(Minghui.org) Da quando è stata arrestata il 28 aprile scorso Yang Songmei, della città di Zhaoyuan nella provincia dello Shandong, è detenuta in cella d’isolamento per aver parlato alla gente della persecuzione del Partito Comunista Cinese contro la sua fede, il Falun Gong.
Solo tre giorni dopo il suo arresto i familiari di Yang sono stati avvisati di consegnare i vestiti alla prigione di Zhaoyuan. Da allora non hanno ricevuto alcun aggiornamento sulla sua situazione e non sanno dove sia attualmente detenuta.
Non è la prima volta che la sessantenne Yang viene presa di mira perché pratica il Falun Gong. Nel mese di settembre 2009 è stata arrestata e trattenuta nel Centro per il lavaggio del cervello di Zhaoyuan. La donna ha preso un calcio nella parte bassa della schiena dalla guardia Song Shaochang, che le ha impedito di muoversi per giorni. Quando si è ripresa, l'ufficiale Wang Haibo l'ha legata mani e piedi a una sedia di ferro e le ha detto: “Oggi ti raddrizzo io!”. Wang e altri agenti l'hanno frustata e colpita con bastoni di legno e barre d'acciaio filettate, soprattutto sulla testa e sul collo. Ricoperta di lividi, Yang non poteva più muoversi.
Nel mese di agosto 2015 è stata nuovamente arrestata per aver parlato del Falun Gong a una fiera comunitaria. Gli agenti della Stazione di polizia di Luofeng l'hanno trattenuta per sette giorni e le hanno confiscato i 50 yuan (circa 6 euro) in contanti che aveva nella sua borsa, senza darle una ricevuta.
Il 1° agosto dell'anno scorso Yang è stata arrestata, per aver parlato del Falun Gong alla fiera comunitaria della città di Zhangxing, ed è stata trattenuta per sette giorni dagli agenti di polizia.
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