(Minghui.org) Il 30 aprile scorso una donna residente nella città di Emeishan, nella provincia del Sichuan, è stata condannata a tre anni e mezzo e multata di 5.000 yuan (circa 640 euro) per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
La vicenda di Wang Ping è nata da un arresto avvenuto il 12 aprile 2022. La polizia ha fatto irruzione nella sua abitazione, l’ha arrestata e poi rilasciata su cauzione. Il 22 giugno è stata molestata e minacciata che, se non avesse firmato la dichiarazione di rinuncia al Falun Gong, avrebbe avuto l’abitazione saccheggiata. Non è chiaro se lei abbia o meno accettato.
Il 12 aprile dell'anno scorso, dopo la scadenza della cauzione, la polizia l'ha messa agli arresti domiciliari. Sei mesi dopo, l'11 ottobre, è stata arrestata da due agenti di polizia, tra cui uno del suo quartiere di nome Zhang Youxin, e portata dal procuratore per comunicarle che era stata incriminata.
Il 12 febbraio scorso due agenti, di nome Chen e Lin, hanno molestato Wang in casa. Si sono rifiutati di rivelare i loro nomi di battesimo e i numeri identificativi della polizia. Le hanno chiesto se viveva da sola, se andava a piedi o in bicicletta, quando usciva, e se aveva libri del Falun Gong a casa. Wang ha detto solo che tutti i suoi libri del Falun Gong erano stati confiscati dalla polizia.
Il 30 aprile dello stesso anno, Wang è comparsa davanti al tribunale della città di Emeishan ed è stata condannata.
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