(Minghui.org) Nel 25° anniversario dell'inizio della persecuzione del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese (PCC) nel 1999, i praticanti di 44 Paesi hanno di recente presentato una una nuova lista di perpetratori ai loro rispettivi governi chiedendo di impedire l'ingresso nel Paese a tutti i malfattori in elenco e ai familiari, e di congelare i loro conti in banca all'estero secondo la legge.

Nell'elenco dei perpetratori figura anche Chen Yixin, Ministro della sicurezza statale.

Informazioni sul perpetratore

Nome completo: Chen (cognome) Yixin (nome di battesimo)Nome cinese: 陈一新Genere: MaschioData/anno di nascita: Settembre 1959Luogo di nascita: Contea di Taishu, provincia dello Zhejiang

Titolo o Posizione

Ottobre 2022 – ad ora: Ministro della sicurezza stataleAgosto 2018 – ad ora: vice direttore dell'Ufficio della Commissione Centrale per la governance globale del Paese basata sulla legge.Marzo 2018 – ottobre 2022: membro e segretario generale della Commissione affari politici e legali (PLAC)Febbraio 2017 – marzo 2018: vice segretario del Comitato di partito della provincia dell'Hubei, segretario del Comitato di partito del comune di Wuhan, direttore del Comitato permanente del Congresso del Popolo comunale e primo segretario del Comitato di partito del distretto di guarnigione di WuhanDicembre 2016 – febbraio 2017: vice segretario del Comitato di partito dell'Hubei, segretario del Comitato di partito del comune di Wuhan e primo segretario del Comitato di partito del distretto di guarnigione di WuhanNovembre 2015 – dicembre 2016: vice direttore dell'Ufficio del Gruppo dirigente centrale per l'approfondimento delle riforme a livello globale.

Crimini principali

1) Persecuzione mentre ricopre il mandato a Wuhan (dicembre 2016 - marzo 2018)

Fin da quando il PCC ha lanciato la persecuzione dei praticanti del Falun Gong il 20 luglio del 1999, la città più presa di mira è stata Wuhan, la capitale dell'Hubei.

Nel 2017, quando era segretario del Comitato di Partito del Comune di Wuhan, durante i preparativi per i Giochi militari mondiali, con il pretesto di "mantenere l'ordine sociale" le autorità hanno messo sotto controllo i cellulari dei praticanti per mesi e poi li hanno arrestati. Secondo i dati acquisiti dal sito Minghui nel 2017, nella sola Wuhan, sono stati presi di mira un totale di 444 praticanti. Di costoro, 3 sono stati perseguitati a morte, 15 condannati, 30 processati, 126 detenuti, 191 arrestati e 79 molestati. La maggior parte dei praticanti arrestati e molestati ha anche subito la perquisizione delle proprie abitazioni private con relativa confisca di effetti personali.

Zhou Jinmei è stata arrestata il 6 ottobre del 2016 per aver parlato alla gente del Falun Gong. La sua famiglia non è mai stata informata del suo arresto e nemmeno del luogo in cui era detenuta. I familiari hanno controllato in tutte le stazioni di polizia e nei centri di detenzione, ma nessuno sapeva dove fosse. Circa due mesi dopo l'arresto, hanno ricevuto una telefonata dalla Stazione di polizia di Ziyang, in cui si chiedeva loro di identificare la salma di Zhou in un obitorio locale.

I familiari hanno confermato che era lei e hanno notato sul cranio un segno compatibile con un intervento chirurgico. La polizia ha dichiarato che aveva avuto un ictus ed era stata operata per alleviarle i sintomi, ma non avevano referti medici o dell'autopsia da mostrare loro.

Hanno cercato di scoprire le cause della morte di Zhou, ma hanno desistito dopo che la polizia li ha ripetutamente minacciati e, poco dopo, il corpo è stato cremato.

Feng Jiwu, un praticante di oltre 70 anni, è stato arrestato il 27 settembre del 2016. Quando è comparso in aula il 29 marzo del 2017, la polizia gli ha legato una corda intorno al collo per evitare che urlasse: "La Falun Dafa è buona!". Il 17 aprile del 2017 è stato condannato a quattro anni e mezzo e portato al Carcere di Fanjiatai. Qui è stato torturato selvaggiamente e gli è stata sospesa la pensione.

Il 25 aprile del 2017 la 54enne Zhu Ya è uscita da casa, ma è stata fermata fuori dal palazzo dove viveva da agenti in borghese, che l'hanno arrestata e le hanno perquisito la casa. Il 15 giugno del 2018 è stata processata presso il Tribunale distrettuale di Huangpo. L'avvocato ha presentato una dichiarazione di non colpevolezza per lei e lei stessa ha testimoniato in propria difesa. Il giudice l'ha condannata a otto anni di carcere e multata di 20.000 yuan (circa 2.500 euro) il 7 luglio.

2) Persecuzione mentre è Segretario-Generale del PLAC centrale (Marzo 2018 – Ottobre 2022)

Il PLAC è un organo extra giudiziario che ha il controllo di tutti i dipartimenti giudiziari e di pubblica sicurezza in Cina. Insieme all'Ufficio 610 dirige la sistematica persecuzione del Falun Gong. Dopo che Chen è diventato segretario generale del PLAC centrale a marzo del 2018, ha promosso politiche di genocidio contro i praticanti del Falun Gong in tutto il Paese.

Nel suo discorso del 29 marzo 2019 agli studenti della Scuola centrale di partito ha detto: "Studiate coscienziosamente e mettete in pratica il contenuto dell'importante discorso del segretario generale Xi Jinping al seminario speciale per i quadri dirigenti ai livelli provinciali e ministeriali, per prevenire e sventare i principali rischi di danni per la sicurezza politica nazionale." Ha detto che bisognava "focalizzarsi sulla prevenzione e la repressione di ogni attività legata ai culti "e di continuare a ridurne il numero e reprimere le attività di sabotaggio messe in atto da queste organizzazioni secondo le leggi vigenti.”

Con l'avvicinarsi del 1° ottobre 2019, il giorno del 70° anniversario della conquista del potere del PCC in Cina, si sono verificati molti arresti di gruppo ed episodi di molestie che sono stati fatti passare per operazioni mirate a "salvaguardare la stabilità sociale". Alcuni praticanti sono stati assaliti durante gli arresti e i loro familiari sono stati picchiati quando hanno cercato di farli rilasciare.

Il 10 settembre del 2020 Chen ha presieduto una riunione del gruppo di studi teorici della Commissione centrale del PLAC e ha richiesto che le filiali locali "rafforzassero la lotta contro i culti".

Il 2 settembre del 2021 Chen ha pubblicato un articolo nel periodico Cercare la verità intitolato "Dare il meglio di sé per ottenere risultati eccellenti durante il grande esame della nostra epoca". Chen ha equiparato i credi religiosi agli efferati atti terroristici e nell'articolo ha scritto:

"Combattete bene la guerra e annientateli: concentrate gli sforzi contro gli efferati atti terroristici e le organizzazioni di culto. Mantenete alta la pressione e un clima di rigore e distruggete il territorio dove nascono e prosperano."

Il 16 marzo del 2022 ha pubblicato un articolo in Tempi di studio intitolato "Promuovere lo sviluppo del lavoro politico e legale di alta qualità e realizzare un livello più alto della Cina pacifica". Ha scritto: "I culti sono un tumore maligno della società dei nostri tempi". Ha anche promosso la cosiddetta "politica anti-culti" consistente nel "ridurre il numero dei culti, controllarne l'aumento, privarli delle risorse, e prevenirne i cambiamenti" per "velocizzare gli attacchi contro i culti, prevenire scrupolosamente le infiltrazioni di culti dall'estero ed eliminare risolutamente i pericoli reali."

Inoltre Chen ha anche presieduto la riunione del PLAC centrale sulle azioni da intraprendere contro i culti e ha tenuto altre riunioni sullo stesso tema, promuovendo attivamente e implementando la politica di genocidio contro i praticanti del Falun Gong.

3) Persecuzione nel 2018

Dopo che Chen è stato promosso al governo centrale, ha diretto ancora la persecuzione a Wuhan. Nel 2018 ha ampliato il Centro per il lavaggio del cervello di Yusunshan nel distretto di Jianghan. A settembre ha tenuto una riunione segreta a Wuhan con i leader di tutta la Cina che erano incaricati di perseguitare il Falun Gong, Nella riunione, è stato ideato un piano d'azione per la repressione dei praticanti del Falun Gong dal 2018 al 2019, anche durante i Giochi mondiali militari che si sono tenuti a Wuhan a ottobre del 2019.

Allo stesso tempo il PLAC centrale ha anche mandato del personale nei centri di Wuhan per studiare come perseguitare meglio i praticanti e implementare queste tattiche su tutto il territorio nazionale.

4) Persecuzione nel 2019

Nel 2019 quasi 10.000 praticanti del Falun Gong sono stati arrestati e molestati. Prima dei festeggiamenti del 70° Anniversario del PCC (per i 70 anni al potere) a ottobre del 2019 le autorità hanno effettuato arresti di massa in tutto il Paese. Sono stati presi di mira un gran numero di praticanti nelle le città autonome di Pechino, Shangi, Tianjin e nelle province dell'Hebei, Shandong, Sichuan, Jilin, Liaoning, Heilongjiang, Henan, Hubei, Guangdong, Jiangsu, Anhui, Hunan, e Jiangxi.

A Siping, nello Jilin, l'Ufficio di pubblica sicurezza ha trattato la direttiva come un "compito politico" e stabilito un sistema di merito per gli agenti che vi partecipavano. Quelli che arrestavano i praticanti guadagnavano 10 punti, mentre se arrestavano i veri criminali ne guadagnavano solo uno.

Secondo le statistiche redatte dal sito Minghui nel 2019, sono stati arrestati 6109 praticanti, 3.582 hanno subito molestie, 383 sono finiti in centri per il lavaggio del cervello, 3.124 hanno subito irruzioni in casa e perquisizioni e almeno 789 sono stati condannati. Questo è successo in 291 città e 29 province, regioni autonome e municipalità in Cina. Altri 96 sono morti a causa della persecuzione.

Li Dayao, di Jingzhou nell'Hubei, è morto il 30 novembre del 2019 mentre scontava la sua pena per la pratica del Falun Gong. Aveva 67 anni. Era stato arrestato il 20 settembre 2017 e condannato a quattro anni il 9 aprile 2018. Era stato rinchiuso nel Centro di detenzione della contea di Jianli per un anno prima di essere mandato al Carcere di Fanjiatai il 5 settembre 2018. Le guardie del centro di detenzione lo costringevano ad assumere dei farmaci per la pressione alta anche se di fatto non ne soffriva. Il suo peso è sceso da quasi 100 a 68 chilogrammi. Nel carcere di Fanjiatai è stato costretto a lavorare senza compenso e doveva continuare a farlo anche quando non sentiva più le mani dalla fatica.

Li è stato ricoverato in ospedale fra il dicembre 2018 e il gennaio 2019. Gli sono stati diagnosticati i calcoli biliari, ma la prigione non ha permesso che gli fossero asportati chirurgicamente. Gli sono solo stati dati degli antidolorifici e degli antibiotici, ma ad agosto 2019 le sue condizioni sono peggiorate. Quando la famiglia gli ha fatto visita il 29 agosto faceva fatica a parlare e, quando sono ritornati il 12 settembre, era già stato ricoverato all'Ospedale carcerario di Changlin, dopo essere rimasto totalmente paralizzato e aver perso la facoltà della parola. In ospedale i familiari non hanno avuto il permesso di vederlo e le loro richieste di rilascio per motivi di salute sono state respinte. Nei mesi seguenti la salute ha continuato a peggiorare ed è morto a fine novembre del 2019. Dopo la sua morte i familiari hanno visto che aveva la bocca piena di tubi di gomma e tutti i denti gli erano saltati via, questo spiega come mai non poteva parlare e durante i suoi ultimi giorni piangeva solamente.

5) Persecuzione nel 2020

Nel 2020 il PLAC centrale ha lanciato la campagna "Nessuno escluso" nello sforzo di costringere tutti i praticanti sulla lista nera del governo a rinunciare alla loro fede. Il PLAC e l'Uffico 610 hanno mobilitato il sistema giudiziario e i comitati di strada per arrestare i praticanti su larga scala, sottoporli al lavaggio del cervello e condannarli.

Nel 2020 almeno 84 praticanti sono stati perseguitati a morte, con 21 decessi in custodia. Almeno 615 praticanti sono stati condannati e 6.659 arrestati, 8.576 molestati, 537 mandati nei centri per il lavaggio del cervello e 3.588 hanno subito irruzioni e perquisizioni delle loro abitazioni.

La persecuzione si è diffusa in 304 città, in 29 province, regioni autonome e municipalità in Cina. Almeno 1.188 praticanti oltre i 65 anni di età sono stati arrestati e molestati inclusi 17 di oltre 90 anni: il più vecchio aveva 94 anni.

Li Ling, di Penglai nello Shandong, è stata catturata da un ufficiale del villaggio e da soldati paramilitari il 28 giugno del 2020, dopo essere stata denunciata per il possesso di libri e scritti del Falun Gong. È stata portata in una casa vuota in montagna e picchiata selvaggiamente. Aveva molte ferite in bocca e aveva perso un gran numero di denti. Presentava una contusione sulla parte sinistra della gabbia toracica e aveva lividi su tutto il corpo. Secondo un anziano del villaggio che era lì a sorvegliarla, uno dei soldati le aveva conficcato un bastoncino nel petto.

Siccome si rifiutava di abbandonare la pratica e di rispondere alle domande, uno dei persecutori l'ha portata all'esterno per "darle una sistemata". L'ha presa a calci così forte che lei ha perso l'equilibrio e ha urtato il fianco contro un masso. Quando più tardi ha iniziato a piovere, l'hanno lasciata sotto la pioggia per ore e ore. Lei ha fatto lo sciopero della fame per protestare contro i maltrattamenti. Il 13 luglio del 2020 è improvvisamente peggiorata; l'hanno portata in fretta in una clinica privata per un trattamento d'emergenza, ma al suo arrivo è stata dichiarata morta. Aveva 55 anni.

Hu lin era un ingegnere aeronautico. È stato arrestato il 23 maggio del 2019 e portato al Centro di detenzione della contea di Faku. Mentre era lì è stato spesso picchiato. Ha fatto lo sciopero della fame per protestare contro la persecuzione e le guardie lo hanno messo nella posizione dell'aquila aperta e l'hanno ammanettato mani e piedi a un letto a castello. L'hanno anche sottoposto ad alimentazione forzata e gli hanno lasciato il sondino nello stomaco.

Hu è stato condannato a due anni di prigione il 20 giugno del 2019 e, anche se era in condizioni critiche, il tribunale ha ordinato lo stesso di trasferirlo al Carcere di Kangjiashan il 30 ottobre del 2019. Ha continuato a peggiorare ed è diventato così malridotto da non avere nemmeno la forza di girarsi. Le autorità carcerarie hanno rifiutato di rilasciarlo e non gli hanno fornito alcuna cura medica. Sostenevano che non lo avrebbero rilasciato anche se fosse morto, perché si era rifiutato di rinunciare al Falun Gong. È morto il 26 febbraio del 2020.

6) Persecuzione nel 2021

Nel 2021, 131 praticanti sono morti a causa della persecuzione, 1.184 sono stati condannati, 5.886 arrestati e 10.527 molestati. Un totale di 2.747 praticanti hanno subito perquisizioni delle loro abitazioni private 142 si sono visti sospendere la pensione.

Fu Guihua di Siping, nella provincia dello Jilin, è stata arrestata il 15 agosto del 2019, e condannata a sette anni e mezzo il 26 febbraio 2021. Mentre scontava la pena nel Carcere provinciale femminile dello Jilin, è stata costretta a star seduta per più di 12 ore su un piccolo sgabello alto circa 15 centimetri il cui sedile aveva una superficie con dei bozzi. La detenuta le metteva un pezzo di carta tra le ginocchia e la rimproverava se la carta cadeva. Le natiche hanno iniziato a sanguinare e si sono formate delle piaghe. Il retro dei pantaloni era tutto macchiato di sangue. In estate la detenuta le proibiva anche di bere acqua e lei era così assetata che le riusciva difficile mangiare. Solo allora Guo le lasciava bere un sorso d'acqua. Fu è morta in carcere il 25 luglio del 2021. Aveva 55 anni.

Li Xianxi, diAnyang nella provincia dell'Henan, è stato arrestato l'11 maggio del 2021. Dopo un mese di detenzione, è morto il 12 giugno all'età di 52 anni. Era molto malridotto: la testa era gonfia e aveva ferite sulla vita, sulla schiena e sulle ginocchia. Quando i familiari hanno chiesto la causa della morte, le guardie carcerarie non hanno saputo rispondere.

7) Persecuzione nella prima metà del 2022

Nella prima metà del 2022, 92 praticanti sono morti a causa della persecuzione, 366 sono stati condannati, 1.447 arrestati e 1.260 molestati. Un totale di 943 hanno subito perquisizioni in casa e 98 sono stati mandati nei centri per il lavaggio del cervello.

Cui Jinshi, un'88enne di Harbin nella provincia dell'Heilongjiang, è stata arrestata a casa da agenti in borghese il 13 aprile 2022. Due di loro l'hanno trascinata dal suo appartamento al secondo piano fino al piano terra, poi l'hanno lasciata andare all'improvviso facendola cadere per terra. Alle 17:45 suo figlio ha ricevuto una telefonata dalla polizia in cui gli si diceva che la madre era stata portata in rianimazione. Cinque minuti dopo essere arrivato in ospedale il medico è uscito e gli ha comunicato che la madre era morta; quando è entrato in sala operatoria il figlio ha visto che aveva il viso pallido, la gola squarciata e indossava solo un scarpa.