(Minghui.org) Il Tribunale intermedio n. 2 di Tianjin ha confermato in appello la sentenza di colpevolezza contro un residente locale senza tenere un’udienza aperta, come era stato richiesto.

L’ingegnere Huang Liqiao è stato arrestato il 4 ottobre del 2022 a causa della sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere di corpo e mente perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999. Nel settembre dello scorso anno il Tribunale distrettuale di Hedong l’ha condannato a sei anni di prigione con una multa di 10.000 yuan (circa 1.270 euro). Il ricorso che aveva presentato è stato respinto di recente (non si sa la data esatta), quindi presumibilmente si trova ancora presso il centro di detenzione distrettuale di Hedong.

Questa non è la prima volta che viene condannato per la sua fede. Aveva già scontato tre pene ai lavori forzati per un totale di sette anni fra il 1999 e il 2010. L’azienda di tubi in acciaio per cui lavorava lo aveva licenziato mentre scontava la terza pena. In seguito era stato di nuovo arrestato nel 2012 e condannato a sette anni di carcere. A sua moglie, durante i primi cinque anni, non era stato consentito di fargli visita. Per la persecuzione subita in passato si vedano gli articoli correlati.

Dettagli dell’ultima persecuzione

Non appena Huang ha messo piede fuori di casa, il 4 ottobre del 2022, degli agenti di polizia che erano appostati lì fuori lo hanno arrestato, dopodiché sono entrati in casa e gli hanno confiscato alcuni effetti personali fra cui la carta di identità. Poi lo hanno portato al Centro di detenzione distrettuale di Hedong.

La Procura distrettuale di Hedong lo ha incriminato il 14 dicembre del 2022. Il fratello, che gli aveva fatto visita il 19 gennaio dell’anno scorso, ha detto che il centro lo portava spesso a sottoporsi a esami clinici, anche se era non aveva alcun problema di salute. A ogni esame le guardie presentavano la carta di identità confiscata dalla polizia,

A febbraio dell’anno scorso l’avvocato e i familiari sono andati in procura e al Dipartimento di polizia distrettuale di Hedong per presentare un reclamo contro gli agenti che l’avevano arrestato. Hanno anche spedito per posta la richiesta di archiviazione del caso al procuratore capo, al capo della polizia, e al segretario della Commissione affari politici e legali di Tianjin (un’agenzia extra giudiziale con il compito di supervisionare la persecuzione del Falun Gong).

L’avvocato è andato al centro di detenzione il 15 febbraio dello scorso anno e gli è stato concesso solo un incontro virtuale, durante il quale Huang gli ha detto che il Tribunale distrettuale di Hedong aveva cercato di tenere un’ udienza virtuale del suo caso il 7 febbraio. Poi, urlando, ha detto che era stato accusato ingiustamente e la guardia Li Hongjun lo ha picchiato per ritorsione. Huang ha chiesto che Li fosse sottoposto a sanzione disciplinare prima del processo. Il tribunale ha così cancellato l’udienza virtuale.

Quando ha saputo quello che Huang aveva passato, l’avvocato gli ha consigliato di metterlo per iscritto, così avrebbero inoltrato la denuncia alla Procura distrettuale dell’Hedong e al PM di stanza al centro di detenzione.

Il giorno seguente è andato all’ufficio appelli della Procura distrettuale dell’Hedong e ha riferito le percosse subite dal cliente. L’addetto al ricevimento ha detto che avrebbero aspettato la denuncia di Huang.

Il 17 febbraio dello scorso anno è ritornato al centro di detenzione e ha incontrato Huang virtualmente. Era lì per prendere la denuncia contro la guardia Lì, ma il centro di detenzione ha rifiutato di consegnargliela. Ha chiesto di vedere il direttore del centro di detenzione, ma le guardie gli hanno detto che era in riunione. Ha atteso, ma alla fine non è riuscito a vederlo.

Quel giorno stesso lo ha chiamato il giudice Wang Jun per dirgli che l’udienza virtuale era stata fissata per il 28 febbraio dello scorso anno. L’avvocato gli ha detto che Huang chiedeva di avere un’ udienza in presenza e gli ha ricordato è diritto di ogni imputato averla.

Wang ha fissato un’udienza preliminare per il 27 febbraio dello scorso anno. Erano presenti l’avvocato e il PM mentre Huang, che doveva comparire virtualmente dal centro di detenzione, poco prima che la riunione iniziasse ha avuto dei giramenti di testa e non vi ha potuto partecipare.

L’avvocato ha detto che lo scopo dell’incontro era di fargli pressioni perché non parlasse della legalità del Falun Gong. Il giudice ha acconsentito a cancellare il processo virtuale fissato per il 28 febbraio e ha fissato una sessione in presenza per il 31 maggio dell’anno scorso, ma non si sa ancora nulla riguardo ad essa. A settembre dello scorso anno Huang è stato condannato a sei anni di prigione con una multa di 10.000 yuan.

Ha fatto ricorso al Tribunale intermedio n. 2 di Tianjin e ha richiesto un’udienza aperta. Il tribunale di ordine superiore ha totalmente ignorato la richiesta e di recente ha confermato il verdetto originale.

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