(Minghui.org)

Nome: Guan HongyanNome cinese: 关洪艳Genere: FemminaEtà: 63 anniCittà: QitaiheProvincia: HeilongjiangOccupazione: SconosciutaData del decesso: Inizio 6 novembre 2023Data dell'ultimo arresto: 11 luglio 2022Luogo di detenzione più recente: Carcere femminile della provincia dell'Heilongjiang

Il 6 novembre dell'anno scorso, il carcere femminile della provincia dell'Heilongjiang ha comunicato ai familiari di Guan Hongyan che lei era deceduta per "un malore". Secondo alcuni addetti ai lavori, tuttavia, la donna è deceduta a causa delle ferite riportate dopo essere stata ripetutamente torturata dalle guardie e dalle detenute.

La morte per tortura di Guan, 63enne residente nella città di Qitaihe, nella provincia dell'Heilongjiang, è avvenuta circa 16 mesi dopo una condanna a sette anni e mezzo di carcere per aver praticato il Falun Gong, una disciplina per il benessere del corpo e della mente perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal 1999.

L'11 luglio 2022 Guan e una decina di altri praticanti locali sono stati arrestati e portati nel Centro di detenzione della città di Qitaihe. Il capitano Bi Shuqing, del Dipartimento di polizia della città di Qitaihe, ha organizzato l'arresto di gruppo. I suoi subordinati hanno monitorato i telefoni e gli spostamenti dei praticanti per circa sei mesi prima di condurre l'operazione di polizia.

Alla fine di dicembre 2022 il Tribunale del distretto di Qiezihe ha condannato Guan a una pena di sette anni e mezzo di reclusione e a una multa di 10.000 yuan (circa 1.300 euro) ed è stata ammessa nel Carcere femminile della provincia dell'Heilongjiang. Le guardie le hanno ordinato di rinunciare al Falun Gong. Lei ha mantenuto la sua fede ed è stata sottoposta a varie forme di tortura, che alla fine nel novembre dell'anno scorso ne hanno causato il decesso.

Tattiche note usate per abusare delle praticanti detenute

Sebbene i dettagli delle torture subite da Guan siano ancora in fase di indagine, al momento dell'ammissione in carcere è stata probabilmente rinchiusa nel gruppo di gestione rigorosa, riservato alle praticanti del Falun Gong appena ammesse.

Secondo le praticanti che sono state ammesse in questa sezione, ognuna di loro è stata costretta a rimanere seduta su un piccolo sgabello dalle ore 3:30 alle ore 22:00 di ogni giorno, mentre era costretta a guardare video anti-Falun Gong a ripetizione; le praticanti inoltre non potevano parlare tra loro. Quelle di loro che si rifiutavano ancora di rinunciare al Falun Gong venivano maltrattate verbalmente e picchiate brutalmente. Non è stato permesso loro di usare il bagno e alcune si sono sporcate i pantaloni. Le guardie hanno anche limitato o impedito del tutto l'acquisto di beni di prima necessità, limitando i pasti a due al giorno nei fine settimana.

Molte praticanti imprigionate sono state ferite e almeno 32 di loro (tra cui Guan) sono decedute a causa delle torture subite nel corso degli anni. Giorni dopo la scomparsa di Guan, Li Yuzhen residente ad Harbin (la capitale della provincia), all'inizio di gennaio scorso, mentre scontava una pena di quattro anni di reclusione, è deceduta.

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