(Minghui.org) In occasione del 20 luglio, 25° anniversario della persecuzione del Falun Gong in Cina, i praticanti della regione francofona della Svizzera hanno tenuto una manifestazione davanti all'Ufficio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani. Sei consiglieri e un rappresentante dell'ACAT Suisse sono intervenuti alla manifestazione per mostrare il loro sostegno.

Più di 30 funzionari governativi e l'ex sindaco di Ginevra, Alfonso Gomez, hanno inviato lettere all'Associazione Falun Dafa, esprimendo il loro sostegno alla continua protesta pacifica del gruppo contro la persecuzione.

Rappresentante del Falun Gong: chiediamo al governo federale e locale di prestare attenzione alla persecuzione

Un rappresentante del Falun Gong (Falun Dafa) ha detto nel suo discorso: "Da 25 anni, come ogni anno, durante la riunione della Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, continuiamo a stare fuori dal Palazzo Wilson, con la pioggia o con il sole, per fare appello pacificamente, e chiedere che la Cina smetta di perseguitare i praticanti del Falun Gong. Ancora una volta, ricordiamo alla società internazionale e al governo federale e statale svizzero che questi crimini contro l'umanità sono ancora in corso in Cina".

Membro del Consiglio generale di Ginevra: spero che l'anno prossimo potremo festeggiare la fine delle persecuzioni

Cédric Jeanneret, membro del Consiglio generale di Ginevra, ha dichiarato nel suo discorso alla manifestazione: "Sono un membro del Consiglio generale di Ginevra. Come rappresentante del popolo, vengo qui oggi per esprimere il nostro sostegno a coloro che sono perseguitati per la loro fede. Ginevra è una città che accoglie coloro che sono perseguitati per il loro credo. Siamo grati per la vostra presenza, vivendo in umanità e in mezzo a questi valori che ci uniscono".

Cédric Jeanneret, membro del Consiglio generale di Ginevra, ha parlato alla manifestazione

Ha detto: "Ecco perché quello che posso fare oggi è fare appello al PCC. I praticanti non hanno altri desideri, vogliono solo vivere in armonia, tolleranza e rispetto reciproco”.

"Voglio dire al governo del PCC che la felicità su questo pianeta non deve essere misurata in termini di larghezza dei monitor prodotti nelle fabbriche. Si basa sulle condizioni di salute delle persone e sul modo in cui vanno d'accordo tra loro. Questi valori creano una prosperità duratura e costruttiva”.

"Guardate, questa persecuzione va avanti da 25 anni. Spero che l'anno prossimo potremo festeggiare il primo anno della fine di questa persecuzione. Possiamo festeggiare insieme alle persone che vivono su questo bellissimo pianeta, compresi i cinesi, gli europei, i ginevrini e gli inglesi. Spero che potremo promuovere la tolleranza, la gentilezza e la verità".

Membro del Consiglio nazionale: “Grazie per tutto quello che avete fatto, vi sostengo completamente”

Christian Dandrès, membro del Consiglio nazionale, nel suo intervento alla manifestazione ha detto: "Voglio esprimere chiaramente che sono completamente al vostro fianco, vittime della persecuzione. Sostenere i diritti umani, poter agire e opporsi alle persecuzioni di tutti i Paesi, in particolare della Cina, credo sia sicuramente il cuore di certe questioni".

Christian Dandrès, membro del Consiglio nazionale, interviene alla manifestazione

"Allo stesso tempo, penso che il nostro Paese, la Svizzera, dovrebbe fare qualcosa perché ha legami con la Cina, alcune persone in Svizzera dovrebbero agire per cambiare la politica federale nei confronti del PCC. Per questo voglio ringraziarvi per quello che avete fatto e portarvi il mio totale sostegno".

Membro del Consiglio nazionale: continuate a sostenere il Falun Gong

Mauro Poggia, membro del Consiglio nazionale, parla alla manifestazione

Nel suo discorso, Mauro Poggia, membro del Consiglio nazionale, ha dichiarato che continuerà a sostenere il Falun Gong fino alla vittoria contro la persecuzione.

“In questi 25 anni, molti cari e amici sono morti in questa inutile repressione. Qui, Ginevra è la capitale dei diritti umani, dove si conserva la sua Convenzione. Naturalmente, dobbiamo alzarci in piedi e gridare, prestare attenzione, chiedere continuamente a questo governo di restituire la libertà a persone che non hanno fatto nulla per danneggiare gli altri. Speriamo un giorno di incontrarci qui e dire insieme: la persecuzione è finalmente finita, la giustizia ha prevalso".

Membro del Consiglio nazionale: la Svizzera deve chiedere chiaramente la fine della persecuzione del Falun Gong

Carlo Sommaruga, membro del Consiglio nazionale, ha inviato una lettera per esprimere il suo sostegno

Carlo Sommaruga, membro del Consiglio nazionale, ha scritto nella sua lettera: "In occasione del 25° anniversario della persecuzione del Falun Gong da parte del PCC, esprimo il mio sostegno al gruppo che promuove la tolleranza e la gentilezza, perché questi valori sono di estrema importanza per qualsiasi società, sia essa cinese o svizzera”.

"Inoltre, questi sono valori che promuoviamo nel campo della politica e della società in Svizzera, sono estremamente importanti. Tuttavia, ciò che sta accadendo in Cina, la repressione del Falun Gong e gli omicidi hanno causato un problema enorme”.

"Questa persecuzione esiste davvero, non solo contro il Falun Gong, ma anche contro gli uiguri e i tibetani, e deve cessare. Per questo, in questa manifestazione, come molti politici e persone note di ogni parte del mondo, chiedo la fine della persecuzione del Falun Gong, il rilascio di tutti i prigionieri di coscienza, in particolare dei praticanti del Falun Gong”.

"Quindici anni fa, come molti Paesi ed economie europee, partendo dal principio del libero scambio con la Cina, la Svizzera pensava che il miglioramento dell'economia cinese avrebbe portato alla democrazia, e alla spinta verso le libertà e i diritti fondamentali dell'individuo, invece i risultati si sono rivelati esattamente il contrario”.

"Negli ultimi dieci anni, forse più a lungo, la repressione della religione e dei movimenti religiosi come il Falun Gong da parte della Cina ha continuato a intensificarsi. Nella particolare situazione odierna, i Paesi occidentali devono riconoscerla chiaramente, e aiutarli insieme”.

"Abbiamo visto l'UE e gli Stati Uniti prendere una certa posizione politica, anche la Svizzera deve prenderla soprattutto nell'ottica dell'accordo economico che ha raggiunto oggi con la Cina".

Rappresentante de L'ACAT: chiediamo al PCC di smettere di perseguitare il Falun Gong

Étienne Cottier, responsabile legale de l'ACAT, ha dichiarato nel suo discorso alla manifestazione: "Vengo qui oggi in rappresentanza de l'ACAT, un'organizzazione con sede a Berna che da decenni si oppone alla tortura e alle condanne a morte. Da quasi otto anni seguiamo le proteste pacifiche del Falun Gong per la libertà di parola, in particolare per la libertà di credo, di riunione e di associazione".

"Il 20 luglio 1999, l'allora leader del PCC Jiang Zemin ha dato ordine di sradicare il Falun Gong con tutti i mezzi possibili. Nei decenni successivi, centinaia di migliaia di seguaci sono stati discriminati a causa della propaganda mediatica che diffamava questa pratica. Centinaia di migliaia di persone, come sapete, sono state detenute illegalmente senza processo, costrette ai lavori forzati, torturate o uccise solo perché appartenenti a questo gruppo che il Partito pensava di non essere in grado di controllare”.

"Tuttavia, la portata della persecuzione ha portato a pratiche simili, altrettanto riprovevoli. Venticinque anni dopo, la persecuzione continua a provocare nuove vittime; il prelievo di organi continua a far arricchire avidi e spudorati funzionari pubblici, medici e carceri”.

"Chiediamo al PCC di porre fine alla persecuzione; chiediamo un'indagine indipendente sugli atti di violenza e che i responsabili siano assicurati alla giustizia; esortiamo le Nazioni Unite, il Consiglio, il governo svizzero e allo stesso tempo tutte le organizzazioni di questo tipo in tutti i Paesi a condannare fermamente queste azioni che vanno gravemente contro le leggi internazionali".

Anche Daniel-Dany Pastore, consigliere comunale di Ginevra, Diego Esteban, membro del Consiglio nazionale e André Pfeffer, membro del Consiglio nazionale, hanno tenuto discorsi durante la manifestazione per esprimere il loro sostegno al Falun Gong.