(Minghui.org) Il 25 marzo di quest’anno una praticante 70enne di Yinchuan, nella regione autonoma del Ningxia Hui, si è vista negare la libertà su cauzione. Era stata arrestata un mese prima a causa della sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere di corpo e mente perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999. Oltre a ciò, al figlio che è stato il suo difensore non avvocato, non è stato neanche permesso di riesaminare il suo fascicolo.

Xin Linyuan è stata arrestata il 21 febbraio di quest’anno da Liu Pengfei e da altri due agenti dell’Ufficio per la sicurezza interna del distretto di Dawukou a Shizuishan, la città limitrofa a Yinchuan, sempre nella stessa provincia. L’hanno portata al centro di detenzione di Shizuishan, dov’è detenuta tuttora.

Il 25 marzo scorso, il marito 77enne Chen Jianguo e il figlio si sono recati in procura, dove hanno presentato la richiesta di rilascio su cauzione e quella di poter riesaminare il suo fascicolo.

I PM Zhang Zhaowa e Lei Ying (+86-952-2021817) hanno respinto l’istanza su due piedi. Chen, che aveva la bombola di ossigeno e un cardiofrequenzimetro appesi al collo, si è agitato tanto che gli è mancato il respiro e ha avuto bisogno dell’ossigeno. Hanno chiesto su quali basi legali i PM avessero respinto l’istanza, ma non hanno ricevuto risposta, quindi sono andati via, ma poco dopo Zhang ha chiamato il figlio e gli ha chiesto di ritornare lì alle 15:00.

Quando lui ci è andato gli ha detto che avevano deciso di far deporre la madre al centro di detenzione e farla dichiarare colpevole. Lui ha replicato che la madre non avrebbe confessato un crimine che non aveva commesso, perché nessuna legge in Cina criminalizza il Falun Gong.

Il marito e il figlio hanno deciso di presentare le richieste di riesaminare il fascicolo alle agenzie governative competenti, sperando che vengano approvate..

Prima di recarsi in procura, il marito ha ricevuto la visita di Xu Yifan, il capo dell’Ufficio della comunità locale di Yinchuan. Xu ha detto che stava facendo un controllo sul benessere dei cittadini e gli ha chiesto di non esitare a farsi avanti se aveva bisogno di aiuto. Oltre a Xu anche altri ufficiali governativi si sono recati di persona da Chen o hanno mandato dei loro sostituti per vedere come stava, dopo aver ricevuto le lettere in cui chiedeva il rilascio della moglie. Nonostante tutta la solidarietà degli agenti di Yinchuan verso la famiglia, le autorità di Shizuishan stanno ancora cercando di far incriminare Xin per la sua fede nel Falun Gong.

Dettagli dell’ultimo arresto

L’ultimo arresto di Xin, ex ragioniera dell’azienda elettrica di Ningguang, è stato innescato da quello precedente, avvenuto il 15 maggio del 2022. Quel giorno l’agente Liu dell’Ufficio per la sicurezza interna del distretto di Dawukou, insieme ad altri agenti, era andato a perquisire la sua abitazione. Il mandato d’arresto era stato compilato sul posto. Circa un’ora dopo, si erano uniti a loro altri due agenti, fra cui Wang Man dell’Ufficio per la sicurezza interna di Yinchuan.Nessuno dei due gruppi aveva però fatto firmare a lei o ai familiari l’elenco dei beni confiscati, come richiesto dalla legge. E non ne è stata rilasciata loro nemmeno una copia.

La praticante è stata portata alla stazione di polizia di Shizuishan, ma quasi subito rilasciata su cauzione perché il centro di detenzione locale ha rifiutato di ammetterla dal momento che in città era scoppiato un focolaio di COVID-19.

Il 13 giugno del 2022 l’Ufficio per la sicurezza interna del distretto di Dawukou ha chiamato il marito di Xin e gli ha ordinato di recarsi da loro con la moglie. Il giorno dopo, mentre si recavano lì, un veicolo si è scontrato contro la loro vettura, sfasciandola. Hanno avvertito del fatto l’Ufficio per la sicurezza interna, che ha detto loro di occuparsi delle pratiche relative all’incidente e di presentarsi alla polizia entro qualche giorno.

Mentre la coppia era ancora alle prese con i postumi dell’incidente, l’Ufficio distrettuale per la sicurezza interna di Dawukou ha minacciato di infliggere a Xin una pena dai quattro ai sette anni per la sua fede nel Falun Gong. Per sfuggire alla condanna, è andata via da casa e ha vissuto da latitante per un certo periodo di tempo, ma è stata comunque rintracciata e arrestata dalla polizia il 21 febbraio di quest’anno.

Xin aveva intrapreso il Falun Gong nel 1996 ed era stata ripetutamente presa di mira per la sua fede dopo l’inizio della persecuzione, nel 1999. Era stata arrestata e la casa le era stata perquisita più volte prima di quest’ultima tribolazione.

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