(Minghui.org) Il 12 marzo scorso una donna della contea di Qishan, nella provincia dello Shaanxi, è stata processata per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Intorno alle 15:00 del 28 dicembre 2022 Li Dongyin, di 61 anni, è stata arrestata mentre era in visita a un conoscente nella vicina contea di Feng, nella stessa provincia, a circa 70 miglia (circa 113 chilometri) di distanza da casa sua. In seguito, il Dipartimento di polizia della contea di Feng ha rilasciato la donna su cauzione e, nella prima metà dell’anno scorso, ha sottoposto il suo caso alla procura locale.

A sua volta, la Procura della contea di Feng ha trasferito il caso a quella distrettuale di Jintai, nella città di Baoji, che supervisiona sia la contea di Feng che quella di Qishan.

I due avvocati di Li hanno chiesto che non fosse perseguita, in quanto non ha violato alcuna legge praticando il Falun Gong, ma il procuratore distrettuale di Jintai l'ha comunque incriminata e ha trasmesso il caso al tribunale locale. I suoi avvocati hanno presentato una denuncia contro il Dipartimento di polizia della contea di Feng, la Procura distrettuale di Jintai e quella della contea di Feng, per averla perseguitata a causa della sua fede.

Il 18 ottobre dell’anno scorso il tribunale di Jintai ha emesso un'ordinanza per riprendere in custodia Li. Lo stesso giorno la donna è stata prelevata dagli agenti della contea di Feng ed è stata portata al centro di detenzione della contea di Fufeng. La città di Baoji ha giurisdizione anche sulla contea di Fufeng.

Lo scorso 12 marzo Li è stata processata. I suoi avvocati hanno sostenuto che nessuna legge in Cina criminalizza il Falun Gong e hanno chiesto la sua assoluzione. Poco dopo la donna è stata trasferita al Centro di detenzione della contea di Qishan, dove si trova attualmente, in attesa del verdetto.