiente libero per praticare la loro fede.

Sebbene l'appello sia stato pacifico e ordinato, è stato dipinto dal regime comunista come un “assedio” al governo centrale e, tre mesi dopo, è stato usato come pretesto per lanciare la persecuzione.

Alcuni sostengono che l'appello abbia scatenato la persecuzione, ma in realtà la polizia di Pechino aveva già attaccato i praticanti anni prima.

Tra i mesi di aprile e maggio 1997 la polizia della contea di Huairou, a Pechino, ha fatto irruzione nella casa di un coordinatore volontario nella borgata etnica manciù di Changshaoying, a Huairou. All’uomo sono stati confiscati una copia dello Zhuan Falun, il testo principale degli insegnamenti del Falun Gong, e alcune cassette audio delle lezioni del Maestro. È stato riferito che l’azione è stata condotta a causa di un documento interno emesso dal Partito Comunista Cinese (PCC).

Un anno dopo, nell'aprile 1998, la polizia ha fatto di nuovo irruzione in casa del coordinatore e gli ha confiscato uno striscione del Falun Gong, che era esposto sul muro. Quando l’uomo ha chiesto al capo della polizia di restituirglielo, questi si è rifiutato, dicendo che stava eseguendo l’ordine dei suoi superiori. Il coordinatore si è anche recato al Dipartimento di polizia della Contea di Huairou per riavere gli oggetti confiscati, ma senza successo.

Dopo l'incidente, molti praticanti si sono rivolti al Dipartimento di polizia di Pechino. Solo allora la polizia di Huairou ha restituito gli oggetti.

In occasione dell'appello del 25 aprile del 1999, la polizia di Pechino ha anche interrotto i praticanti che facevano gli esercizi nei luoghi di pratica. Subito dopo l'avvio ufficiale della persecuzione, nel luglio 1999, la polizia ha arrestato i coordinatori locali, ha fatto irruzione nelle loro abitazioni e li ha presi in custodia.