(Minghui.org) Dopo l’ultimo arresto avvenuto lo scorso anno, una coppia di coniugi della città di Harbin è stata condannata al carcere per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999.
Zhang Yaru, di 58 anni, è stata condannata a due anni e mezzo e sta scontando la pena nel carcere femminile della provincia dell’Heilongjiang (situato ad Harbin). Suo marito, Liu Hongyun di 61 anni, è stato condannato a cinque anni ed è ancora recluso nel centro di detenzione del distretto di Acheng. Un informatore ha dichiarato che, a seguito dello sciopero della fame fatto come protesta contro la detenzione illegale, non è stato ammesso al carcere a causa delle cattive condizioni di salute.
Zhang e Liu attribuiscono al Falun Gong il merito essere tornati in buona salute. Liu è guarito dalla pleurite, da alcune malattie gastriche e dall’artrite. Zhang, dopo aver partorito, aveva sviluppato dolori alla schiena, e doveva stare sdraiata per ore ogni volta che aveva un attacco di mal di schiena, per di più in inverno soffriva di emicrania e vertigini. Tutte le sue malattie sono scomparse dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong.
Dopo l'inizio della persecuzione nel 1999 grazie alla loro esperienza positiva con il Falun Gong i coniugi sono rimasti fedeli alla pratica e, a causa di questo, sono diventati un bersaglio e sono stati entrambi ripetutamente arrestati. Nel 2000 Liu è stato condannato a un anno di lavori forzati e nel 2002 a quattro anni. Nel 2002 Zhang è stata condannata a tre anni di lavori forzati. All’epoca il figlio aveva solo 11 anni, ha dovuto abbandonare la scuola dopo aver sopportato bullismo e umiliazioni. Prima che la madre fosse rilasciata nel 2005 ha vissuto da solo, Zhang è tornata a casa e ha ritrovato il figlio introverso e trascurato, e i topi che scorrazzavano per casa.
L'ultima condanna di Zhang e del marito deriva dall'arresto del figlio avvenuto l'11 luglio 2022 mentre lavorava in un mercato siderurgico locale. La polizia ha fatto irruzione nella casa che condivideva con i genitori. Zhang e Liu non erano presenti in quel momento e gli agenti hanno confiscato i loro libri sul Falun Gong, i telefoni cellulari, i lettori musicali, i computer portatili e un ritratto del fondatore del Falun Gong.
Il figlio è stato rilasciato quel pomeriggio, ma la coppia è stata costretta a vivere lontano da casa per evitare di essere arrestata. Il 4 luglio dello scorso anno gli agenti della Divisione di sicurezza interna del distretto di Acheng li hanno rintracciati e arrestati; hanno portato Zhang al secondo centro di detenzione della città di Harbin e Liu a quello del distretto di Acheng.
Liu è stato rilasciato su cauzione cinque giorni dopo aver iniziato lo sciopero della fame per protesta, ma la polizia lo ha ripreso in custodia il 22 agosto dello scorso anno e lui ha ripreso lo sciopero della fame. Il 30 agosto si è ammalato gravemente ed è stato portato all'ospedale distrettuale di Acheng per essere rianimato. Il 9 settembre dello scorso anno la polizia ha presentato il suo caso alla Procura del distretto di Acheng e hanno portato avanti anche il caso di Zhang. Non è chiaro quando la coppia sia stata processata o condannata. Le loro ultime ingiuste condanne hanno evocato nel figlio il ricordo delle loro passate persecuzioni.
Liu è stato condannato a un anno di lavori forzati nel 2000 e a quattro anni nel 2002
Il 2 febbraio 2000 Zhang e Liu sono stati arrestati, tre giorni prima del Capodanno cinese. Entrambi sono stati trattenuti per due mesi nel secondo centro di detenzione del distretto di Acheng. Le guardie hanno estorto 2.000 yuan (circa 260 euro) alla famiglia della coppia prima di rilasciarla.
A novembre del 2000 Liu ha preso un treno diretto a Pechino per andare ad appellarsi al diritto di praticare il Falun Gong. È stato arrestato sul treno dopo che un agente di sicurezza gli ha trovato addosso uno striscione del Falun Gong. Il treno si è fermato nella città di Changchun e il praticante è stato portato in una stazione di polizia locale. L'agente Zhou Xiaozhang della stazione di polizia di Shengli lo ha prelevato due giorni dopo e lo ha picchiato selvaggiamente. Zhou ha estorto 1.000 yuan (circa 130 euro) e sei pacchetti di sigarette alla famiglia, poi lo ha rilasciato.
A marzo 2001 Liu è stato arrestato e portato in un centro di lavaggio del cervello. L'agente Ma Yunfeng della stazione di polizia di Shengli lo ha frustato con una stecca da biliardo, in seguito è stato trasferito al secondo centro di detenzione del distretto di Acheng, dov’è stato ripetutamente picchiato. Nel settembre 2001 è stato sottoposto a un anno di lavori forzati e trasferito al campo di lavoro di Changlinzi.
Le guardie e i detenuti del campo di lavoro hanno usato mazze di gomma nera per picchiare il praticante sulla testa e l'hanno colpito con manganelli elettrici. Per protesta ha iniziato uno sciopero della fame ed è stato alimentato a forza. É stato rilasciato a marzo 2001.
Il 20 maggio 2002 Liu ha parlato del Falun Gong a uno sconosciuto che gli ha chiesto di poter imparare gli esercizi. Dopo che ha invitato l'uomo a casa, quest’ultimo ha chiamato la polizia. Liu ha saputo in seguito che l'uomo era Zhao Hongguang, il capo del Dipartimento di polizia del distretto di Acheng. Dieci agenti hanno fatto irruzione e arrestato Liu e sua moglie.
La polizia ha buttato a terra Liu e gli agenti hanno camminato sulla sua schiena, poi gli hanno afferrato la mano per costringerlo a firmare alcuni documenti non ben identificati.
Dopo che la coppia è stata portata al primo centro di detenzione del distretto di Acheng il figlio di 11 anni è rimasto a casa da solo.
Un medico del centro di detenzione, di nome Zhang, ha legato Liu a un letto in posizione di aquila aperta. Il praticante indossava solo la biancheria intima. Zhang e alcuni detenuti lo hanno poi frustato con catene di metallo. Non gli è stato permesso di alzarsi per andare in bagno, costringendolo a farsi i bisogni addosso. Di notte Zhang lo toglieva dal letto e gli ammanettava le mani alle finestre, Liu è stato torturato in questo modo per sette giorni di fila, poi è stato appeso e con mani e piedi uniti in catene assicurato a un anello di metallo ancorato al pavimento. Durante gli oltre tre mesi di reclusione nel primo centro di detenzione del distretto di Acheng, non è mai riuscito a dormire bene, e tutto il suo corpo si è incancrenito.
Rievocazione della tortura: Legato su un letto in posizione di aquila aperta
Illustrazione della tortura: Mani e piedi uniti in catene assicurato a un anello di metallo ancorato al pavimento
Il tribunale distrettuale di Acheng ha condannato Liu a quattro anni e lo ha fatto ammettere in una prigione di recente costruzione, dov’è stato colpito alla testa con mazze di gomma. Una settimana dopo è stato trasferito nella prigione di Hulan.
Le guardie carcerarie hanno torturato Liu con vari mezzi. Una volta è stato appeso con i piedi sollevati da terra per più di due ore; è stato anche tenuto in cella d’isolamento e costretto a bere acqua dalla tazza del water. Quando si è rifiutato di donare il sangue, che la prigione vendeva a scopo di lucro, le guardie lo hanno picchiato e appeso di nuovo, inoltre di notte non gli permettevano di dormire.
Illustrazione della tortura: Appeso
Liu è stato rilasciato il 20 maggio 2006.
Zhang è stata condannata a tre anni di lavori forzati nel 2002
Nel maggio 2000, mentre Liu era ancora detenuto nel centro di lavaggio del cervello, l'agente Ma ha fatto irruzione in casa di Zhang. La donna si è rifiutata di seguirlo in caserma e lui le ha afferrato i capelli e l’ha riempita di calci e pugni. Il figlio di 10 anni era terrorizzato e gridava: “Non picchiate mia madre! Non picchiare mia madre!”.
Zhang è stata trattenuta nel secondo centro di detenzione del distretto di Acheng per più di 20 giorni, prima di essere trasferita nello stesso centro di lavaggio del cervello in cui era detenuto il marito. Il personale del centro l'ha costretta a guardare ogni giorno video che diffamano il Falun Gong. Per indebolire la sua volontà hanno portato lì anche suo figlio. Il ragazzo aveva i vestiti strappati, il viso sporco e i capelli spettinati, non riusciva a dire nulla e piangeva senza sosta. La madre era disperata nel vedere il figlio in quello stato; in seguito gli agenti le hanno estorto 2.000 yuan (circa 250 euro) e l'hanno rilasciata. Più o meno nello stesso periodo il marito è stato sottoposto ai lavori forzati per un anno.
Nel gennaio 2001, poco prima del Capodanno cinese, alcuni agenti della stazione di polizia di Shengli hanno fatto irruzione in casa di Zhang e l’hanno sequestrata; non le hanno permesso nemmeno di mettersi le scarpe. L'hanno reclusa nel secondo centro di detenzione del distretto di Acheng per quasi tre mesi. Non molto tempo dopo il suo rilascio, l'agente Ma e alcune altre persone hanno fatto irruzione in casa sua e l'hanno portata alla stazione di polizia di Shengli. Ma ha usato un tubo di PVC per picchiarla sul petto e sulla schiena.
Ma ha portato Zhang al secondo centro di detenzione del distretto di Acheng. Il petto le faceva così male che aveva bisogno di aiuto per girarsi, inoltre non riusciva a mandar giù nulla di ciò che mangiava. Le guardie l'hanno portata in ospedale, dove le hanno riscontrato un accumulo di liquidi nel petto. Non hanno cercato di curarla, ma l'hanno riportata nella cella umida del centro di detenzione, dove ha sviluppato la scabbia su tutto il corpo. Le sue braccia si sono incancrenite e trasudavano sangue e pus, e nessuno osava toccarla per paura di essere contagiato. Invece di rilasciarla, le guardie l'hanno trasferita al primo centro di detenzione del distretto di Acheng che si è rifiutato di accoglierla. Solo allora è stata rilasciata.
Il 20 maggio 2002 Zhang è stata arrestata insieme al marito e portata al primo centro di detenzione del distretto di Acheng. Il direttore Song le ha ammanettato le mani dietro la schiena e l’ha attaccata a una ringhiera per sette giorni. Un'altra praticante, Chang Liping, ha chiesto a Song di smettere di torturare Zhang, ma anche lei è stata sottoposta alle stesse torture per nove giorni. Song ha anche intenzionalmente stretto le manette di Chang per farla soffrire ancora di più.
Dopo che Zhang ha detto che intendeva fare uno sciopero della fame, un altro direttore Luo Yongwei, ha minacciato di legarla a un letto in posizione di aquila aperta, proprio come suo marito.
In seguito Zhang è stata condannata a tre anni e portata nel campo di lavoro forzato di Wanjia. Appena arrivata le guardie del campo di lavoro le hanno ordinato di accovacciarsi e, quando si è rifiutata di obbedire, cinque guardie l'hanno circondata. La guardia Yao Fuchang le ha afferrato i capelli e l'ha presa a calci. L'ha portata in una camera, dove ha visto tutti i tipi di strumenti di tortura. Yao l'ha immobilizzata su una sedia di ferro e l'ha picchiata con dei manganelli elettrici. Anche un'altra praticante, Wang Meijuan, è stata sottoposta a scosse e ha riportato gravi ustioni al volto.
Rievocazione della tortura: Sedia di ferro
Zhang si è rifiutata di scrivere le tre dichiarazioni di rinuncia alla sua fede ed è stata costretta a rimanere accovacciata per lunghe ore ogni giorno, per tre giorni di seguito. Quando ancora si rifiutava veniva appesa.
Un giorno una guardia ha scoperto che Zhang aveva un foglietto con un messaggio sul Falun Gong e l'ha picchiata selvaggiamente. Sei mesi dopo, quando non è riuscita a finire la sua quota, è stata costretta ai lavori forzati e non le è stato permesso di dormire.
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