Pechino: Uomo in regime di libertà su cauzione per gravi motivi di salute, muore a causa dei maltrattamenti pregressi

(Minghui.org)

Nome: Han ShiminNome in cinese: 韩仕民Genere: MaschioEtà: 59Città: SconosciutaProvincia: PechinoOccupazione: SconosciutaData della morte: 31 marzo 2024Data dell'ultimo arresto: 27 giugno 2021Ultimo luogo di detenzione: Centro di detenzione di Yanqing

Han, un praticante del Falun Gong di Pechino, è stato arrestato nel 2021, ma le sue condizioni di salute erano talmente gravi che è stato messo quasi subito in regime di libertà su cauzione. Il tribunale locale lo ha comunque condannato alla detenzione, e, pur rimanendo in libertà condizionata, veniva molestato di continuo e minacciato di essere riportarlo in carcere. La pressione mentale a cui è stato sottoposto era troppa e non ha retto: è morto il 31 marzo di quest'anno all'età di 59 anni.

Han è stato arrestato il 27 giugno del 2021 insieme a sua moglie Yang Jinxiang, alla signora Wu Fangling e al signor Guo Jinshan. Lui è stato rilasciato subito su cauzione, perché aveva accusato un grave malore al Centro di detenzione di Yanqing, e aveva anche un'eccessiva quantità di sangue nelle urine. Guo è stato portato al Centro di detenzione del distretto di Yanqing e le due praticanti donne al Centro di detenzione distrettuale di Chanping.

Al suo ritorno a casa, Han non riusciva a trovare qualcuno che lo assistesse e ha chiesto che sua moglie venisse rilasciata per prendersi cura di lui, ma la sua richiesta non è stata esaudita. Per di più gli agenti della Stazione di polizia di Yongning lo sottoponevano a continue angherie: addirittura alle volte gli chiedevano con malignità: "Perché sei ancora vivo?".

La Procura distrettuale di Yanqing lo ha condannato in via definitiva a novembre del 2021 e ha trasferito il caso al Tribunale distrettuale di Yanqing. I quattro praticanti sono stati processati l'8 aprile del 2022 e le loro famiglie hanno appreso della condanna solo il 9 agosto successivo. Wu è stata condannata a due anni e otto mesi, Yang a due anni e quattro mesi, Han a un anno e 10 mesi e Guo a un anno e quattro mesi.

Dopo la condanna Han era ancora molto debilitato, ma l'ufficiale giudiziario andava spesso a casa sua per tormentarlo: gli ordinava di sottoporsi a dei controlli medici e minacciava di riportarlo in carcere. Questa tremenda e continua pressione gli ha fatto perdere l'appetito: non mangiava quasi più nulla ormai, ha perso molto peso, e si è spento il 31 marzo di quest'anno.

La persecuzione passata di Han

Han aveva intrapreso il Falun Gong il 16 dicembre del 1996. Fra il novembre 1999 e il 2001 si era recato a Pechino diverse volte per fare appello in difesa del diritto di praticare la sua fede. Ogni volta che andava a piazza Tienanmen però veniva arrestato, picchiato e riportato alla Stazione di polizia del distretto di Yanqing dove gli agenti lo picchiavano, gli davano la scossa con i manganelli elettrici, lo prendevano a sberle in faccia e lo frustavano con cinture di pelle.

Ricostruzione della tortura: Scosse elettriche

Han era stato già arrestato il 26 luglio del 2001. Alla Stazione di polizia di Yuegezhuang gli agenti gli avevano dato la scossa con i bastoni elettrici e ammanettato dietro la schiena. Poi, dopo averlo buttato per terra, gli avevano messo sopra una sedia e ci si erano seduti per non permettergli di alzarsi. In seguito a questi maltrattamenti ha riportato gravi lesioni interne e non riusciva a respirare bene. Le manette gli avevano causato profondi tagli ai polsi, che non si rimarginavano. La polizia lo ha anche colpito in viso con una scarpa e così ha perso alcuni denti e anche l'udito da un orecchio.

In seguito è stato trasferito al Centro di detenzione della contea di Wen'an e condannato a sette anni che ha scontato nella Prigione di Qianjin. Le guardie carcerarie lo costringevano a stare in piedi tutto il giorno, e poteva dormire solo tre ore a notte. Inoltre era costretto a lavorare senza percepire alcun compenso, non gli era concesso di ricevere visite familiari e nemmeno di acquistare beni di prima necessità. Le torture lo hanno ridotto in fin di vita e, quando è stato mandato in rianimazione, il medico ha scritto quattro referti per segnalare le sue gravi condizioni di salute. Tuttavia è stato dimesso dall'ospedale e riportato in carcere, dove ha scontato in toto la pena fino al 2008.

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