(Minghui.org) Un praticante 77enne residente a Wudalianchi, nella provincia dell'Heilongjiang, nel gennaio di quest'anno è stato condannato a tre anni di carcere con una multa di 10.000 yuan (circa 1.280 euro) per aver scritto una lettera alla polizia locale, chiedendo che smettesse di perseguitare i praticanti del Falun Gong come lui.

Pang Shanxi, dopo aver svolto per anni un lavoro manuale in qualità di operaio in un deposito di grano, soffriva di una grave artrite reumatoide e di problemi di stomaco. Era ricorso a diverse cure, ma nessuna aveva funzionato e, solo quando aveva intrapreso il Falun Gong nel 1999, i suoi sintomi erano scomparsi e lui aveva recuperato nuovamente tutte le sue energie. Dopo che alcuni mesi dopo il Partito Comunista Cinese ha iniziato una campagna nazionale contro il Falun Gong, lui è rimasto saldo nella sua fede per gli effetti positivi che aveva riscontrato su di sé e che ascriveva esclusivamente alla disciplina spirituale.

Ad aprile dello scorso anno ha scritto una lettera alla Stazione di polizia di Longzhen, chiedendo che smettesse di perseguitare il Falun Gong, ma quest'ultima lo ha denunciato alla sua agenzia di riferimento, il Dipartimento di polizia di Wudalianchi. I due uffici hanno entrambi mandato degli agenti a far irruzione in casa di Pang e a confiscargli i libri del Falun Gong.

Poi il Dipartimento di polizia di Wudalianchi ha trasmesso il caso alla procura locale, che a sua volta lo ha inoltrato a quella di Nenjiang. Le due procure sono entrambe sotto la giurisdizione della città di Heihe.

Il Tribunale di Nenjiang ha condannato Pang a tre anni di carcere con una multa di 10.000 yuan a gennaio di quest'anno. Poco dopo la condanna è stato rinchiuso nel carcere di Beian e, a distanza di circa un mese, è stato trasferito al carcere di Tailai dove si trova tuttora.