(Minghui.org) Recentemente due coniugi anziani della città di Guangzhou, nella provincia del Guangdong, sono stati molestati per la loro fede condivisa nel Falun Gong, una pratica per il benessere fisico e spirituale che viene perseguitata dal Partito Comunista Cinese dal luglio 1999. La polizia ha anche minacciato di coinvolgere figli e nipoti.

Wei Yingxin, scienziato medico in pensione di 85 anni dell'Azienda farmaceutica Baiyunshan di Guangzhou, in passato ha anche lavorato come ricercatore presso l'Accademia cinese di scienze gestionali. Negli ultimi 20 anni sia lui che sua moglie, Wan Mengying, sono stati ripetutamente presi di mira per aver praticato il Falun Gong. In passato l'uomo è stato condannato a quattro anni, dopo essere stato arrestato nel 2005, e ha subito brutali torture nella Prigione di Yangjiang. Nel 2008 non gli è stato permesso di vedere sua madre per l'ultima volta, quando è deceduta all'età di 97 anni. Il figlio minore ha sofferto nell’affrontare la sua prigionia, ed è caduto in depressione.

Ultimi episodi di molestie

Intorno alle 15:00 del 19 giugno scorso quattro agenti hanno bussato alla porta di Wei. Lui non ha risposto e loro hanno continuato a bussare per un'ora; alla fine l'uomo ha ceduto. Non appena sono entrati gli agenti, uno di loro ha iniziato a filmare e fotografare lui e la moglie Wan.

La donna ha biasimato la polizia per aver violato la legge prendendo di mira cittadini onesti come loro. Gli agenti hanno risposto diffamando il fondatore del Falun Gong, ma Wei li ha fermati con severità. All'improvviso gli agenti se ne sono andati.

La sera stessa, poco dopo le 20:00, la loro figlia si è recata a trovarli e ha raccontato quello che era successo quel giorno. Gli agenti si erano effettivamente presentati a casa sua prima di recarsi a molestare i genitori e hanno ordinato a suo figlio di portarli a casa dei nonni. L'adolescente, terrorizzato, ha chiamato il padre, che al telefono ha avvertito gli agenti che li avrebbe denunciati se fosse accaduto qualcosa al ragazzo.

La polizia ha quindi chiamato il figlio maggiore di Wei e Wan, ordinandogli di portare, entro le 21:00, i genitori alla Stazione di polizia di Yongping. La figlia dei coniugi ha detto che suo fratello sarebbe andato a prenderli. Wei ha immediatamente inviato un messaggio al figlio chiedendogli di non ottemperare alle richieste della polizia, poiché i suoi genitori non avevano violato alcuna legge nell'esercizio del loro diritto costituzionale alla libertà di credo. L'uomo ha consigliato al figlio di rivolgersi a lui, se gli agenti avessero chiamato di nuovo.

Il figlio ha seguito il suo consiglio, ma il giorno successivo è stato nuovamente contattato dall'agente Cheng (+86-19928313654), che lo ha nuovamente esortato a portare i genitori alla stazione di polizia. Wei ha quindi chiamato Cheng, ma nessuno ha risposto al telefono. Nei due giorni successivi ha riprovato diverse volte, ma non è riuscito a contattarlo.

Lo scorso 16 luglio la figlia e il genero di Wei sono andati a trovarlo e hanno raccontato di essere stati nuovamente molestati dopo le 22:00 della sera precedente. La polizia ha minacciato di mettere a repentaglio il loro lavoro e la futura istruzione universitaria del figlio se si fossero rifiutati di collaborare, per convincere Wei e sua moglie a rinunciare al Falun Gong.

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