(Minghui.org) Il 15 gennaio di quest’anno una residente di Qinhuangdao, nella provincia dell’Hebei, è stata incarcerata a causa della sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale che è perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Meng Zhaohong è stata arrestata il 9 maggio dello scorso anno perché aveva parlato alle persone del Falun Gong. Era stata trattenuta in un ospedale della polizia prima del trasferimento in carcere, poiché il centro di detenzione locale si era rifiutato di accettarla a causa della sua salute cagionevole. Il giudice del tribunale distrettuale di Funing l’ha condannata in seguito all’udienza del 22 agosto dello scorso anno, ma non si conosce il verdetto. L’appello è stato respinto dal tribunale intermedio.
Ding Yue, figlia di Meng che al momento risiede in California negli Stati Uniti, si è rivolta al membro del Congresso Kevin Kiley, chiedendogli di aiutarla a far rilasciare la madre. Kiley ha scritto al Segretario di Stato americano Antony Blinken il 13 luglio dello scorso anno, esortando il Dipartimento di Stato a intraprendere un’azione per salvare Meng e Yuan Xihua, un’altra praticante del Falun Gong arrestata contemporaneamente a Meng.
Il 18 agosto dello scorso anno Philip Laidlaw, Vice Segretario assistente principale del Ufficio affari legislativi, ha risposto a Kiley dichiarando una viva e condivisa preoccupazione nei confronti dei praticanti del Falun Gong detenuti.
Laidlaw ha detto che vi è molta preoccupazione riguardo alla campagna di repressione del regime comunista contro il Falun Gong che è ancora attiva, e per i milioni di praticanti, i loro avvocati e i difensori dei diritti umani che lavoravano per loro”.
Ha affermato che “la libertà di credo, e di religione” rimane la massima priorità del Dipartimento di Stato. Ha sottolineato che la Cina è stata costantemente classificata come “Paese di particolare preoccupazione” nell’“Atto per la libertà religiosa internazionale” del 1998, a causa della sua brutale repressione della libertà religiosa.
Arresto e condanna
Meng, un’infermiera 66enne in pensione, e Yuan sono state arrestate durante una festa di quartiere il 9 maggio, dopo essere state denunciate per aver parlato alle persone della persecuzione del Falun Gong.
Gli agenti della Stazione di polizia di Anziling hanno portato le due donne in un seminterrato buio e umido nel Dipartimento di polizia di Qinhuangdao e le hanno interrogate. Un agente ha dato più di 20 schiaffi in viso a Meng. Il collo e l’orecchio le facevano ancora male quando il suo avvocato le ha fatto visita. L’agente non indossava l’uniforme e nemmeno il distintivo.
Meng continuava a dire alla polizia di non prendersela con i cittadini rispettosi della legge come lei. Si è rifiutata di rispondere alla domande e di firmare i documenti. La polizia le ha ordinato di tenere una borsa contenente dei libri del Falu Gong e di farsi scattare una foto. Lei si è rifiutata di dar loro la possibilità di fabbricare prove contro di lei. Anche Yuan è stata torturata durante l’interrogatorio.
La polizia in seguito ha portato le due donne all’ospedale della polizia di Qinhuangdao per sottoporle ad una visita. A Meng hanno riscontrato la tubercolosi e una sclerosi coronarica e a Yuan una grave ipertensione.
Sia il centro di detenzione che il carcere di Qinhuangdao si sono rifiutati di ammettere le due donne vedendo l’esito degli esami medici. La polizia le ha riportate in ospedale, dove sono state ricoverate in due stanze adiacenti al quarto piano.
La Procura della contea di Qinlong ha consegnato loro i mandati d’arresto nelle stanze d’ospedale il 23 maggio. Alla fine di giugno alcuni impiegati della procura sono andati di nuovo in ospedale per far firmare i documenti alle due donne, ma loro si sono rifiutate.
Il tribunale distrettuale di Funing ha tenuto un’udienza congiunta per i loro casi il 22 agosto dello scorso anno. I rispettivi avvocati hanno presentato dichiarazioni di colpevolezza per loro. Il giudice Lin Shuangquan le ha incriminate qualche tempo dopo. Non si conosce l’entità della pena di entrambe le donne.
L’avvocato di Meng le ha fatto visita in ospedale il 28 novembre dello scorso anno e le ha detto che il tribunale intermedio aveva appena fissato un’udienza d’appello (di cui non si conosce la data). Meng ha preparato un’arringa difensiva e l’ha sottoposta al tribunale di grado più alto, che però ha confermato il verdetto originale. Il 15 gennaio di quest’anno è stata trasferita al carcere femminile di Shijiazhuang.
Una persona che lavorava lì ha detto che Meng aveva richiesto di poter presentare una mozione perché si rivedesse il suo caso mentre era in prigione. Quando il suo avvocato le ha fatto visita il 29 aprile di quest’anno il loro incontro, durato due ore, è stato attentamente monitorato da due guardie carcerarie, che hanno anche scattato foto alla mozione che l’avvocato aveva preparato. Quando quest’ultimo ha fatto notare una frase che diceva che Meng era incompatibile con la detenzione, le guardie l’ hanno smentita, dicendo che era in perfetta salute e non aveva malattie. Meng ha anche preparato una mozione lei stessa, ma le guardie non le hanno lasciato usare quella versione.
Le autorità le hanno anche sospeso la pensione, con il pretesto che non aveva presentato i documenti per il rinnovo annuale.
Persecuzione passata
Meng ha intrapreso il Falun Gong nel luglio del 1996. Siccome rimaneva salda nella sua fede dopo che la persecuzione è iniziata, è stata ripetutamente arrestata e detenuta. Prima di quest’ultima condanna era già stata in due campi di lavoro forzato e in carcere per un totale di otto anni.
Era stata arrestata per la prima volta nel 2000 perché era andata a Pechino per fare appello per il Falun Gong. Le era stato dato un anno ai lavori forzati e lo aveva scontato nel campo di Shuanghe e nel centro di disintossicazione da stupefacenti dell’Heilongjiang.
Dopo essere stata rilasciata aveva vissuto lontano da casa per evitare ulteriori persecuzioni. A novembre del 2001 è stata arrestata di nuovo nella prefettura di Daxing’anling per aver affisso del materiale informativo sul Falun Gong. Al centro di detenzione distrettuale di Jiagedaqi è stata picchiata, presa a calci, alimentata forzatamente, costretta a stare su una sedia di ferro e a lavorare senza retribuzione.
Il 10 febbraio del 2002 è stata trasferita al campo di lavoro forzato di Shuanghe per scontare altri due anni. È stata alimentata forzatamente con acqua salina, che le ha danneggiato l’esofago e le ha causato un sanguinamento gastrico.
L’altro arresto è avvenuto nel luglio 2008, poco prima delle olimpiadi di Pechino. È stata condannata a quattro anni nel dicembre di quell’anno. Nel carcere femminile provinciale dell’Heilongjiang ha subito continue torture. Quando è stata rilasciata, il 22 luglio 2012, pesava poco più di 36 chilogrammi, i capelli le erano diventati tutti grigi e aveva problemi a mantenere l’equilibrio mentre camminava.
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