(Minghui.org) Una donna di 72 anni della città di Liupanshui, nella provincia del Guizhou, è ancora in carcere dopo che la sua richiesta di appello è stata respinta.

La mattina dell’8 marzo dello scorso anno Xie Xianqiong è stata arrestata, dopo che Zhao Gang, Fu Yi e altri quattro agenti della Divisione di sicurezza interna del distretto di Zhongshan hanno fatto irruzione nella sua abitazione. L'hanno presa di mira perché si è rifiutata di rinunciare al Falun Gong, una pratica per il benessere della mente e del corpo perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.

Il giudice Wang Xun del tribunale distrettuale di Zhongshan ha condannato Xie a tre anni e due mesi con una multa di 15.000 yuan (circa 1.900 euro). Dopo due udienze, il suo appello è stato respinto dal tribunale intermedio di Liupanshui il 1° febbraio scorso.

A marzo Xie è stata ammessa nel carcere femminile della provincia del Guizhou; le guardie l'hanno maltrattata al punto che la sua pressione sanguigna è salita, il suo battito cardiaco è diventato irregolare ed è stata ricoverata in ospedale per alcuni giorni.

Non molto tempo dopo l’ammissione al carcere Xie e la sua famiglia hanno presentato una mozione per riconsiderare la sentenza contro il suo appello, ma il tribuale intermedio di Liupanshui ha respinto la mozione e la praticante è rimasta in carcere.

Non è la prima volta che Xie viene presa di mira per aver praticato il Falun Gong, a cui attribuisce il merito di aver curato l'artrite. La donna è stata arrestata il 26 marzo 2020 per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong; la polizia l'ha trattenuta per 12 giorni e l'ha arrestata di nuovo il 2 giugno dello stesso anno, dopo averla vista parlare con la gente del Falun Gong.