(Minghui.org) Liu Shurong, un residente di Chongqing di 80 anni, è stato arrestato il 23 giugno di quest'anno per aver distribuito materiale informativo che denunciava la persecuzione del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese.
Gli ufficiali della Stazione di polizia della città di Longshui che hanno eseguito l'arresto hanno fatto irruzione in casa di Liu e confiscato il suo computer portatile, i materiali del Falun Gong, un ritratto del fondatore della pratica e altri oggetti di valore. Lo hanno portato al Centro di detenzione del distretto di Dazu, dove si trova tuttora.
Non è la prima volta che Liu, insegnante in pensione, viene preso di mira per la sua fede da quando è iniziata la persecuzione nel luglio 1999. In precedenza era stato condannato due volte ai lavori forzati e incarcerato tre volte.
Due condanne al lavoro forzato
Nell'ottobre 1999 Liu si recò a Pechino per fare appello per il Falun Gong e fu arrestato. Gli fu dato un anno di lavori forzati nel campo di lavoro di Xishanping. Poiché rimase saldo nella sua fede, la pena fu estesa di otto mesi.
Fu nuovamente arrestato a settembre 2001 e trattenuto nel Centro di detenzione distrettuale di Dazu per un mese.
Durante un incontro organizzato nel febbraio 2002 dal Consiglio scolastico della città di Longshui per gli insegnanti in pensione, il praticante è stato arrestato dopo aver cercato di impedire a Luo Guangwen, l'ospite del partito, di attaccare il Falun Gong. Gli è stato dato un anno di lavori forzati al campo di lavoro di Xishanping.
Una pena detentiva di tre anni dopo l'arresto nel 2005
Gli ufficiali della Divisione di sicurezza interna del distretto di Dazu hanno fatto irruzione in casa di Liu il 27 settembre 2005 e l'hanno arrestato e portato al centro di detenzione locale. Ha iniziato uno sciopero della fame per protesta ed è stato brutalmente alimentato a forza. Le guardie lo hanno anche trattenuto mani e piedi in catene, in modo tale che non potesse raddrizzare il corpo (vedi immagine sotto).
Illustrazione della tortura: Mani e piedi uniti in catene
Nel marzo 2006 il Tribunale distrettuale di Dazu condannò Liu a tre anni e lo fece rinchiudere nella prigione di Yongchuan.
Le guardie carcerarie torturarono Liu e altri praticanti usando vari mezzi, come picchiarli selvaggiamente, premere loro la testa con oggetti pesanti, bruciare loro i peli delle gambe con mozziconi di sigaretta, frustarli con ramoscelli, piazzare numerosi insetti sui loro corpi, costringerli a stare in piedi per tante ore, privarli del sonno, negare loro l'uso del bagno, lasciarli quasi morire di fame, usarli come cavie per test antidroga e farli stare all'aperto con vestiti leggeri in pieno inverno.
Incapace di sopportare la tortura, Liu scrisse delle dichiarazioni di rinuncia alla sua fede contro la propria volontà, ma se ne pentì presto e, il 12 maggio 2008, annunciò di voler annullare tali dichiarazioni, che aveva scritto sotto pressione. Le guardie per rappresaglia lo picchiarono e lo costrinsero a stare seduto immobile per una settimana. Iniziò uno sciopero della fame per protesta e fu alimentato forzatamente nell'ospedale della prigione.
Su direttiva del capo della sezione istruzione Wang, del presidente dell'ospedale carcerario Li e del vicepresidente Yang, gli operatori sanitari condussero sul praticante un esperimento sull'intensità dell'alimentazione forzata. Lo legarono a un letto con le mani ammanettate e i piedi incatenati. Gli inserirono un sondino nella narice fino allo stomaco per alimentarlo forzatamente e gli iniettarono 2.000 ml di liquidi sconosciuti a una velocità di 150-200 gocce al minuto. Una guardia donna esortò persino le infermiere ad aumentare la velocità della flebo, dicendo che non le importava se fosse morto.
Il presidente dell'ospedale Li gli disse: "Non è un grosso problema se muori. Al governo costerebbe solo 425 yuan (circa 55 euro) cremare il tuo corpo. È nella politica del governo condurre sperimentazioni sugli esseri umani. Abbiamo ricevuto l'ordine dai piani alti di farlo su di te!".
Secondo una fonte interna, quel liquido tossico potrebbe benissimo uccidere le persone. Durante il ricovero di un mese nell'ospedale della prigione Liu ha lottato per la vita.
Condannato a cinque anni nel 2009
Liu è stato arrestato il 9 marzo 2009, dopo essere stato seguito dalla polizia. È stato condannato a cinque anni dal Tribunale distrettuale di Dazu e, sei mesi dopo, portato nella prigione diYongchuan.
Il 19 settembre 2010 le guardie e i detenuti lo hanno picchiato così selvaggiamente da fargli perdere conoscenza. Lo hanno portato all'ospedale della prigione e lo hanno alimentato forzatamente ogni giorno per sette mesi. La sua salute è peggiorata rapidamente ed è stato rilasciato per motivi di salute nell'ottobre 2011.
Non molto tempo dopo che il praticante era tornato a casa, Wang Hong (vice direttore della città di Longshui), Gao Yali (segretario del comitato locale di strada) e Jiang Guifang (un altro funzionario locale) si sono presentati per molestarlo. Lui si è rifiutato di firmare dichiarazioni di rinuncia alla sua fede e se ne sono andati. Sono tornati l'11 novembre 2011, e questa volta lo hanno costretto a firmare le dichiarazioni.
Condannato a due anni nel 2015
Il 28 luglio 2015 Liu stava distribuendo materiale informativo sul Falun Gong e ne ha dato una copia a un uomo, che poi lo ha seguito e fotografato.
Dopo averlo raggiunto, l'uomo l'ha spinto giù dalla sua bici elettrica e gli si è seduto a cavalcioni, prima di chiamare la polizia. Gli ufficiali della Stazione di polizia di Shuangqiao sono arrivati subito per arrestare il praticante, la cui gamba sanguinava perché era rimasto ferito quando era stato spinto giù dalla bicicletta.
Liu è stato processato presso il Tribunale distrettuale di Dazu il 21 ottobre 2015. Il suo avvocato ha difeso la sua innocenza e lui stesso ha testimoniato in propria difesa. Il giudice presidente ha ammesso di non aver avuto voce in capitolo sull'esito del processo e l'ha condannato a due anni per ordine dei superiori.
Dopo l'ingiusta condanna, Liu è stato trasferito dal Centro di detenzione del distretto di Dazu alla prigione di Yuzhou.
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