(Minghui.org) Recentemente Tian Lili, di 44 anni della città di Fushun nella provincia del Liaoning, è stata condannata a quattro anni di prigione e multata di 16.000 yuan (circa 2.020 euro) per la sua fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese (PCC) dal luglio 1999.

Il processo a carico di Tian è scaturito dal suo arresto avvenuto la mattina del 26 gennaio scorso. La donna stava indossando la sua uniforme da lavoro in un supermercato locale, quando hanno fatto irruzione alcuni agenti del Dipartimento di polizia distrettuale di Xinfu. Durante il prelievo di sangue, effettuato contro la sua volontà, Tian è svenuta, ma è stata comunque portata al Centro di detenzione della città di Fushun (noto anche come Centro di detenzione di Nangou).

La polizia ha dichiarato di averla presa di mira perché era una "fuggitiva". In precedenza, il 7 aprile 2022, è stata arrestata per aver parlato alla gente del Falun Gong, ma è stata presto rilasciata senza condizioni, dato che il suo nome non era inserito nella lista dei ricercati. Quando i suoi familiari hanno chiesto come avesse potuto diventare improvvisamente una fuggitiva, gli agenti sono rimasti in silenzio.

Circa due mesi dopo la Procura distrettuale di Dongzhou ha emesso un mandato di arresto formale nei suoi confronti e, lo scorso 21 giugno, il tribunale locale ha tenuto un'udienza sul suo caso nel centro di detenzione.

Il procuratore Dai Guoqiang ha letto ad alta voce le prove inventate contro di lei, presentate dalle Stazioni di polizia di Fumin e di Qianjin. Il giudice Zhang Yang le ha chiesto se avesse ammesso la sua "colpa". Tian ha risposto di non aver violato alcuna legge nell'esercitare il suo diritto costituzionale alla libertà di credo. L’avvocato ha anche sottolineato che nessuna legge in Cina criminalizza il Falun Gong e ha chiesto la sua assoluzione.

Giorni dopo il giudice ha annunciato il verdetto e Tian ha presentato ricorso in appello.

Precedente condanna a un anno e mezzo dopo essere stata arrestata nel 2018

Il 23 agosto 2018 Tian è stata arrestata e successivamente condannata a un anno e mezzo di prigione. Anche suo marito, Lu Guofeng, che non praticava il Falun Gong, è stato arrestato e detenuto per un mese.

La polizia ha continuato a perseguitare Tian anche dopo averla rilasciata. A causa delle continue vessazioni i suoceri si sono ammalati e anche il nipote è stato molestato a scuola. Per evitare di coinvolgere la sua famiglia, il marito è stato costretto a divorziare da lei.

La pressione mentale dovuta alle persecuzioni ha compromesso la salute della madre di Tian, Liu Xiuqin, che, il 23 gennaio 2022 è deceduta all'età di 68 anni. Dopo la sua morte, il padre di Tian, affetto da gravi problemi cardiaci e traumatizzato dai frequenti arresti, nonché dalle ripetute irruzioni della polizia nel corso degli anni, si è tenuto a distanza dalla figlia. Quando il 7 aprile 2022 Tian è stata nuovamente arrestata per aver parlato alla gente del Falun Gong, gli agenti hanno messo a soqquadro l'abitazione del padre, che ha avuto un infarto.

Nel mese di ottobre 2022, prima del 20° Congresso del Partito Comunista, Tian è stata nuovamente molestata. Anche il suo ex marito e i suoi genitori sono stati perseguitati dalle autorità.

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